Rubrica a cura di: Serenella
Dal mito di Orchis nacquero numerose leggende che attribuivano alle orchidee poteri afrodisiaci e la capacità di curare la sterilità femminile.
Le orchidee sono piante molto singolari simbolo della capacità della natura di adattarsi alle diverse condizioni e produrre nonostante il clima e le condizioni sfavorevoli una bellezza unica nel suo genere.
Ed è per questo che le ammiriamo e vorremmo vederle fiorire nelle nostre case.
Le orchidee possono appartenere a due grandi gruppi: le epifite, che vivono ancorate ai tronchi di altre piante e le terrestri, che invece sviluppano radici a terra.
Tra le epifite le più comuni sono: La phalaenopolis, il Cymbidium, la Cattleya, la Vanda l'Odontoglossum.
Il Cymbidium
Il nome Cymbidium deriva dal greco kimbe che significa barca. Chiaro riferimento alla forma del labello che fa parte dei tre petali inferiori.
Alcune specie sono terresti, altre sono epifite, tutte dotate di grossi pseudobulbi. I fiori sono riuniti in spighe
ESPOSIZIONE-CLIMA
La perfetta esposizione alla luce e la giusta temperatura dell’ambiente sono i fattori determinanti per una buona fioritura.
Sono tra le poche orchidee che sopportano anche basse temperature (ma mai inferiori a 7° C). Fate molta attenzione alla temperatura nella fase di maturazione dei boccioli, e fino alla totale apertura, teniamole a 20-25° C. l’eccessivo caldo può portare alla caduta dei boccioli stessi.
TERRICCIO-CONCIMAZIONE
Il terreno perfetto per coltivare il Cymbidium deve avere le seguenti caratteristiche: drenante, leggero e aperto.
Si può utilizzare un terriccio già pronto oppure creare degli strati di torba di sfagno e corteccia di pino.
Tuttavia si tratta di una pianta molto adattabile che cresce bene in tutti i substrati leggermente acidi e che garantiscono un buon sgrondo delle acque.
In ogni caso, si consiglia di inserire del materiale particolarmente drenante, integrato da pezzi grossolani di torba fibrosa, perlite, foglie di faggio sminuzzate o terriccio di bosco. Lo scopo è quello di mantenere umido il terreno evitando però la creazione di ristagni idrici.
Le concimazioni vanno fatte:
IRRIGAZIONE
Le annaffiature devono essere costanti, ma mai abbondanti. Più frequenti in estate e più rade in inverno.
Il terriccio non deve mai asciugare del tutto, la condizione ideale per il Cymbidium è uno stato di umidità costante. Per controllare il livello di umidità del substrato basta inserirvi un dito.
Una buona tecnica per irrigare il Cymbidium è immergere il vaso a bagno maria per qualche ora in modo che la pianta assorba l’acqua che le è necessaria.
Come sempre in allegato trovate la scheda pratica di consultazione da stampare e conservare.