Da grande farò…la GUIDA TURISTICA

Chi è e cosa fa la guida turistica.

La guida turistica è una persona che per lavoro accompagna singole persone o gruppi di turisti a visitare musei, gallerie, scavi archeologici, opere d’arte e siti di interesse turistico. Illustra le caratteristiche e le attrattive paesaggistiche, artistiche, storiche e culturali.

Non si tratta di un lavoro stagionale, in Italia il turismo culturale non conosce una vera e propria bassa stagione ma è caratterizzato da flussi diversi soprattutto per quanto riguarda le città d’arte. Spesso nei periodi estivi dove l’attività è maggiore si tratta di operare anche con stranieri mentre nel resto dell’anno sono gli italiani a essere protagonisti. Fondamentale per un impegno di questo tipo sono le competenze linguistiche, se una volta era sufficiente la specializzazione in inglese e francese adesso aiuta anche la conoscenza del russo, del cinese o del giapponese.

Questa figura professionale non va confusa con quella dell’accompagnatore turistico, che invece si limita ad assistere e a fornire informazioni ai turisti, a volte accompagnandoli anche nei siti di interesse, senza però effettuare visite guidate. Sostanzialmente il suo compito è relativo alla buona riuscita del viaggio o della gita.

Competenze necessarie per diventare guida turistica.

Prima di parlare dei titoli minimi richiesti per accedere all’Esame di Stato, vediamo quali competenze di base bisogna possedere per diventare una guida turistica.

In un Paese come l’Italia, ricco di storia, cultura, musei e siti archeologici, è necessario che ogni Regione abbia delle guide turistiche competenti e desiderose di trasmettere la conoscenza del nostro patrimonio culturale anche a turisti italiani e stranieri. Per poterlo fare servono:

-una profonda passione per tutto ciò che riguarda il proprio territorio, dall’arte all’archeologia, dalla storia alle tradizioni;

-una cultura generale ampia sulla storia e la cultura del nostro Paese e una conoscenza specifica della storia dell’arte;

-la conoscenza di almeno due lingue straniere, che consentono di lavorare anche con i turisti provenienti da altre nazioni;

-spiccate capacità relazionali, indispensabili per potersi confrontare con persone provenienti da paesi e culture diverse ma anche per coinvolgerle durante le visite e non annoiarle.

Come formarsi per diventare una guida turistica. 

La formazione per diventare guida turistica, in realtà, dovrebbe iniziare già dalle scuole superiori, dove si consiglia il liceo classico, l’artistico o un istituto tecnico per il turismo. Per quanto riguarda l’Università, il corso di laurea più indicato è certamente quello in Storia dell’Arte; in alternativa, sono adatti anche tutti i corsi di laurea in materie umanistiche. Inoltre, nella formazione sono considerati anche i corsi di preparazione all’esame di abilitazione.

Requisiti minimi per accedere all’Esame di Stato per guida turistica.

Come in molti altri ambiti lavorativi, anche in quello delle guide turistiche la passione e la cultura generale non bastano. Per poter svolgere questa professione, infatti, è necessario conseguire un patentino di abilitazione attraverso il superamento di un Esame di Stato.

La disciplina che regola l’accesso a questa professione è contenuta nel Decreto Ministeriale dell’11 dicembre 2015. 

Tale provvedimento ha stabilito che i requisiti minimi per poter partecipare all’esame sono i seguenti:

-essere maggiorenni;

-essere in possesso del diploma di laurea triennale;

-essere in possesso della qualifica professionale di guida turistica conseguita negli Stati membri dell’Unione Europea o di abilitazione all’esercizio della professione qualora lo Stato membro dell’Unione Europea di provenienza della guida preveda un’abilitazione per lo svolgimento della professione.

Come funziona l’Esame di Stato.

A cadenza biennale le Regioni e le Province autonome stabiliscono lo svolgimento delle sessioni di esame, tramite la pubblicazione di appositi bandi. È bene, dunque, informarsi periodicamente sul sito della propria Regione per leggere il bando e inviare la domanda entro la scadenza prevista. L’Esame di Stato consiste in tre prove:

-una prova scritta, composta da quesiti a risposta multipla e domande generali sulla legislazione, l’organizzazione turistica e la Storia dell’Arte italiana, con particolare riguardo ai siti artistici oggetto di domanda per la specifica abilitazione, ossia quelli del territorio per il quale si intende ottenere il patentino;

-una prova orale sulle stesse materie della prova scritta, più una parte per verificare le competenze linguistiche;

-una prova pratica, in cui i candidati dovranno cimentarsi nella simulazione di una visita guidata, utilizzando anche supporti multimediali.

Per preparare al meglio questo concorso esistono diversi manuali con una parte teorica e i relativi quiz. I più completi hanno a disposizione anche un software per una prova di esame. 

Superando l’esame si consegue l’abilitazione alla professione e si potrà dunque essere inseriti nell’elenco nazionale delle guide turistiche del Ministero per idei Beni e le Attività Culturali e per il Turismo.

Quanto guadagna una guida turistica?

Difficile fare una stima precisa dello stipendio di una guida turistica. Il guadagno per questo tipo di lavoro dipende molto dalla tipologia di contratto con cui si è impiegati, dove si esercita la propria professione, la disponibilità a essere impegnati anche nei giorni di festa. In media, comunque, una guida turistica ha uno stipendio di 1300 € mensili, all’incirca 35 euro all’ora. Le tariffe per l’intera giornata possono andare da un minimo di 150 € ad un massimo di 350€.