Da grande farò… Il Cuoco

#SPUNTIDIFANTASIA! Alla scoperta delle professioni

Chi è e cosa fa. Il cuoco è il responsabile della cucina, competente in tutti gli aspetti della preparazione del cibo: è incaricato della creazione del menù e della realizzazione delle ricette, ed è il punto di riferimento per tutto lo staff in cucina.
Il cuoco si occupa di preparare e cucinare i piatti, dagli antipasti al dolce – curandone gusto e sapore, ma anche l'aspetto estetico, in modo che siano visivamente accattivanti. Le sue responsabilità non si limitano però ai fornelli, ma includono numerosi compiti gestionali: come capo della cucina ordina le materie prime, sceglie i fornitori e gestisce approvvigionamenti e scorte di prodotti di qualità. Determina il prezzo dei piatti e il costo della relativa preparazione. Inoltre, è responsabile della cura e dell'igiene della cucina e coordina il personale ausiliario che lavora con lui (la brigata di cucina).
Se lavora in locali di piccole dimensioni, o in cucine poco strutturate, le mansioni del cuoco sono principalmente operative: prima di tutto cucinare, gestire gli approvvigionamenti e le scorte alimentari, tenere in ordine la cucina. Se invece lavora in brigate di cucina organizzate, in ristoranti e hotel di alto livello, lo chef certamente cucina e crea nuovi piatti, ma più spesso si occupa di gestire la cucina, come un vero e proprio manager, ovvero come Executive Chef o Chef de Cuisine. Decide il menù, pianifica e dirige la preparazione dei piatti, assegna i compiti agli altri cuochi, gestisce il budget, stabilisce i turni di lavoro e interviene per assumere nuovo personale di cucina, secondo le necessità - mantenendo sempre uno stretto contatto con la direzione della struttura (il Restaurant Manager o il Food & Beverage Manager, se lavora in un hotel).
In ogni caso, il cuoco è la colonna portante della cucina, e ricopre un ruolo di grande responsabilità: deve essere in grado di coordinare in maniera razionale le mansioni dei vari dipendenti impegnati ai fornelli, di gestire gli acquisti alimentari rispettando il budget (così da garantire alla clientela sempre la massima qualità, riducendo al minimo gli sprechi), e ottenere il massimo dal lavoro in cucina.
Cuochi e chef trovano lavoro in tutte le strutture, dove si cucina e si serve cibo come ristoranti, alberghi, mense, bar con tavola calda, navi da crociera, imprese che offrono servizi di catering e banqueting.

In base a dove opera, al cuoco sono richiesti gradi diversi di specializzazione: dal cuoco che lavora in imprese per la ristorazione collettiva al cuoco d fast food, per i quali non sono richiesti livelli di formazione particolarmente elevati, fino al cuoco di partita di pesce, al cuoco pasticcere o al cuoco pizzaiolo, figure che richiedono invece una preparazione aggiuntiva specifica. Se infatti per certi aspetti si tratta di una professione creativa, il lavoro dello chef è però principalmente basato sulla tecnica, che bisogna conoscere nel dettaglio per la riuscita perfetta di ogni ricetta e per la gestione funzionale della cucina.
Fare il cuoco è molto impegnativo: il lavoro in cucina procede a ritmi serrati, si sta in piedi molte ore di fila, esposti a vapori, fumi, sbalzi di temperatura, senza dimenticare i rischi del mestiere come tagli e ustioni. Ciononostante, la professione dello chef è una di quelle che danno più soddisfazioni, perché permette di esprimere con il cibo la propria passione e il proprio talento.

I compiti del cuoco. Le principali mansioni e compiti del cuoco sono:

• Creare il menù
• Cucinare le pietanze
• Controllare le preparazioni
• Curare la presentazione e la guarnizione dei piatti
• Gestire gli approvvigionamenti e gli ordini alimentari
• Controllare la qualità degli ingredienti e la conservazione degli alimenti
• Utilizzare e pulire i macchinari e le attrezzature in cucina
• Organizzare e supervisionare il lavoro del personale di cucina (aiuto cuoco, lavapiatti...)
Formazione e competenze di un cuoco:
Il titolo di studio più indicato per diventare chef è il diploma di istituto alberghiero, subito spendibile sul mercato del lavoro. Esistono però anche percorsi formativi specifici nel campo della ristorazione per diventare cuoco professionista. Si tratta di corsi attivati da centri di formazione professionale e accademie di cucina, che prevedono insegnamenti su: chimica degli alimenti, nutrizione, tecniche di cucina, processi di produzione e conservazione dei cibi, igiene e controllo qualità degli alimenti, management della ristorazione.
Oltre alla formazione teorica, il salto di qualità si ha solo con l'esperienza pratica: iniziare lavorare in una cucina come commis o aiuto cuoco è molto importante per imparare ad essere veloci e reattivi e per perfezionare la tecnica, senza accontentarsi delle competenze già acquisite. Non sentirsi mai “arrivati” è la chiave di successo degli chef stellati.

Le competenze richieste negli annunci di lavoro per cuoco sono:

• Competenza nelle tecniche di cucina professionale
• Manualità ai fornelli
• Creatività e talento
• Accuratezza e precisione nel lavoro
• Forti capacità organizzative e gestionali
• Resistenza allo stress e alla fatica

Sbocchi professionali e carriera del cuoco. La carriera in cucina inizia dal basso, come cuoco apprendista (commis-chef) o aiuto cuoco, figure che lavorano seguendo le indicazioni e sotto il coordinamento del personale più esperto. Dopo alcuni anni di esperienza, un cuoco non soltanto bravo, ma anche con capacità gestionali può aspirare a ruoli di livello più elevato all'interno della brigata di cucina: può diventare Chef de Partie (cuoco capo partita), Sous Chef (chef in seconda) e infine capocuoco, primo chef o Executive Chef, la figura al top della gerarchia in cucina nei grandi ristoranti.
Un'altra possibilità interessante per un cuoco che vuole fare carriera è quella di diventare imprenditore e aprire un ristorante, dove poter esprimere il proprio talento in piena libertà.
Buoni motivi per lavorare come cuoco
Quello del cuoco è un mestiere in cui la passione per la cucina e la creatività sono ingredienti fondamentali, oltre a una rigorosa preparazione tecnica. Ogni piatto è frutto delle mani dello chef e della sua ricerca per creare qualcosa di nuovo e squisito: nuovi ingredienti, nuove tecniche di cottura, nuove usanze gastronomiche... quando si cucina non si smette mai di imparare e le possibilità di sperimentazione sono infinite.
Inoltre, fare il cuoco dà la possibilità di spostarsi, in base al luogo in cui si decide di lavorare: dal ristorante dietro l’angolo alla località esotica all'estero, senza dimenticare l'opportunità di viaggiare lavorando come chef su una nave da crociera.

Da grande farò… il Regista

#SPUNTIDIFANTASIA! Alla scoperta delle professioni

Chi è e cosa fa:

Se sei appassionato di cinema, televisione, radio e teatro e vuoi scoprire come diventare regista, questo è l'articolo che fa per te.

Il REGISTA è colui che nell’ambito della produzione teatrale, radiofonica, televisiva o cinematografica dirige un'equipe tecnico-artistica svolgendo un’opera di guida e coordinamento nei confronti di autori, sceneggiatori, attori, scenografi, costumisti, cameraman, tecnici audio e delle luci.

Il REGISTA è quindi il responsabile ultimo della qualità complessiva dell’opera, che sia l'allestimento di uno spettacolo dal vivo, un programma televisivo, un film, una fiction o uno spot.

Ogni aspetto in grado di incidere sulla qualità del prodotto è competenza del regista: scene, costumi, fotografia, montaggio sono frutto di sue decisioni.

La realizzazione delle singole attività viene svolta da figure professionali specializzate.

Insomma, quello del regista è un lavoro tanto affascinante quanto pieno di responsabilità che necessitano di competenze molto dettagliate.

Le qualità che non possono mancare ad un regista sono una grandissima originalità, capacità di sfornare idee numerose e vincenti, oltre che un'ottima capacità di problem solving.

Esistono diverse tipologie di registi:

  • Televisivo
  • Radiofonico
  • Teatrale
  • Cinematografico

I compiti del regista:

Come accennato, i compiti di un regista sono molteplici e seguono l'intera produzione artistica, che sia questa cinematografica, radiofonica, teatrale o televisiva.

  • Reperisce produttori e finanziamenti,
  • definire l'ambientazione del film,
  • selezionare il cast giusto,
  • definire tempi e piano di lavoro
  • predisporre la scaletta delle prove.
  • leggere e studiare i copioni,
  • provare le scene,
  • coordinare le attività della troupe e del cast,
  • sovrintendere la fotografia,
  • la selezione delle scenografie e l'intero comparto tecnico.
  • Post-produzione:
  • coordina e sovrintende le attività di post produzione come montaggio,
  • effetti speciali e sonori,
  • mixaggio

Conoscenze specialistiche

Per far fronte a tutti questi compiti saranno indispensabili profonde conoscenze in tema di arte, un'ottima padronanza della lingua italiana, conoscenze di alto profilo nell'ambito della comunicazione e dei media oltre che un'infarinatura di competenze nella gestione del personale e di sociologia, psicologia ed antropologia.

  • Organizzazione della produzione cine-televisiva
  • Processi televisivi e cinematografici
  • Stili di regia cinematografica
  • Stili di regia televisiva
  • Mezzi tecnici di ripresa
  • Tecniche di regia
  • Tecniche di ripresa video
  • Tecnologie audio-video
  • Funzionamento della cabina di regia
  • Regia in ripresa diretta
  • Montaggio in diretta
  • Conoscenze generali
  • Storia della televisione
  • Storia del cinema
  • Storia del teatro
  • Struttura narrativa del prodotto televisivo
  • Elementi di sceneggiatura (cinematografica, teatrale, radiofonica)
  • Tecnica del linguaggio cinematografico
  • Elementi di costo produzioni audiovisive
  • Elementi di edizione e montaggio cinematografico
  • Teoria della ripresa video
  • Linguaggio cine-televisivo
  • Organizzazione del set
  • Stili di regia
  • Mezzi tecnici di ripresa
  • Tecniche di ripresa video
  • Funzionamento della cabina di regia
  • Fotografia e composizione dell’immagine
  • Tecniche di ripresa del suono
  • Normativa concernente le attività culturali e di spettacolo
  • Edizione e montaggio cinematografico
  • Montaggio televisivo
  • Tecniche di registrazione audio

Formazione:

Non esiste una strada univoca per diventare regista in Italia, ma il primo passo che ti consigliamo di compiere è sicuramente di iscriverti:

Liceo artistico con indirizzo Audio Video

            Parma : Liceo Artistico Paolo Toschi

Corso di Laurea Triennale in Scienze della Musica, delle Arti e dello Spettacolo.

            Bologna: DAMS - Discipline delle arti, della musica e dello spettacolo

            Milano: Civica Scuola di Cinema Luchino Visconti

            Torino: CAM - Cinema, arti della scena, musica e media

Scuole e Accademie per registi

Un discorso a parte va fatto per le Accademie e Scuole di Cinema che hanno come asso nella manica quello di prevedere stage e laboratori obbligatori completamente improntati alla pratica, oltre che una formazione teorica ad hoc.

Ciò consentirà di conoscere l'ambiente ancor prima di lavorarci e crearti un'utilissima rete di contatti.

Sbocchi professionali:

In quanto regista potrai lavorare in diversi ambiti tra cui quello:

  • Televisivo
  • Radiofonico
  • Teatrale
  • Cinamatografico

Purtroppo quello del regista non è un lavoro molto stabile, anche a causa della crisi del cinema italiano che abbiamo esperito negli ultimi anni.

In qualità di regista, oltre ad essere soggetto alla tassazione ENPALS, lavorerai principalmente con contratti a tempo determinato,

Per cominciare:

Ottenere la padronanza di software e strumenti può essere un buon modo per concretizzare le tue idee, magari producendo brevi video e corti.

Ecco alcuni corsi che possono facilitare l'utilizzo dei software più utilizzati nella produzione di video:

  • DaVinci Resolve 11: montaggio video
  • After Effects: il corso per tutti
  • Corso di montaggio video con Premiere Pro
  • Adobe Premiere Pro CC (2014-18): da principiante a esperto
  • Elementi del montaggio video avanzato

Rubrica a cura di: Ramona

Jack Frusciante è uscito dal gruppo - Enrico Brizzi

#IORESTOACASA...con Fantasia! - Consigli di lettura

Ciao! Con il libro da consigliarvi oggi, vi faccio fare un bel salto indietro nel tempo, fino al 1994, quando usciva quello che sarebbe diventato un best-seller tra i giovani.

Il titolo è Jack Frusciante è uscito dal gruppo, scritto da Enrico Brizzi.

Trama:
Perchè J. Frusciante, chitarrista dei Red Hot Chili Peppers è uscito dalla sua band? All'apice del successo, aveva la vita che molti sognano, fama, ricchezza, eppure lui se ne va... perché?

Forse il "vecchio" Alex, il protagonista del libro, lo sa. L'ha capito.
Alex è un diciassettenne, vive a Bologna, studente modello, apprezzato dai suoi professori; eppure improvvisamente la sua vita cambia: non se la sente più di "trovarsi in una società dove il tuo compagno di stanza usa valigie a più buon mercato delle tue". E poi c'è l'incontro con Aidi, la ragazza con la quale si frequenterà per alcuni mesi, senza che si scambino neppure un bacio, ma che lo travolgerà e lo porterà a sfrecciare dalla sua Bologna fino alle colline di San Mamolo, dove abita lei.
E in questi mesi Alex capisce che deve iniziare quella complicata arte che è il prendere le giuste distanze per diventare se stessi: a partire dalla sua famiglia, costituita dalla "mutter", il "cancelliere", e il fratello minore detto "frère du lait". E l'amore? potrà reggere all'enorme distanza rappresentata dall'oceano, dato che Aidi è andata in America per uno scambio culturale?
Tutte risposte che Alex cercherà di darsi mentre sfreccia in sella alla sua bici per le vie di Bologna.

Non trascurabile il fatto che questo romanzo sia ricco di citazioni letterarie (Il Piccolo Principe, Il Giovane Holden, On the Road...) e musicali: per descrivere i momenti dei protagonisti, e per fare paragoni, Brizzi usa testi di RHCPLed ZeppelinSmithsBeatlesDoorsSex Pistols... una vera chicca per chi, come la sottoscritta, è appassionato di punk-rock!

Questo libro l'ho letto quando avevo l'età del protagonista, e mi è sembrato di ritrovarmi catapultata all'interno della storia, ho avuto fin da subito la sensazione che Alex fosse un vecchio amico che ti racconta le sue vicissitudini, utilizzando quel gergo tipico da adolescente, quello che "ci si capisce al volo".
Ebbene, ho voluto rileggerlo adesso, a distanza di anni, e mi è servito per afferrare il senso degli atteggiamenti di Alex; con una diversa consapevolezza ho capito davvero quelle che erano le sue emozioni e le sue sensazioni, perchè Alex realizza che quello era il momento di "uscire dal gruppo", uscire dalla consuetudine e dagli schemi sociali; effettivamente, erano le stesse sensazioni provate da me in quell'epoca.


Questo libro lo voglio consigliare ai ragazzi, perché sono convinta che apprezzeranno la scrittura di Brizzi, che si esprime con la loro stessa lingua per spiegare i tormenti di Alex; ma lo consiglio vivamente anche agli adulti, perché sono convinta che possa rivelarsi uno strumento molto utile per cercare di capire quel mondo complesso, difficile, ma anche bellissimo, che è l'adolescenza.

Buona lettura!!

p.s. lo sapete che proprio quest'anno J. Frusciante è rientrato nel gruppo??

Rubrica a cura di: Ramona

La ragazza del treno - Paula Hawkins

#IORESTOACASA...con Fantasia! - Consigli di lettura

Ciao a tutti! Questa settimana la scelta sul libro da suggerirvi cade su La ragazza del treno, romanzo scritto da Paula Hawkins qualche anno fa.

Trama:

La vita di Rachel non è di quelle che vorresti spiare. Vive sola, non ha amici, e ogni mattina prende lo stesso treno, che la porta dalla periferia di Londra al suo grigio lavoro in città. Quel viaggio sempre uguale è il momento preferito della sua giornata; seduta accanto al finestrino può osservare, non vista. Quando il treno si ferma ad uno stop, può osservare una coppia: un uomo e una donna senza nome, che ogni mattina fanno colazione in veranda. Rachel si affeziona a quell'appuntamento, dà loro dei nomi immaginari, Jess e Jason, fantastica sulla loro vita perfetta.

Ma una mattina Rachel su quella veranda vede qualcosa di diverso: e da quel momento per lei cambia tutto. La rassicurante vita perfetta della coppia da lei inventata si sgretola, arrivando ad intrinsecare la sua stessa esistenza con quella di Jess e Jason...

...ma che cosa ha visto davvero Rachel?

Un romanzo mozzafiato: si mescolano bugie, colpi di scena, tradimenti, verità, con un finale che è davvero un colpo da maestro; bello lo stile narrativo, dove ogni capitolo è raccontato in prima persona dalle protagoniste del romanzo, con un ritmo che ti travolge a leggere il libro quasi compulsivamente.

Se amate la suspance, questo libro è davvero imperdibile!!

Da questo romanzo nel 2016 è anche stato tratto l'adattamento cinematografico dal titolo omonimo La ragazza del treno, regia di Tate Taylor, protagonista Emily Blunt (Il Diavolo veste Prada, Il ritorno di Mary Poppins).

Rubrica a cura di: Michela

Alla larga dal FUMO PASSIVO

#SPUNTIDIFANTASIA! - Parliamo di...prevenzione

Ecco perché molte città europee stanno introducendo il divieto di fumare anche in molte aree pubbliche all’aperto.

Abbiamo visto di recente che a Milano- primo esempio in Italia, l’amministrazione comunale ha disposto il divieto di fumo anche in alcuni luoghi all’aperto, come parchi, fermate di autobus e tram così come campi da gioco per bambini. 

Queste restrizioni hanno un duplice fine: da una parte  il tentativo di contrastare il più possibile l’abitudine al fumo e l’altro motivo altrettanto importante è limitare i danni causati dal fumo passivo.

È ormai ampiamente dimostrato che il fumo delle sigarette causa danni irreparabili a chi lo respira attivamente ma anche a chi ne subisce la presenza in un ambiente chiuso e in certi casi anche all’aperto.

Questo è chiamato fumo passivo: cioè quando un fumatore espira il fumo della sigaretta e questa stessa aria resa tossica viene respirata da altre persone.

Ormai ci sono prove inequivocabili che il fumo passivo sia responsabile di un numero di tumori al polmone nei non fumatori oltre che malattie cardiache, asma e altri disturbi.

Per esempio aver respirato il fumo altrui per lunghi periodi aumenta il rischio di tumore al polmone del 25 per cento. 

I danni del fumo passivo sono particolarmente più gravi nei più piccoli, giovani e a adolescenti in età dello sviluppo, per non parlare dei neonati che se esposti al fumo passivo possono essere più soggetti alla cosiddetta ‘morte in culla’ nel primo anno di vita e crescendo resteranno più vulnerabili a infezioni polmonari. E ancora prima di nascere, il feto di una madre fumatrice rischia di avere problemi di salute.

La gravità di questi dati ha imposto la necessità di ulteriori restrizioni a tutela della salute pubblica, da qui il divieto di fumo esteso non più solo ai luoghi chiusi ma in alcune aree all’aperto come parchi, stadi e fermate dei mezzi pubblici. 

Rubrica a cura di: Michela

Revenge Porn- come riconoscerlo e denunciarlo

#SPUNTIDIFANTASIA! - Parliamo di...prevenzione

Un vero e proprio fenomeno in sconcertante aumento è quello del revenge porn.

Più o meno tutti ormai sappiamo di cosa si tratta, abbiamo sentito diverse notizie di persone che ne sono state vittime o è successo a noi o a qualcuno che conosciamo...

Per prima cosa chiariamo il fatto che diffondere (con qualsiasi mezzo reale o virtuale) immagini intime di una persona senza il suo consenso è  UN REATO punibile da 1 a 5 anni di reclusione e con sanzione dai 5 mila ai 15 mila euro.

Ma che cos’è esattamente la ‘porno vendetta’?

Alla base di questo fenomeno c’è la vastissima diffusione di foto e video resa possibile dalla facilità di utilizzo degli strumenti digitali.

Spesso queste foto e questi video vengono ripresi in momenti di intimità con o senza l’esplicito consenso delle persone riprese.

Se aggiungiamo la rabbia per un torto subito, o la delusione per la fine di una relazione si può immaginare come potrebbero poi venire utilizzati questi video o queste foto.

In molti casi infatti la diffusione di questo materiale ha proprio lo scopo di umiliare la persona ripresa (da qui revenge in inglese ovvero vendetta) che si vedrà le immagini riproposte sui social in alcuni casi accompagnate da nome e informazioni che permetteranno di rintracciarla. 

Le conseguenze di un atto così grave possono essere devastanti a livello psicologico e possono anche portare al suicidio della persona che ne è rimasta vittima.

Quando navighiamo sui nostri social network se ci capita di vedere una foto o un video che danneggia una persona in questo modo è nostro dovere segnalarlo subito, infatti le piattaforme più usate come per esempio Facebook hanno istituito un sistema di controllo quasi immediato che interviene nel rimuovere immediatamente il contenuto a rischio.

Se invece decidiamo di condividere il contenuto con altre persone diventeremo noi stessi complici di un reato.

Quindi ricordiamoci che anche noi possiamo fare la differenza!

Come difendersi

Segnalare il contenuto illecito. 

La prima cosa da fare è contattare il social network o la piattaforma sulla quale è presente l'immagine, segnalare l'immagine. Tutte le piattaforme offrono la possibilità di segnalare post, immagini o video, contenuti che violano i loro termini di servizio. Oltre alla rimozione delle immagini si potrebbe anche ottenere la sospensione dell'account della persona che ha pubblicato il contenuto illecito. E' inutile cercare di convincere l'ex partner che ha pubblicato l'immagine a rimuoverla. 

Denunciare alla Polizia

Prima di segnalare l'immagine occorre raccogliere tutte le prove possibili sulla presenza del contenuto illecito online e su chi (presumibilmente) ha pubblicato il contenuto. Vanno bene anche screenshot o fotografie. Con questo materiale si può denunciare alla Polizia il fatto per ottenere la punizione del colpevole. E' essenziale procedere con la denuncia, per evitare che si generi l'idea che tali fatti non siano punibili e quindi possano ripetersi. 

Rubrica a cura di: Michela

SAFER INTERNET DAY

#SPUNTIDIFANTASIA! Oggi parte la nostra Rubrica sulla prevenzione. Come primo tema parliamo della sicurezza in rete.

Con questo articolo inizia la sezione all'interno della rubrica dedicata a salute e benessere, che avrà una cadenza quindicinale e che si occuperà in maniera specifica di prevenzione in tutte le sue versioni. Oggi parliamo dei rischi legati al mondo di internet.

Safer Internet Day è la giornata internazionale di sensibilizzazione per i rischi che comporta utilizzare internet istituita nel 2004 dall'Unione europea e si celebra il secondo martedì del mese di febbraio. 

Obiettivo dalla giornata è far riflettere studenti e studentesse sull’uso consapevole degli strumenti tecnologici e sul ruolo attivo che possono avere utilizzando la rete in modo sicuro e positivo.

Il Safer Internet Day 2021 si è tenuto il 9 febbraio, contemporaneamente in oltre 150 paesi tra cui l'italia, l'evento si è tenuto esclusivamente online. Le scuole, gli studenti e genitori hanno partecipato a convegni e conferenze organizzati dalle scuole in collaborazione con gli enti locali e le imprese per sensibilizzare adulti e giovani su un tema che tocca tutti e che è quello della sicurezza di giovani e minorenni quando navigano in internet.

Dai corsi di Media Education al cyber bullismo sono molti i temi che oggi hanno bisogno di essere approfonditi affinché  sia i genitori che i ragazzi sappiano quali sono i rischi dei cattivi comportamenti online.

Un tema particolarmente importante è stato quello dell’adescamento online e i metodi per riconoscerlo.

L’ adescamento online è definibile come il tentativo da parte di un adulto di avvicinare un bambino/a o un adolescente per scopi sessuali, conquistandone la fiducia ed instaurare con lui/lei una relazione a volte anche sessuale.

I luoghi più pericolosi sono le chat, anche quelle dei giochi online o i siti di teen dating e attraverso la web cam gli adulti malintenzionati possono indurre le persone meno attente a mostrare le parti intime o fare cose contro la loro volontà.

Per un ‘like’ in più è un rischio inutile.

Gli utenti delle cosiddette reti sociali possono parlare di sé e condividere con altri le loro foto o i loro filmati. Esistono inoltre parecchi giochi che consentono agli utenti di internet di sfidarsi. Proprio di recente infatti è successo un incidente che ha causato la morte di una ragazzina che stava partecipando ad una sfida su un noto social. Quindi ricordiamoci sempre cosa è reale e cosa non lo è. 

Ciberdipendenza.

Le ragazze usano molto volentieri le chat e le altre offerte di comunicazione, mentre tra i ragazzi vanno per la maggiore i giochi di ruolo online. La maggioranza dei giovani utilizza questi servizi web senza incontrare problemi. Tuttavia, quando s’instaura una dipendenza, al centro del problema vi sono spesso i giochi online e le chat. 

Alcuni esperti ritengono inoltre che un uso eccessivo di internet possa aumentare il rischio di modifiche strutturali a livello cerebrale, visto che il cervello viene sempre stimolato nello stesso modo. 

Proteggere la propria identità.

Su internet può succedere di essere oggetto di attenzioni particolari, che coinvolgono anche la sfera più intima. È importante che tutti noi sappiano come gestire le informazioni personali su internet (nelle chat, su Facebook, Youtube ecc.). 

-usare un nickname (pseudonimo), un indirizzo di posta elettronica anonimo e neutro (che non permetta di risalire alla propria identità) e non divulgare mai dati personali o di terzi come l’indirizzo, il numero di cellulare, ecc. 

-se ci accorgiamo che un altro utente è particolarmente insistente o siamo vittime di messaggi indecenti o offensivi ricordiamoci che è un reato punibile a norma di legge quindi non esitiamo a contattare le autorità.

Regole di comportamento 

Le regole della buona educazione valgono anche su internet. In rete il galateo si chiama “netiquette” e vale sia per la comunicazione tra le singole persone, sia per i contenuti che vengono caricati sulle piattaforme dei social quindi se non vuoi essere offeso/a fai attenzione a non farlo neanche tu!

rubrica a cura di Ilaria

Cammini d'Europa

Viaggi straordinari alle radici dell'Europa

Camminare fa bene..e questo si sa, ma il cammino come filosofia riesce a fare ancora di più: ci fa evadere dalla vita quotidiana troppo frenetica ormai, ci riallinea con i ritmi della nutura, mette alla prova noi e il nostro fisico. 

E allora perchè non andare alla scoperta dell'Europa a piedi?

Percorrendo antiche strade dove sono passati mercanti, pellegrini, santi e briganti, per riscoprire le origini del nostro continente. Un viaggio con lentezza da fare per le più svariate ragioni, ma che emana un fascino irresistibile e un misticismo unico.

Di cammini di questo tipo ne esistono davvero tanti in giro per l’Europa, alcuni famossisimi come quello di Santiago de Compostela in Spagna, altri tutti da scoprire.

West Highland - Scozia - https://www.westhighlandway.org/
La West Highland Way è un cammino di 154 Km da Milngavie - appena fuori Glasgow - a Fort William, graziosa cittadina delle highlands scozzesi. Lungo tutto il tragitto sarete immersi in una varietà di scenari: dalle montagne delle highlands ai piccoli borghi passando per le ampie brughiere.
Il cammino si struttura in otto tappe, da sud a nord della Scozia in ragione del fatto che le tappe al sud sono più facili e in grado di preparare per le tappe più impegnative del nord. Tra i luoghi più spettacolari si annoverano Loch Lomond, il lago più grande del Paese, la palude del Rannoch Moor e l’imponente Buachaille Etive Mor, una delle cime più fotografate del Paese.

Cammino 100 Torri Sardegna https://www.cammino100torri.com/
È un cammino che percorre tutta la Sardegna: un percorso che si snoda lungo 8 vie e tappe da percorrere in senso antiorario.
In un unico percorso potrete dedicarvi a tantissime attività tra cui trekking, hiking, escursioni, campeggio, percorsi in bici, potete godervi le spiagge o il silenzio in cima ad una collina.  Principalmente si cammina su spiagge e sentieri, si cammina costeggiando il mare e non mancano le opportunità di inoltrarsi nelle foreste per scoprire una torre in cima ad una montagna.
Il percorso è suddiviso in 8 vie che regalano storie e racconti per guidarti alla scoperta dell’isola attraverso un cammino sul mare, sulle spiagge più belle, tra macchia mediterranea e foreste selvagge. Ci saranno giorni in cui ci si troverà a camminare in città e giorni invece in mezzo a lunghe spiagge che dipingeranno davanti ai vostri occhi scenari da favola diversi con ogni stagione.

Via Dinarica - Balcani https://trail.viadinarica.com/bs/
Secondo il National Geographic, la Via Dinarica ha tutti i presupposti per candidarsi a diventare uno dei più celebri cammini al mondo, sicuramente il preferito dai chi ama i Balcani.
La Via Dinarica si snoda infatti per ben 8 Paesi e quasi 2000 km: dalla Slovenia alla Macedonia passando per Croazia, Serbia, Bosnia-Erzegovina, Montenegro, Kosovo e Albania. Lungo la Via, potrete ammirare le case dei pastori, le memorie di guerra, le fortezze di pietra e i resti di tracce lasciate nei secoli dai popoli che hanno abitato quelle terre: Illiri, Romani, Slavi, Ottomani e Serbi.
Incontrerete chiese Cattoliche, moschee Musulmane e monasteri Ortodossi, a testimonianza della ricchezza culturale che contraddistingue da sempre i Balcani.

Il Caminito del Rey - Spagna http://www.caminitodelrey.info/en/
Se alle lunghe camminate preferite le brevi tragitti, ma da fare con quella giusta dose di adrenalina, il Cammino del Re è il vostro cammino.
Si trova nei pressi di Malaga, in Spagna, ed è chiamato così perché è stato proprio Re Alfonso XIII ad averlo inaugurato un secolo fa. Si sviluppa per circa 3km con lunghe rampe, larghe appena un metro, sospese fino a 100 metri di altezza sul fiume.
Il sentiero, amato dagli escursionisti proprio per la sua spettacolarità, viene da molti definito come il sentiero più pericoloso del mondo, sicuramente non il più adatto a chi soffre di vertigini.

E allora zaino in spalla e buon cammino!

ubrica a cura di Ilaria

Backpacking

"Viaggiare con lo zaino in spalla"

E' quello che letteralmente significa "backpacking", viaggiare con lo zaino. 

Perché è proprio questo, che la parola va ad identificare: quella comunità di viaggiatori, in costante aumento, che scelgono di viaggiare zaino in spalla, alla scoperta di un territorio, dormendo negli ostelli, spostandosi a piedi e coi mezzi pubblici, risparmiando sul trasporto e su vitto e alloggio, non solo per un’esperienza di viaggio economica ma anche, e soprattutto, autentica.

Partire per periodi medio-lunghi e trascorrere mesi o anni in giro per il globo terrestre adottando uno stile di vita low cost; il che vuol dire soggiornare in ostelli, condividere spazi ed esperienze con tanti altri viaggiatori, utilizzare trasporti pubblici e acquistare biglietti di voli a basso costo per spostarsi da un luogo all’altro.

Il termine backpacking affonda le sue radici proprio nel tipo di “turismo” condotto da queste persone; ovvero una forma di viaggio internazionale (ma anche locale o nazionale) low-cost e indipendente. Questo fenomeno è molto diffuso nel Nord Europa, ma da alcuni anni ha preso piede anche in Italia, con la nascita di forum e siti web dedicati.
In genere questo tipo di viaggio unisce l'escursionismo al campeggio. Una distinzione fondamentale dall'escursionismo di un giorno è la dimensione dello zaino: al suo interno è necessario portare tutti gli elementi essenziali per il viaggio, pertanto è importante scegliere quelli essenziali con cura, perchè peseranno sulla schiena!

Itinerario in progress

Il backpacker non pianifica il proprio viaggio o, se lo fa, lascia la porta aperta ad avventure improvvisate. La prima destinazione è solitamente ben definita per motivi puramente logistici. Dalla prima tappa in poi le strade da percorrere sono quasi infinite: ci sono deviazioni dell'ultimo secondo dovute a nuove ispirazioni o piani falliti, inedite destinazioni da scoprire assieme a nuovi compagni di viaggio... il mondo è a totale disposizione del backpacker, non ci sono limiti!

Spirito d'adattamento

Il viaggiatore con lo zaino è uno spirito libero che accetta l'esperienza del viaggio a 360°, difficoltà e ostacoli compresi. Quelli che potrebbero dunque essere enormi sacrifici per il turista da destinazione tropicale si trasformano in una normalissima routine per il backpacker. 

Di seguito una serie di link utili per coloro che vogliono intraprendere un viaggio all’insegna del backpacking:

Immagini

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rubrica a cura di Ilaria

2022: ANNO EUROPEO DEI GIOVANI

Fai sentire la tua voce!

L'iniziativa punterà i riflettori sull'importanza della gioventù europea nella costruzione di un futuro migliore: più verde, più inclusivo e più digitale.

L'Anno europeo dei giovani è il momento perfetto per avanzare con fiducia e speranza in una prospettiva post-pandemica. Avrai tantissime opportunità per formarti, condividere la tua visione, incontrare persone e partecipare ad attività in tutta Europa. 

Quest'anno l'UE riserva un'attenzione particolare ai giovani. L'obiettivo è includere i giovani e le loro priorità nella definizione delle politiche e organizzare attività incentrate sui giovani in tutta l'UE.

L’Europa ha bisogno della visione, dell’impegno e della partecipazione di tutti i giovani per costruire un futuro migliore, più verde, più inclusivo e digitale. Organizzando l’Anno europeo dei giovani, l’UE vuole moltiplicare e migliorare le opportunità per il futuro delle nuove generazioni.

Su proposta del Parlamento, una particolare attenzione verrà prestata ai giovani con minori opportunità o con problemi di salute mentale. Nel corso dell'anno verrà lanciato un nuovo progetto “ALMA” (che sta per Aim, Learn, Master, Achieve, vale a dire Aspirare, Imparare, Conoscere, Conseguire) per promuovere la mobilità transfrontaliera dei giovani svantaggiati.

Ogni anno l'Unione europea pone l'accento su un tema importante, e il 2022 sarà proprio l'Anno europeo dei giovani, con l'obiettivo di infondere in tutti i ragazzi e le ragazze dell'Unione europea  nuove speranze, forze e fiducia nel futuro!

Scopri di più nel Portale ufficiale della Commissione europea: europa.eu/youth/year-of-youth_it#voices