Il 22 Aprile, in occasione della Giornata mondiale della Terra, uscirà nelle sale cinematografiche il film documentario Bigger Than Us, diretto da Flore Vasseur e co-diretto dall’attivista e attrice Marion Cotillard.

Lo si potrebbe quasi definire un girotondo attraverso le storie e la passione di sei giovani attivisti raggiunti e intervistati da Melati Wijsen, indonesiana diciottenne, che mobilitando migliaia di bambini e turisti ha ottenuto un decreto che vieta la vendita e la distribuzione di sacchetti di plastica, imballaggi e cannucce sull’isola. Il suo, partendo da Giacarta, è un gran tour nel disastro globale. L’intento è quello di far conoscere la storia di questi protagonisti che da tempo combattono per le loro cause e sensibilizzare, soprattutto i giovani, su argomenti quanto mai fondamentali al giorno d’oggi.

Il primo incontro è con Mohamad Al, un rifugiato siriano che, dopo essere stato portato al campo con i rifugiati, a soli 12 anni, aveva perso ogni cosa, compreso l’accesso alla scuola. Così ha deciso di costruirne una nel campo e, ad oggi, quella scuola ospita più di 200 bambini ogni giorno. Un gesto enorme che ha cambiato il destino di molti bambini che si sono ritrovati, da un giorno all’altro, senza niente.

Melati si sposta poi in Africa dove incontra Memory Banda, un’attivista del Malawi di 22 anni. Anche lei, come Mohamad, ha capito l’importanza dell’istruzione e proprio per questo combatte ogni giorno per far si che le donne del posto possano tornare a scuola, dopo aver partorito.

A loro si aggiunge poi la storia di Rene Silva, un giovane brasiliano di 25 anni. Da quando aveva 11 anni, Rene ha fondato il suo giornale di informazioni “Voz De Comunidade” e, da quel momento, ha iniziato a fare informazione su ciò che succede all’interno delle Favelas.

Le loro storie, insieme a quelle di altri attivisti come Winnie, Xiutzecatl e Mary Finn, ci portano a fare i conti con una dura realtà su cui, purtroppo, non siamo a conoscenza e che, a differenza di quel che appare, è pericolosamente vicina.

Ognuno combatte la propria causa e tutti, anche se distanti, sono uniti da un unico grande obbiettivo: cambiare il mondo partendo da un piccolissimo gesto.