Tango – Tananai

Tananai, nome d'arte di Alberto Cotta Ramusino, si classifica al 5° posto al Festival di Sanremo con la canzone Tango. Un bel risultato questo per il cantante che l'anno scorso arrivò ultimo con Sesso occasionale.

Per tanto tempo, nelle mie canzoni, ho parlato di me e di ciò che avevo vissuto in prima persona. Quando ho sentito la storia di Olga, Maxim e Liza e sono riuscito a scrivere questa canzone mi sono sentito utile. Ho capito che è importante raccontare le vite semplici delle persone, anche quando accadono eventi brutti come una guerra. Bisogna farlo, e continuare a farlo”. Nella delicatezza di “Tango”, canzone scritta con Davide Simonetta, Paolo Antonacci e Alessandro Raina, Tananai racconta la storia d’amore di Olga e Maxim, due ragazzi ucraini separati dal conflitto. Nel video di questa canzone, Tananai riprende la storia a distanza dei due ragazzi ucraini di 35 anni e della loro figli Liza. Le immagini del video – diretto da Olmo Parenti – sono state girate dai protagonisti stessi del video coi loro cellulari, con cui raccontano le loro vite separate dalla guerra. Olga e la figlia Liza sono scappate in Italia lo scorso 28 marzo 2022 e oggi hanno trovato ospitalità nella casa di un signore Italiano nel quartiere Isola di Milano. “So che avrei sprecato un’occasione se non avessi portato al Festival questa storia. È una canzone che mi piace moltissimo

Il video di

Molte persone, ascoltando la canzone, hanno detto che è un testo molto bello. Poi, vedendo il video, si sono resi conto di cosa effettivamente parlo. Sono convinto che la semplicità ha delle immagini che sono, in questo caso, i sorrisi e video che si mandano Olga e Maxim. Volevo che il testo fosse semplice, un testo a cui unire un video, che fa comprendere al meglio il significato di questa canzone. Olga e Maxim, in questo video, parlano l’uno all’altro, non comunicano con il mondo. Ma sarebbe bello se il mondo aprisse gli occhi e cogliesse questi messaggi".

Tananai aggiunge: "Sono molto fiero di questa canzone e di ciò che è attorno ad essa, perché sono io il primo ad essere stato colpito dalla storia di Olga e Maxim. Volevo dare un valore alla mia partecipazione al Festival, con Tango ci sono riuscito. Nessuno può fare qualcosa di concreto per mettere fine a ciò che sta accadendo però, se qualcuno, vedendo questo video, si potesse sentire più grato di quello che ha, sarebbe molto bello. Anche perché le persone felici tendono solo a fare del bene, ne sono convinto”.

https://www.youtube.com/watch?v=C7ckx1gbDH0

Supereroi – Mr. Rain

Mr. Rain si è classificato terzo a Sanremo 2023 con la sua canzone "Supereroi": l'autore di Desenzano del Garda, poco conosciuto al grande pubblico, è riuscito a farsi apprezzare nel corso delle cinque serate e a scalare posizioni in classifica, fino a un clamoroso terzo posto davanti a Ultimo a Tananai. "Supereroi" parla di salute mentale, dell'importanza di accettare se stessi e di andare avanti nonostante le difficoltà: "Farsi aiutare quando si vivono momenti bui viene spesso visto come un gesto di debolezza: io per esperienza personale posso dire che farsi aiutare è invece un gesto che richiede molta forza e coraggio. Ed è proprio da questa premessa che nasce questa canzone

Mr. Rain prosegue: "Mi sono sentito un supereroe, come dico anche nel brano, quando in un momento di difficoltà, dato anche da un percorso cominciato alcuni anni fa, sono riuscito ad accettarmi e a volermi bene. Ho smesso di vergognarmi, di preoccuparmi nel raccontare le mie ansie". Nel brano, il riferimento principale al tema del dolore, ma anche del supporto mentale ricevuto nel tempo, può essere intravisto quando Mr. Rain canta: "Ci sono ferite che non se ne vanno nemmeno col tempo, più profonde di quello che sembrano. Guariscono sopra la pelle, ma in fondo ti cambiano dentro, ho versato così tante lacrime fino ad odiare me stesso. Ma ogni volta che ho toccato il fondo, tu c’eri lo stesso".

https://www.youtube.com/watch?v=uuVBNyn3ZB8

Tropicana – Boomdabash feat. Annalisa

Tropicana è il singolo che possiamo benissimo definire tormentone dell’estate 2022. A firmare e interpretare la hit sono i Boomdabash ed Annalisa, insieme per la prima volta. “Tropicana” segna il ritorno in musica della band record d’ascolti delle estati italiane che nei soli ultimi cinque anni ha collezionato oltre 25 dischi di platino con successi clamorosi di hit come “Non ti dico no”, “Per un milione”, “Mambo salentino”, “karaoke”, “Don’t worry”, “Mohicani

“Tropicana” è uno dei 10 singoli più trasmessi dalle emittenti radiofoniche. Il suo sound raggae-pop intreccia anche il genere dance, soul, drum&bass e hip hop, nato con l’intenzione di farci alzare il volume e ballare. Il videoclip è stato girato nel Salento e diretto da Fabrizio Conte e nella sequenza delle scene i Boomdabash, insieme ad Annalisa, sono pronti a dirigersi verso il mare aperto dove ci sono altre imbarcazioni e ad attenderli dei ballerini che iniziano a muoversi sulle note della canzone. Una vera festa che viene messa in scena nella seconda parte del videoclip, quando sopraggiunge il tramonto e le imbarcazioni ritornano sulla terra ferma. La festa prosegue in un locale in perfetto stile giamaicano con un primo piano su Annalisa che danza accompagnata da un corpo di ballerine.

Buon ascolto!

https://www.youtube.com/watch?v=qo9UmHJH0Mo

Rubrica a cura di: Ramona

Caramello – Rocco Hunt feat. Elettra Lamborghini e Lola Indigo

Caramello è il brano che ha unito Rocco Hunt, Elettra Lamborghini e Lola Índigo, pronti a far scatenare il pubblico nella stagione più calda dell’anno. L'audio ufficiale del brano aveva già ottenuto più di 30.000 visualizzazioni pochissimo tempo dopo essere stato ufficialmente pubblicato.
Se la scorsa estate Elettra Lamborghini ha conquistato le classifiche con il singolo Pistolero e Rocco Hunt ha collaborato nuovamente con Ana Mena sulle note di Un bacio all’improvviso, quest’anno i due artisti si sono uniti alla cantante spagnola Lola Índigo.

"Caramello" è l'esperimento in laboratorio del tormentone estivo, la rappresentazione migliore del Bel Paese in termini autoriali: il testo è stato curato dallo stesso Rocco Hunt, in collaborazione con Federica Abbate e Davide Petrella. Alla produzione Zef, che disegna l'abito perfetto per i tre artisti, anche grazie alle percussioni del tamburo, che esaltano il ritmo del singolo. Un esperimento che, come hanno raccontato i protagonisti, ha avuto bisogno di molto lavoro, anche per le aspettative verso cui si pone il brano: da solo, Rocco Hunt ha conquistato negli ultimi due anni oltre 25 dischi di platino. Una particolarità del brano è il capovolgimento linguistico rispetto agli ultimi anni: se negli scorsi anni, l'utilizzo di uno slang latino da parte degli artisti italiani aveva lanciato i brani nel mercato musicale latin, quest'anno la presenza di Lola Indigo sembra rivolgersi a un pubblico italiano. La strofa interamente in italiano, anche se con accentuata dizione spagnola, potrebbe essere il tentativo, seguendo le orme di Ana Mena, di un'entrata dell'artista andalusa nel mercato italiano.

https://www.youtube.com/watch?v=uivZrg8xEVI

I Love You Baby – Jovanotti

"Mona, cantiamo la canzone di Jovanotti??"E' ormai da settimane che mio nipote mi dà il tormento, e cantiamo

I Love You Baby di Jovanotti almeno 5-6 volte al giorno! È una serenata rock ‘n’ roll con sfumature latine e Jovanotti canta l’amore per la sua donna. Non bisogna pensare alle altre persone, al loro modo di fare e ai tanti problemi, ciò che conta è “I love you baby”. Nel testo Lorenzo Cherubini fa riferimento alla canzone Can’t take my eyes off you di Gloria Gaynor, citando “quella canzone di tanti anni fa che sembra scritta ora”. In un post su Instagram ha spiegato di aver scritto I Love You Baby "da un demo strumentale che mi aveva mandato Riccardo Onori, il mio chitarrista che mi aveva detto “mi è venuta questa idea musicale magari ci senti dentro una canzone”".

Ricordiamo che Jovanotti è in tour con il suo Jova Beach Party! Queste le date in calendario:

2 e 3 LUGLIO 2022 – LIGNANO SABBIADORO (UD) Spiaggia Bell’Italia­
8 e 9 LUGLIO 2022 – MARINA DI RAVENNA (RA) Lungomare (9 LUGLIO SOLD OUT)
13 LUGLIO 2022 – AOSTA (GRESSAN) Area Verde
17 LUGLIO 2022 – ALBENGA (VILLANOVA, SV) Ippodromo dei Fiori
23 e 24 LUGLIO 2022 – MARINA DI CERVETERI (RM) Lungomare degli Etruschi
30 e 31 LUGLIO 2022 – BARLETTA Lungomare Mennea
5 e 6 AGOSTO 2022 – FERMO Lungomare Fermano
12 e 13 AGOSTO 2022 – ROCCELLA JONICA (RC) Area Natura Village
19 e 20 AGOSTO 2022 – VASTO (CH) Lungomare Duca degli Abruzzi
26 e 27 AGOSTO 2022 – CASTEL VOLTURNO (CE) Spiaggia Lido Fiori Flava Beach
2 e 3 SETTEMBRE 2022 – VIAREGGIO (LU) Spiaggia del Muraglione
10 SETTEMBRE 2022 – BRESSO-MILANO Aeroporto

https://www.youtube.com/watch?v=rLoGGMbF-YQ

Buon ascolto!

Propaganda – Fabri Fibra feat, Colapesce e Dimartino

Propaganda è uno dei brani che compone il decimo album di Fabri Fibra, intitolato Caos. La canzone è un mix di rap e pop, visto che il rapper ha collaborato con il duo formato ad Colapesce e Dimartino.

La canzone funge da perfetta fusione dei generi di appartenenza dei diversi artisti: rap e pop si incontrano, realizzando qualcosa di unico, come ha affermato Fibra: “Secondo me la magia del rap riesce quando ci sono questi incroci di genere, tra pop e rap nasce sempre qualcosa di originale e mai visto. Loro hanno dato la credibilità ma riescono anche a giocare con il tema. […] Ognuno di noi ha la sua propaganda personale

Come si intuisce dal testo, la canzone Propaganda racconta la disillusione dell’uomo qualunque, che conduce una vita fra stenti e mancanza di lavoro. Ma quando è chiamato a votare alle elezioni in lui si accende la speranza di trovare il politico capace di risolvere i suoi problemi, che promette di fargli “dormire sogni tranquilli“, come dice il rapper. Il testo del brano non mente: è solo propaganda, utile per avere voti e consensi alle elezioni, ma poi la realtà è ben diversa. Anche se sembra rispondere ai bisogni di tutti, la propaganda non va mai oltre le parole.

https://www.youtube.com/watch?v=VZgtEU4B70o

Rubrica a cura di: Ramona

La Dolce Vita – Fedez feat. Mara Sattei e Tananai

Dopo "Mille" con Orietta Berti e Achille Lauro, Fedez ritorna nel mood "tormentone estivo". Nelle scorse ore è stata pubblicata "La dolce vita", il nuovo brano anticipato negli scorsi giorni, e che vedrà protagonista, oltre al rapper milanese, due giovani artisti che hanno già collaborato con lui: da una parte il suo assistito Tananai, dall'altra una delle giovani voci più interessanti del panorama italiano, Mara Sattei.

"La dolce vita", come raccontato nell'ultimo post su Instagram da Fedez, ha un sapore particolare, anche solo raccontando il contesto in cui è stata registrata la prima volta: "Tre giorni prima dell’operazione per la rimozione del pancreas ho deciso di andare in studio a registrare le voci di questa canzone a cui stavo lavorando prima che la mia vita cambiasse così repentinamente, credo di averlo fatto un po’ per distrarmi da tutto quello che mi stava accadendo ma anche perché non avrei saputo le condizioni successive all’intervento e se mai sarei stato in grado di cantare nel breve periodo".

In un omaggio musicale agli anni 60 prodotto da D.Whale, nome d'arte del producer Davide Simonetta, "La dolce vita" è un racconto estivo, in cui la narrazione del viaggio viene accompagnata dalla sensazione di mancanza dei tre protagonisti per il proprio partner.

Proprio Fedez canta nella prima strofa: "Prenditi il mio letto lasciami un pezzetto, se non vuoi non me ne andrò. La vita senza amore non mi farà mai bene, non so dirti di no quando vivo solo per noi".

Più spensierata la strofa di Tananai, che sembra ripercorrere le stesse strade di "Sesso Occasionale", quando canta: "So che canzoni vuole lei, faccio a parole con il dj, so che non hai visto le Hawaii, dirotteremo Ryanair e se ci beccano stica".

Ma tra l'interpretazione di Mara Sattei del ritornello e la leggerezza della strofa di Tananai, c'è anche un altro racconto da parte di Fedez, che riporta alle origini del brano, come raccontato su Instagram: "Nel testo dico – La vita senza amore non mi farà mai bene – e mai come in quei giorni così come oggi questa frase potrebbe benissimo essere il mio piccolo mantra. Appena dimesso, lo stesso giorno sono tornato in studio con Leo. Ho condiviso con lui tutto il processo di arrangiamento e chiusura del brano proprio perché la vita senza amore dimmi tu che vita è. Avere lui al mio fianco riusciva a farmi dimenticare dei lancinanti dolori post operatori. La nascita di questa canzone mi ha fatto capire quanto sia importante la musica nella mia vita, di quanto sia quasi un bisogno vitale, la parte più profonda di me e voglio dedicarla a mia moglie, ai miei splendidi figli e a tutte le persone che ci hanno lavorato. Perché senza di loro non avrei mai trovato la forza di accendere quel microfono. Perché anche se sono solo canzoni, le storie che ci sono dentro sono profonde come le cicatrici della vita".

Bentornato Fedez!

ArgentoVivo – Daniele Silvestri

#IORESTOACASA...con Fantasia! - Musica e parole

La canzone che voglio proporvi e su cui voglio farvi riflettere è di Daniele Silvestri...e si intitola

"ArgentoVivo"

Ecco il testo:

Ho sedici anni
Ma è già da più di dieci che vivo in un carcere
Nessun reato commesso là
Fuori
Fui condannato ben prima di nascere

Costretto a rimanere seduto per ore
Immobile e muto per ore
Io, che ero argento vivo
Signore
Che ero argento vivo
E qui dentro si muore

Questa prigione corregge e prepara una vita
Che non esiste più da almeno vent'anni
A volte penso di farla finita
E a volte penso che dovrei vendicarmi

Però la sera mi rimandano a casa, lo sai
Perché io possa ricongiungermi a tutti i miei cari
Come se casa non fosse una gabbia anche lei
E la famiglia non fossero i domiciliari

Ho sedici anni
Ma è già da più di dieci che vivo in un carcere
Nessun reato commesso là
Fuori
Fui condannato ben prima di nascere

E il tempo scorre di lato ma non lo guardo…

Cosa ci dice questa canzone, cosa ci insegna:

Un ragazzo non riesce a salire su un pullman, ci prova, mostrando la sua energia, la sua corsa, pur di salire, impaurito di perdere l’occasione di accoglienza, di futuro. Sopra, il mondo ordinato ed adulto, che in verità mostra uomini e donne pallidi e silenziosi nei loro segni di frustrazione, la forma in cui quella stessa energia iniziale e vitale si è adattata. La società vive di strutture istituite: la scuola, il lavoro, la famiglia.

Non ci domandiamo se tutto quello che è organizzato nella nostra società sia davvero conforme alle pulsioni, all’intelligenza, che oggi scopriamo sempre più “emotiva”, della natura umana. Non ci domandiamo se la creatività primordiale di ogni personalità commista alla voglia di scoperta e desiderio trovi una forma di accoglimento. Se per chi non ancora consapevole della sua individualità, e che vorrebbe cercare la sua forma come l’argento vivo, nella trasversalità delle sue intelligenze, sia adatto alle forme ad esempio di apprendimento proposte dalla scuola. Se quelle modalità organizzate siano efficienti per la società ma non per la persona. L’adolescenza è il momento più critico di questo interrogativo mai posto, negato da tutti e quindi più difficile.

L’adolescenza è l’età in cui si passa dal luogo iniziale della famiglia, dove c’è la prevalenza degli aspetti affettivi, per affrontare il mondo e le sue strutturazioni, per cui le stesse figure paterne e materne assumono funzioni nuove. In particolare, secondo gli archetipi psicologici, quella paterna è quella che dovrebbe assolvere al ruolo di traghettatore tra l’individuo e le regole della società.
Il ragazzo, protagonista metaforico, combatte con la sua inadattabilità, la sua resistenza, che diventa rancore, che lui riesce a smaltire con l’isolamento e nella comunicazione dei social o elettronica.
La canzone può sembrare parziale perché manca di un aspetto, la figura paterna deve essere simbolo del desiderio, unica via di fuga dal conformismo e celebrativa della vita, a cui però non tutti accederanno.
La canzone è lirica pura e quindi assoluta.

Imprescindibile nel comprendere gli adolescenti ma anche gli ultimi del mondo, la diversità di ogni singolo e le nostre inadattabilità.

Curiosità:

Il brano è stato realizzato con la partecipazione del rapper Rancore e di Manuel Agnelli, frontman degli Afterhours.

Silvestri ha presentato Argentovivo durante la sua partecipazione al 69º Festival di Sanremo, classificandosi sesto ma vincendo il Premio della Critica "Mia Martini", il Premio della Sala Stampa "Lucio Dalla" e il Premio "Sergio Bardotti" per il miglior testo.

Spero di aver commentato una canzone interessante e che ascoltata con passione!!!

Inviateci dei commenti!

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Rubrica a cura di: Ramona

Dove si balla - Dargen D'Amico

#SPUNTIDIFANTASIA! - Musica e parole

Continuiamo l'analisi delle canzoni che hanno partecipato all'ultima edizione del Festival di Sanremo: oggi ci dedichiamo al brano che sta spopolando in radio e altri canali musicali, interpretato da Dargen D'Amico

Dove si balla

Il brano “Dove si balla” è un invito alla leggerezza in questo periodo difficile (“Dove si balla, Fottitene e balla, Tra i rottami, Balla per restare a galla, Negli incubi mediterranei”). Si balla tra le incertezze, tra momenti difficili e situazioni complicate legate chiaramente alla pandemia. La musica dance diventa antidoto alla quotidianità (“Dai metti la musica dance, Che tremano i vetri di casa, E la sente la sente la sente, Anche un parente di giù, (Ciao zio Pino!)”).

Il testo di Dove si balla vede la firma dello stesso Dargen d’Amico (che si definisce "cantautorap") insieme a Gianluigi Fazio ed Edwyn Roberts. Sempre loro sono presenti nella musica con la collaborazione di Andrea Bonomo.

In "Dove si balla", Dargen D’Amico ha inserito delle sonorità dance che ricordano moltissimo gli anni Novanta, le quali si fondono con l’indie-pop moderno. 


Il vero nome di Dargen D’Amico è Jacopo D’Amico ed è nato a novembre del 1980. E’ rapper, produttore e dj. Il primo disco pubblicato risale al 2006 e si intitola “Musica senza musicisti” e vede 23 tracce presenti. Due anni dopo ha rilasciato “Di vizi di forma virtù”, seguito poi dal disco “CD'”

Dargen D'Amico è sempre stato uno degli autori più presenti al Festival: ineccepibile il suo lavoro autoriale sia in "Glicine" di Noemi, che nella finalista "Chiamami per nome" di Fedez e Francesca Michielin.

Ha rivelato che, tra le sue influenze, ci sono Franco Battiato, Enzo Jannacci e Lucio Dalla. Ha raccontato più volte di essere un grande fan di Dalla, citandolo apertamente nel video ufficiale di Nostalgia istantanea (in cui viene realizzato un dipinto) e nel brano Come l’Italia e San Marino.

Buon ascolto!

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Rubrica a cura di: Ramona

Altro - Baltimora

#SPUNTIDIFANTASIA! Musica e parole

The winner is... Baltimora!

l'edizione di X FACTOR Italia 2021 è stata vinta da Edoardo Spinsante, in arte Baltimora; nella squadra di Hell Raton, in finale l'ha spuntata su Gian Maria (2o) e i Bengala Fire (3i).

In questo spazio dunque voglio parlare del suo inedito, 

Altro

Altro di Baltimora è una totale messa a nudo dell’artista di Ancona. Nel testo Edoardo spinge al massimo la sua solitudine dovuta a un’assenza, e lo fa tra una barra e uno schianto melodico, il tutto su una base pingue di atmosfere r’n’b e intimiste. Baltimora fotografa se stesso in mezzo al letto, intento a scrivere qualcosa e incapace di farlo perché distratto dai pensieri e dai rumori del mondo. Il mondo è l’altro del titolo, la causa di forza maggiore che gli impedisce di guardarsi dentro.

Ecco un passaggio del brano:

Mi sento chiuso dentro il vano dietro di un pullman
Il rosso è il mio perimetro, fuori non c’è nulla
Mi chiudo nella stessa cartaccia
Che non butto e tengo in tasca
Mi sento chiuso dentro, linee rosse sul retro
Magari smetto di pensare ad altro
Se sono nel mezzo del letto

Buon ascolto!

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