Corso gratuito di alfabetizzazione digitale

Questo corso è promosso dal Centro per le Famiglie del Distretto Valli Taro e Ceno in collaborazione con Consorzio Fantasia, come parte del Progetto Crescere Insieme,

Il corso avrà luogo in due territori del nostro distretto. Nello specifico:

- a Fornovo di Taro, martedì 28 novembre 2023, dalle ore 10:00 alle ore 12:00 presso il Foro Boario;

- a Bedonia,giovedì 30 novembre 2023, dalle ore 10:00 alle ore 12:00 presso la Sala del Consiglio, Palazzo Comunale.

Seguirà nuova comunicazione per gli incontri successivi, previsti per il nuovo anno.

Tecnico dei sistemi di sicurezza ambientali e qualità dei processi industriali

IFTS PARMA Corso di formazione post diploma

DEMETRA

Scadenza iscrizioni 31/01/2024

Clicca qui ISCRIZIONI APERTE

Sedi del percorso e informazioni di contatto referente 

Parma:  PATRIZIA TIMANTI  05211626864  p.timanti@demetraformazione.it

Data di avvio corso 01/03/2024

Descrizione del profilo

Il GREEN & DIGITAL TECHNICIAN è una figura “poliedrica” che può operare in aziende di produzione, consulenza e servizi. Possiede competenze tecnico-professionali specialistiche per rendere processi e prodotti aziendali conformi alle normative ambientali ed energetiche, individuare aree di miglioramento e perseguire obiettivi di performance misurabili in termini di sostenibilità e risparmio energetico. Possiede competenze relazionali e di comunicazione per lavorare in team e trasferire in azienda e all’esterno gli elementi di valore connessi all’adozione di approcci differenti e innovativi in termini di gestione integrata dei sistemi. Pone sempre al centro dell’attenzione i concetti di innovazione digitale, sostenibilità, transizione ecologica ed economia circolare.

Attestato rilasciato

Certificato di specializzazione tecnica superiore (IFTS)

Durata

800 oreAula, Stage, Project Work e FAD

Aula: 360 ore
Stage: 400 ore
PW: 40 ore

Requisiti di accesso

Il percorso è rivolto a:
 20 giovani e adulti, non occupati o occupati in possesso del diploma di istruzione secondaria superiore con priorità per titoli quali Istituti tecnici Agrari, Commerciali, Geometri, Industriali, Licei Scientifici; residenti o domiciliati in regione Emilia-Romagna;
 in possesso dell’ammissione al quinto anno dei percorsi liceali o in possesso del diploma professionale conseguito in esito ai percorsi di quarto anno di Istruzione e Formazione Professionale;
 non diplomati previo accertamento delle competenze coerenti con il percorso acquisite in precedenti percorsi di istruzione, formazione e lavoro.
E’ richiesta conoscenza di base di lingua inglese e tecnologie informatiche.
I requisiti devono essere dichiarati al momento della iscrizione.

Criteri e modalità selezione

La selezione sarà svolta con tutti coloro che chiederanno di essere ammessi al percorso e che saranno in possesso dei requisiti di accesso. La selezione si articolerà in due prove:  test tecnico su elementi di chimica di base, biologia di base, statistica di base, principi di organizzazione aziendale, nozioni di base su informatica delle reti e delle comunicazioni;  colloquio individuale/motivazionale. Al termine delle prove, la commissione stilerà la graduatoria in base ai punteggi conseguiti da ciascun candidato; coloro che risulteranno ammessi saranno contattati dal tutor di DEMETRA FORMAZIONE per la comunicazione dell’esito e la conferma della partecipazione.

Contatti

DEMETRA FORMAZIONE S.R.L.

Via Meuccio Ruini 12 Reggio Emilia

Telefono  05221606990

Email s.foracchia@demetraformazione.it

TECNICO PROGETTISTA PROGRAMMATORE DI SISTEMI DI AUTOMAZIONE PER L’INDUSTRIA 4.0

IFTS PARMA Corso di formazione post diploma

FORMA FUTURO

Scadenza iscrizioni 19/01/2024

Clicca qui ISCRIZIONI APERTE

Sedi del percorso e informazioni di contatto referente 

Parma:  MARCO MIRABILE  0521985866  m.mirabile@formafuturo.it

Data di avvio corso prevista 26/01/2024

Descrizione del profilo

Il TECNICO PROGETTISTA PROGRAMMATORE DI SISTEMI DI AUTOMAZIONE PER L'INDUSTRIA 4.0 (specializzazione di riferimento: "Tecniche per la progettazione e lo sviluppo di applicazioni informatiche") collabora alla progettazione delle macchine automatiche sviluppando la logica di controllo della macchina/impianto e la gestione dei componenti elettronici dei moderni sistemi di automazione. Opera nell'ufficio tecnico, ma anche presso i clienti, nelle attività di progettazione, programmazione e collaudo a bordo macchina. Appronta il Funzionamento e interviene nel programma di singole macchine o impianti automatizzati, presidiando le attività di collaudo e delibera delle apparecchiature elettroniche di comando, controllo e regolazione dei processi.

Attestato rilasciato

Certificato di specializzazione tecnica superiore (IFTS)

Durata

800 ore Aula, Stage, Project Work e FAD

Aula: 560 ore
Stage: 240 ore

Requisiti di accesso

L’accesso al percorso è CONSENTITO a: 1) giovani e adulti non occupati o occupati, in possesso del diploma di Istruzione Secondaria Superiore, 2) giovani che sono stati ammessi al quinto anno dei percorsi Liceali, 3) giovani e adulti non in possesso del diploma di Istruzione Secondaria Superiore, ma previo accertamento delle competenze acquisite in precedenti percorsi di istruzione, formazione e lavoro, successivamente all'assolvimento dell'Obbligo di Istruzione, 4) giovani in possesso del diploma professionale in esito ai percorsi di quarto anno di Istruzione e Formazione Professionale, in base alla
tavola di correlazione (IEFP-IFTS), di cui all’all. B del DM n. 91/2013. I partecipanti devono essere residenti o domiciliati in Regione Emilia Romagna, in data antecedente l’iscrizione.

Criteri e modalità selezione

La procedura di selezione consisterà in un test scritto, redatto in collaborazione con il i membri del CTS, con griglia di correzione e di valutazione e pesi. Le conoscenze e capacità attinenti per poter seguire efficacemente il percorso, valutate nel test scritto saranno riferite in particolare all’INFORMATICA: algebra di Boole e codifica binaria, concetti base di architettura PC ed utilizzo, numeri binari, codifica e conversione; all’ ELETTRONICA: conoscenza delle porte logiche di base, and, or , not, principali componenti di elettronica (transistor, diodo, ecc...) e corrispettivo legame tra grandezze elettriche, concetti base dei circuiti elettrici; alla LINGUA INGLESE Livello A2: comprensione e produzione scritta. Seguirà un colloquio individuale di tipo motivazionale per accertare che sia stata fatta, da parte del candidato, una scelta ragionata e consapevole di un percorso impegnativo e poter prevenire eventuali abbandoni in itinere.

Contatti:

FORMA FUTURO Soc.Cons. r.l.

VIA LA SPEZIA 110 PARMA

Telefono 0521 985866

Emailinfo@formafuturo.it;amministrazione@formafuturo.it

Pochi giorni per iscriversi ai corsi ITS Tech&Food di Parma: porta un amico in ITS e ti premiamo!

Fino al 16 ottobre è ancora possibile iscriversi ai tre corsi ITS Tech&Food Academy della Sede Didattica di Parma. Partecipa all’iniziativa “Porta un amico in ITS” della Sede di Parma: ti premiamo!

Parma, 2 ottobre 2023 – Ancora per pochi giorni sarà possibile iscriversi ai corsi ITS Tech&Food Academy della Sede Didattica di Parma: le iscrizioni alle prove di ammissione chiuderanno, infatti, lunedì 16 ottobre alle ore 16:00. Per il biennio 2023-2025 saranno tre i corsi che si svolgeranno a Parma: Digital Factory, per diventare Tecnico Superiore per la transizione digitale 4.0 nell’agroalimentare; Food Development, per Tecnico Superiore per lo sviluppo di nuovi prodotti alimentari; Food Tech, per Tecnico Superiore per le tecnologie di progettazione e produzione alimentare.

Il nuovo corso Digital Factory, avviato quest’anno, è focalizzato sulla transizione digitale 4.0 nell’agroalimentare ed è pensato per formare figure tecniche in grado di coniugare le competenze dell’automazione e dell’Information Technology con le richieste delle industrie agroalimentari contribuendo così alla trasformazione digitale e all’innovazione delle imprese.

L’innovativo corso Food Development, invece, si caratterizza per essere un percorso fortemente incentrato sull’innovazione del prodotto e del packaging, al fine di rispondere ad esigenze evolutive del mercato, formando figure professionali da inserire nell’area ricerca & sviluppo.

Infine, l’ormai consolidato corso Food Tech, arrivato alla 13° edizione, forma tecnici esperti nelle più moderne tecnologie di processo della trasformazione alimentare, in grado di portare avanti quella capacità di conciliare tradizione e innovazione nelle produzioni vegetali e animali che rappresenta il cuore pulsante dell’eccellenza agroalimentare della Food Valley.

I tre corsi permettono agli studenti di partecipare ad attività come laboratori, case study, simulazioni virtuali d’impresaserious gamesvisite a siti produttivi in Italia e all’estero, entrando in diretto contatto con le aziende anche tramite gli stage (in Italia e all’estero) e l’attivazione del contratto di apprendistato.

In più Cisita Parma, socio fondatore dell’ITS Tech&Food Academy, per i corsi della Sede di Parma che ha in gestione, promuove l’iniziativa a partecipazione libera e gratuita “Porta un amico in ITS…e riceverai un PREMIO” che offre un riconoscimento a chi consiglia e incoraggia la partecipazione ai corsi ITS Tech&Food Academy della Sede di Parma (Digital Factory, Food Development e Food Tech).

L’iniziativa è aperta a qualunque persona fisica residente in Italia interessata a presentare un “amico” avente le caratteristiche indicate nel regolamento: se l’“amico”, una volta superato il test di selezione, si iscrive a uno dei corsi della Sede Didattica di Parma (Digital Factory, Food Development o Food Tech) e partecipa alle lezioni, allora la persona che l’ha presentato viene premiata con un buono acquisto del valore di € 200,00 in Buoni Amazon.it (Restrizioni applicate. Vedere dettagli su amazon.it/gc-legal), una volta soddisfatte le condizioni riportate nel regolamento.

Regolamento completo e modalità di partecipazione su: https://www.itstechandfood.it/iscrizioni/porta-un-amico-in-its-sede-di-parma/

Per informazioni e iscrizioniwww.itstechandfood.itsedediparma@itstechandfood.it, tel e WhatsApp 376 121 2358.

Da grande farò…il MICOLOGO

Chi è il Micologo?

Chi si occupa di micologia. Esperto micologo, denominazione, in passato, del funzionario dell'Ufficio d'igiene incaricato dell'esame dei funghi che possono essere ammessi alla vendita o comunque al consumo (oggi lo stesso servizio è svolto da particolari uffici delle Aziende sanitarie locali).

Che cosa studia la micologia?

La micologia è una branca delle scienze naturali che si occupa dello studio dei funghi, dalle forme più note e di notevoli dimensioni a quelle più piccole come le muffe.

Quanto costa un corso da micologo?

La quota di partecipazione alla 1^ sessione è di € 850,00 totali a persona

Come diventare micologo 2023?

Per partecipare al corso è necessario essere in possesso del diploma quinquennale di scuola media superiore così come previsto dalla normativa. La segreteria organizzativa invierà conferma di partecipazione via email alla scadenza delle pre-iscrizioni (28 maggio 2023)

Che cosa fa un micologo e dove lavora?

La micologia è un ramo della biologia che si occupa dello studio dei funghi e il micologo è la figura professionale specializzata in questa branca del sapere. Il micologo è una figura di particolare importanza se si pensa che ogni anno centinaia di persone si rivolgono ai Centri antiveleni (CAV) degli ospedali italiani per sospette intossicazioni da funghi, come nei dati forniti dal CAV di Milano e riportati dall'Istituto Superiore di Sanità.

Questa professione è disciplinata dalla legge, in particolare dal D.M. 686/96, dal titolo "Regolamento concernente criteri e modalità per il rilascio dell'attestato di micologo". Tale norma stabilisce i requisiti per diventare micologo, che comprendono la frequenza di un corso di formazione teorico-pratico organizzato dalle varie Regioni o Province Autonome, il superamento di un esame finale e il conseguimento del relativo attestato. A questo punto ci si potrà iscrivere al Registro nazionale dei micologi, un passaggio essenziale per svolgere la professione. Al termine di questo percorso, un micologo è in grado di riconoscere le diverse specie di funghi epigei (ovvero i comuni funghi che crescono nei prati o nei boschi e che si sviluppano fuori dal terreno) destinati al consumo umano, come porcini e galletti, e di verificarne la commestibilità. Può trovare occupazione sia nel settore pubblico, sia nel privato.

Ma che cosa fa un micologo o una micologa di preciso?

In questa guida inquadreremo questa professione dal punto di vista normativo. Ti illustreremo inoltre le diverse mansioni che i micologi svolgono quotidianamente, sia nel settore pubblico che in quello privato, e le competenze che mettono in campo per garantire la sicurezza dei funghi destinati al consumo umano. Che cosa fanno i micologi nella pratica? Entriamo ora nel dettaglio di ciò che fanno i micologi nel loro lavoro quotidiano. Queste figure si occupano di:

  • controllare la commestibilità dei funghi freschi per i privati che li hanno raccolti personalmente o che intendono consumarli
  • controllare e certificare i lotti di funghi freschi o secchi destinati alla lavorazione (ad esempio per la conservazione sott'olio, in salamoia, surgelati...) o alla commercializzazione per conto di aziende alimentari
  • verificare l'idoneità al riconoscimento delle specie fungine di coloro che si occupano di vendita, preparazione e somministrazione di funghi
  • fornire consulenza ai Centri antiveleni (CAV) o alle strutture ospedaliere nel trattamento di sospette intossicazioni da funghi.
  • Oltre alle attività di analisi e consulenza sopra riportate, i micologi si occupano anche di formazione. Possono organizzare eventi di divulgazione destinati al grande pubblico oppure occuparsi di corsi più specifici rivolti agli operatori del settore alimentare o a coloro che raccolgono i funghi per lavoro o passione.
  • Dove possono lavorare i micologi? Questo prezioso servizio di tutela della salute pubblica può essere svolto sia nel settore pubblico, sia nel settore privato, con qualche differenza nelle mansioni richieste. I micologi nel settore pubblico Nell'ambito della Sanità Pubblica i micologi sono impiegati presso gli Ispettorati micologici, centri ad hoc istituiti presso le aziende sanitarie locali e distribuiti in modo capillare su tutto il territorio nazionale. Gli Ispettorati micologici si occupano principalmente di verificare la commestibilità dei funghi raccolti da privati cittadini per il consumo personale (un servizio in genere gratuito) e dei funghi destinati alle aziende che si occupano di ristorazione, vendita al dettaglio e produzione alimentare. A seguito di queste consulenze, i funghi che superano l'esame ricevono un certificato sanitario di commestibilità, mentre gli altri vengono distrutti. Gli Ispettorati micologici sono anche il punto di riferimento dei reparti ospedalieri e dei Centri antiveleni nei casi di sospetta intossicazione.

I micologi nel settore privato

Un'altra opzione per i micologi consiste nel cercare un impiego nelle aziende private che si occupano di lavorare o confezionare in vario modo funghi come i porcini. Queste aziende sono infatti obbligate dalla legge ad avvalersi della consulenza di un micologo. Questa figura può essere assunta direttamente o collaborare con diverse aziende in qualità di libero professionista. Nel settore privato i micologi si occupano innanzitutto di riconoscere le diverse specie di funghi acquistate dall'azienda, ma anche di svolgere analisi qualitative sui lotti e di monitorare la filiera e il processo produttivo. Ciò garantisce che il prodotto finito sia al tempo stesso sicuro e di qualità. Inoltre, sono responsabili della formazione e dell'aggiornamento professionale del personale addetto alla lavorazione di questo prodotto naturale. Le competenze dei micologi. Per poter espletare al meglio i compiti di cui abbiamo parlato, i micologi devono possedere conoscenze tecniche e anche la giusta attitudine personale. Di seguito vedremo le caratteristiche di un buon micologo. Le competenze tecniche dei micologi e competenze specialistiche dei micologi sono acquisite tramite gli appositi corsi di formazione che permettono di accedere alla professione. Esse includono:

  • capacità di identificare le diverse varietà di funghi in base ai caratteri morfologici specifici (corpo fruttifero, cappello, lamelle, spore, anello, gambo...) e di distinguere le specie commestibili da quelle tossiche
  • capacità di eseguire analisi macroscopiche, microscopiche e chimiche dei funghi o di loro parti, crude o cotte
  • capacità di individuare larve o impurità nei funghi freschi o secchi
  • conoscenza del ruolo dei funghi nell'ecosistema, delle basi della loro coltivazione e del loro valore alimentare
  • conoscenza degli aspetti normativi e procedurali legati alla raccolta e alla commercializzazione dei funghi
  • capacità tecniche e informatiche: utilizzo di microscopi e di fotocamere o videocamere per l'analisi della morfologia dei funghi, nonché di software dedicati per la misurazione delle spore e l'archiviazione delle rilevazioni.
  • Rapidità : Questa è una dote importante tanto nel settore privato quanto nel pubblico. In ambito aziendale il tempismo è fondamentale per immettere prima il prodotto sul mercato. Capita quindi che i micologi si trovino ad analizzare in tempi stretti anche grandi lotti di funghi freschi o secchi. Per quanto riguarda la Sanità Pubblica, invece, la rapidità è particolarmente essenziale negli episodi di avvelenamento: dal responso del micologo dipende infatti il trattamento del paziente.
  • Attenzione al dettaglio: Oltre ad analizzare i campioni in tempi rapidi, i micologi devono essere in grado di lavorare su diverse varietà contemporaneamente. Si pensi ad esempio ai cesti contenenti diversi tipi di funghi raccolti dai privati cittadini per il proprio consumo personale. È quindi necessaria una grande attenzione al dettaglio. Nei casi di presunto avvelenamento da funghi, inoltre, i micologi devono riuscire a identificare le varietà di funghi in condizioni non sempre ottimali. Spesso si tratta di funghi cotti (che quindi hanno subito alterazioni a livello di forma e colore), di residui (ad esempio gli avanzi di un pasto) oppure persino di reperti prelevati dal paziente. Ecco quindi che le capacità di analisi e osservazione dei micologi vengono messe a dura prova.
  • Competenze sociali Spesso i micologi si trovano a lavorare a contatto con il pubblico o con i dipendenti delle aziende alimentari che lavorano o commercializzano i funghi. Sono anche in contatto con ospedali e Centri antiveleni. Devono quindi possedere buone abilità sociali e comunicative.

OSS – OPERATORE SOCIO SANITARIO BORGOTARO

FORMA FUTURO

INFO

CHI È E IN QUALI CONTESTI LAVORA L’OPERATORE SOCIO SANITARIO-OSS:

L'Operatore Socio-Sanitario è in grado di svolgere attività di cura e di assistenza alle persone in condizione di disagio o di non autosufficienza sul piano fisico e/o psichico, al fine di soddisfarne i bisogni primari e favorirne il benessere e l'autonomia, nonché l'integrazione sociale.

In regione Emilia-Romagna conseguire la qualifica OSS è quindi indispensabile per lavorare, in autonomia e/o in integrazione con altre figure professionali, all'interno del sistema dei servizi socio–sanitari: - Case Residenza per Anziani non autosufficienti - Centri Diurni per anziani- centri socioriabilitativi per disabili- servizi di assistenza domiciliare per utenza adulta - strutture di recupero per dipendenze patologiche - strutture diurne e residenziali dell’ambito psichiatrico e della disabilità.

La stessa qualifica è inoltre indispensabile per lavorare nei servizi sanitari: strutture ospedaliere e sanitarie sia pubbliche che private, case di cura, centri di riabilitazione.

Le norme regionali sull’Accreditamento dei Servizi Socio-Sanitari, L.R. 514/2009, richiedono di assumere personale in possesso della qualifica di OSS.

L’OSS si trova quindi ad esercitare il proprio lavoro in collaborazione con professionisti dell'area sociale quali assistenti sociali, educatori, psicologi, animatori e dell'area sanitaria, come  infermieri, medici, fisioterapisti, logopedisti ed altre figure professionali, a seconda dell'area di intervento.

DESTINATARI DEL CORSO:

Persone disoccupate o inoccupate, non in possesso di capacità e conoscenze coerenti con la qualifica di OSS, oppure occupate in attività lavorative non coerenti con la qualifica.

REQUISITI PER LA PARTECIPAZIONE:

- 18 anni compiuti

- assolvimento dell’obbligo scolastico

- conoscenza base della lingua italiana

I cittadini stranieri (extra UE) dovranno, all’atto della conferma di partecipazione, fornire il titolo di studio richiesto con annessa la traduzione asseverata e dovranno essere in possesso di permesso di soggiorno valido.

Le preiscrizioni per il corso in partenza nella sede di Borgo Val di Taro 2022 sono aperte; sono disponibili 25 posti; in caso di sovrannumero si accederà al corso per data di iscrizione. Per info e scheda iscrizione www.formafuturo.it - per info dirette 338 3875398 – 320 1466723 (via anche whatsapp)

ORGANIZZAZIONE DEL CORSO:

Il percorso è di 1000 ore, di cui 450 di stage (225 ore in area socio - assistenziale e 225 ore in ambito sanitario).

Le lezioni si terranno i pomeriggi dal lunedì al venerdì dalle 14,30 alle 19,30, con tre incontri alla settimana. In caso di lezioni on-line, si privilegerà l’orario 18,00 – 22,00, sempre con tre incontri alla settimana. Gli stages si svilupperanno in due fasi: una con particolare attenzione agli aspetti sanitari del profilo professionale, l’altra a quelli sociali.

Agli allievi viene messo a disposizione il laboratorio attrezzato per le tecniche assistenziali, anche al di fuori dell’orario di lezione (previo accordo con i tutor/coordinatori). Le lezioni on-line sarano tutte registrate e sarà possibile rivederle su apposita piattaforma web.

QUOTA CORSO:

Il costo del corso è di 2.500 euro suddivisi in 5 rate.

NELLA QUOTA DEL CORSO SONO INCLUSI

  • Lezioni teoriche (in presenza per gli aspetti pratici e on-line per gli aspetti teorici) condotte da professionisti del settore socio-sanitario
  • Affiancamento didattico da parte di tutor esperti e possibilità di colloqui individuali di counseling per supporto e orientamento
  • Esercitazioni nel laboratorio attrezzato
  • Materiale didattico in formato digitale su chiavetta USB
  • Libro di testo “Manuale per Operatore Socio Sanitario”
  • Esami clinici e visita medica di idoneità alla mansione
  • Reperimento sedi e organizzazione di Stage (in collaborazione con i referenti/ tutor delle strutture/servizi)
  • Esame finale per il conseguimento del Certificato di Qualifica Professionale

LA VERIFICA DEGLI APPRENDIMENTI

Verifiche scritte e test durante le lezioni in aula - Simulazioni in aula/laboratorio - Valutazioni di stage da parte dei referenti degli enti/aziende di stage.

ESAME FINALE

L’Esame di qualifica, consistente in una prova pratica e in un colloquio, si svolge in sede di commissione, ove sono presenti due "Esperti di Area Professionale/Qualifica” esterni, provenienti dal mondo del lavoro (uno di area sociale e uno di area sanitaria), appositamente formati per l’esercizio del ruolo e facenti parte di formali elenchi regionali. Sarà presente anche un “Esperto dei Processi Valutativi” interno all’ente di formazione.

TITOLO RILASCIATO

Certificato di Qualifica OPERATORE SOCIO SANITARIO - OSS   (ai sensi della L. R. n. 12/2003 in tema di istruzione, formazione e lavoro e dell’Accordo nazionale sul profilo e la formazione dell’OSS sancito il 22 febbraio 2001 in Conferenza Stato/Regioni)

 Scarica qui la LOCANDINA CORSO OSS

 Scarica qui la SCHEDA DI ISCRIZIONE al CORSO OSS

SEDE DEL CORSO

 Indirizzo:

Via Guglielmo Cacchioli 9
43043 - Borgo Val di Taro

Da grande farò…l’ENOLOGO

Chi è l’enologo 

Chi è e a cosa serve l’enologo? L’enologo, o l’enologa, è colui in possesso di almeno un titolo di Laurea triennale in viticoltura ed enologia. È una figura essenziale per ogni azienda dedita alla produzione del vino, poiché si accerta che tutto il delicato processo venga svolto seguendo le regole.

L’ISTAT classifica l’enologo tra le professioni rientranti nell’insieme dei “Tecnici dei prodotti Alimentari”. Si tratta di professioni dentro il grande insieme dei lavori nell’ambito delle scienze della salute e della vita. Rientrano nel medesimo insieme degli enologi professionisti quali: 

  • Tecnici alimentari 
  • Tecnici oleari 
  • Biotecnologi agrari
  • Enotecnico 

L’enologo non va confuso con l’enotecnico. Anche quest’ultimo è esperto di coltivazione della vite, in tecniche di raccolta e imbottigliamento. Tuttavia è sufficiente acquisire un diploma e frequentare un corso di formazione in viticoltura ed enologia, come specificato nel Decreto del Presidente della Repubblica del 15 marzo 2010, n 88.

Similmente non bisogna confondere l’enologo con il sommelier. Quest’ultimo è più facile trovarlo presso ristoranti e vinerie e si occupa principalmente della parte sensoriale del vino.

È in grado di raccontare la storia del vino, di proporre abbinamenti e aiuta i titolari di attività nel settore della ristorazione nella selezione dei vini da proporre poi ai clienti. Anche per diventare sommelier bisogna frequentare appositi corsi di specializzazione, spesso frequentanti dagli enologi stessi come post laurea.

Competenze tecniche e trasversali dell’enologo 

Non ci si può improvvisare enologi. Come vedremo in dettaglio nei prossimi paragrafi bisogna seguire un percorso di studi e formazione finalizzato ad acquisire tutte quelle competenze necessarie per svolgere il lavoro con professionalità. 

Sicuramente un perfetto mix tra competenze tecniche e trasversali o soft skills sono essenziali per avere successo. In particolare, l’enologo non può prescindere da conoscenze economiche tecniche e delle norme attualmente vigenti. 

Di conseguenza l’enologo deve necessariamente sapere lo stato attuale dell’economia vinicola, le tecniche da utilizzare, le normative in ambiti vitivinicolo. 

Deve inoltre essere in grado di:  

  • Analizzare il vino
  • Saper gestire una cantina 
  • Monitorare lo stato di salute del vigneto
  • Conoscere strategie di vendita efficaci per aumentare le vendite

Alle suddette competenze tecniche si aggiungono alcune di tipo trasversale. È necessario essere dotati di spiccate capacità organizzative, capacità di lavorare in gruppo, anche con altri professionisti del settore. Inoltre, problem solving e capacità decisionali sono essenziali per far fronte agli imprevisti.

Evoluzione della professione dell’enologo

Oltre a quanto già riportato, anche la professione dell’enologo sta profondamente mutando grazie alla presenza di nuove tecnologie. In particolare, l’enologo 4.0 non può prescindere dal conoscere le nuove tecniche di viticoltura di precisione e dell’uso di strumenti detti: decisionali di supporto.

Questi ultimi permettono di valutare lo stato di salute dei vigneti anche da remoto così da intervenire tempestivamente in caso di necessità. 

L’obiettivo non è solo quello di controllare al meglio la vigna, ma è anche quello di ottimizzare l’intera gestione dell’azienda agricola in un’ottica di maggiore sostenibilità unità a una maggiore qualità del prodotto finito. 

Rimanendo in tema di evoluzione della professione bisogna anche evidenziare un crescente interesse verso la viticoltura biologica. Un’esigenza quest’ultima che sta portando sempre più all’utilizzo di composti naturali alternativi che ha l’obiettivo di ridurre al minimo l’utilizzo di pesticidi potenzialmente pericolosi per l’uomo. 

Cosa fa l’enologo 

L’enologo si occupa di gestire e di assicurarsi che i processi di coltivazione, raccolta e imbottigliamento del vino vengano svolti seguendo le norme previste. Possiamo fare riferimento alla legge 238/2016, conosciuta anche come “Testo Unico del vino”, come il testo guida a cui l’enologo da riferimento. 

L’attività in concreto si articola in cinque fasi, riportate anche da Assoenologi – l’Associazione Enologi Enotecnici Italiani a cui fanno riferimento i professionisti del settore. 

Progettazione e cura dell’impianto 

L’enologo si accerta che l’impianto di produzione del vino e il vigneto siano idonei, conformi alle regole e in grado di produrre un bene finale in linea con le richieste dei consumatori. 

Da qui si evince che il lavoro dell’enologo si svolge principalmente sul campo. Il professionista monitora la crescita dell’uva, ne valuta la qualità e si accerta che tutto si svolga nel miglior modo possibile. 

Trasformazione 

È sempre compito di enologi ed enotecnici individuare le migliori pratiche da seguire per la raccolta dell’uva e la successiva trasformazione di queste in vino. Selezionano quindi le uve, scelgono i trattamenti da fare e tutte le operazioni previste durante la fase di vinificazione. 

Si tratta di un processo molto delicato che necessita si seguire protocolli ben definiti riportati sia dalle norme nazionali sia nel Codice internazionale delle pratiche enologiche OIV (Organization Internationale de la Vigne et du Vin). 

Controllo qualità 

Successivamente l’enologo si accerta che il prodotto rispetta vari parametri dal punto di vista: 

  • Chimico
  • Fisico 
  • Microbiologico 
  • Sensoriale 

Dai dati raccolti valuta l’efficacia delle pratiche attuate e si accerta che tutto sia conforme alle norme previste, tanto dal punto di vista sanitario quanto alimentare. 

Commercializzazione 

I compiti e le mansioni dell’enologo, come accennato, seguono l’intero processo di produzione del vino. Per questo motivo la figura continua a mettere a disposizione le proprie competenze anche dopo l’imbottigliamento.

Grazie alle conoscenze in marketing e comunicazione, l’enologo si accerta che il prodotto abbia tutti i requisiti per attirare l’attenzione del consumatore e suggerisce azioni da intraprendere con l’obiettivo di riuscire a vendere il prodotto al potenziale target di consumatori individuato. 

Analisi e reportistica 

E infine sulla base dei risultati di vendita raggiunti e i feedback ricevuti, l’enologo svolge un lavoro di analisi e reportistica utile per migliorare il prodotto finale l’anno successivi. Qui la figura valuta diversi parametri. I risultati economici, ma anche l’impatto ambientale e sociale. 

Come diventare enologo 

La scelta di diventare enologo può essere compiuta già dopo aver conseguito la licenza media. Terminata quest’ultima, coloro che ambiscono a una carriera nel settore dell’agricoltura, agroalimentare o dell’agroindustria, potrebbero pensare d’iscriversi all’Istituto Tecnico Agrario. 

Così facendo si inizia sin da subito a prendere confidenza con il settore, imparando ad esempio le varie tecniche di produzione del vino (e di altri generi alimentari) e le tecniche di trasformazione e di valorizzazione dei prodotti. È un programma molto vasto dove non mancano materie quali: 

  • Estimo 
  • Marketing 
  • Gestione dell’ambiente 
  • Legislazione 

Università di viticoltura ed enologia 

Coloro che invece decidono di diventare enologi solo dopo le scuole superiori, una volta acquisito un qualsiasi diploma di maturità, sono tenuti a iscriversi alla facoltà di Agraria. In particolare, il corso specifico è quello in Viticoltura ed Enologia. 

Il corso di laurea triennale permette di conseguire il titolo di enologo. I laureati possono così vantare di un solido curriculum. Il corso di laurea infatti prevede sia esami di base ad esempio in: 
chimica, fisica e scienze biologiche, sia specifici e professionalizzanti pensati appunto per svolgere il futuro lavoro da enologo. Alcuni esami che l’aspirante enologo si trova a sostenere sono: 

  • Elementi di enologia 
  • Chimica del suolo 
  • Analisi eno-chimiche 
  • Ingegneria viticola 
  • Gestione dell’impresa vitivinicola 
  • Patologia vegetale 
  • Tecniche di viticoltura 

Da Nord a Sud sono presenti corsi L-25 in Scienze e Tecnologie Agrarie e Forestali. Gli interessati possono consultare il programma didattico e tutte le informazioni inerenti all’accesso al corso proposte ad esempio: dall’Università degli Studi di Milano o dell’Università degli Studi di Napoli Federico II.

Laurea Magistrale e Master in enologia

Una volta acquisita la Laurea triennale è possibile iniziare a svolgere la professione dell’enologo oppure continuare a formarsi. Le possibilità sono: o iscriversi a un corso di Laurea Magistrale in Scienze enologiche, oppure iscriversi direttamente a un master

Tendenzialmente una possibilità non esclude l’altra. È prassi, infatti, prima completare gli studi universitari e successivamente optare per un master. Così facendo il proprio curriculum è completo e si può ambire a trovare lavoro in prestigiose aziende vinicole e non solo. 

I corsi di specializzazione, siano lauree magistrali o master si concentrano a formare la figura dell’enologo manager, un profilo cioè anche in grado d’intraprendere un percorso imprenditoriale finalizzato cioè a gestire un’attività in proprio. Ad esempio, i corsi sono dedicati a tematiche quali: 

  • Strategie per la valorizzazione di vini di alta qualità 
  • Enologia di precisione 
  • Gestione aziendale e marketing 
  • Organizzazione di filiere vinicole internazionali

Enologo: sbocchi professionali e opportunità di carriera 

Ma dove può lavorare un enologo? Federvini ci informa che le aziende vitivinicole in Italia sono oltre 310.000 a cui bisogna aggiungere oltre 45.000 aziende vinificatrici.

Si tratta di numeri molto elevati che rendono la professione dell’enologo molto richiesta. Da non sottovalutare inoltre la possibilità di lavorare all’estero. Molti enologi italiani sono richiesti negli USA, in particolare in California.

Già dopo aver conseguito la laurea triennale le possibilità di trovare lavoro sono elevate, soprattutto considerando la buona versatilità della professione che può trovare occupazione in diverse tipologie di attività.

È possibile quindi rispondere ad annunci di lavoro specifici pubblicati da aziende private, sia dare uno sguardo ai concorsi pubblici, poiché la figura come vedremo è anche richiesta dalla PA.

  • Aziende vitivinicole: l’enologo si occupa dell’intero processo produttivo, mettendo a pieno frutto quanto appreso durante gli studi. La sua presenza è richiesta in ogni fase dell’allestimento della vigna fino alla fase di reportistica e analisi necessaria per valutare l’andamento delle vendite. 
  • Cooperative sociali: l’enologo spesso trova lavoro presso le numerose cooperative agricole o cantine sociali che si occupano di raccogliere l’uva prodotta da piccoli e medi agricoltori operanti in un medesimo territorio e quindi di produrre, imbottigliare e commercializzare il vino. 
  • Aziende imbottigliatrici: talvolta è possibile occuparsi solo di una fase del lungo ed elaborato processo di trasformazione dall’uva al vino. Non è raro imbattersi in annunci di lavoro pubblicati da aziende imbottigliatrici che necessitano di uno o più enologi. 
  • Enti pubblici: l’enologo può trovare lavoro anche presso Enti pubblici coordinati ad esempio dal Ministero dell’Agricoltura, da vari assessorati o dalle Camere di commercio. In questo caso svolge un ruolo di assistente e consulente per tutte le imprese operanti in un determinato settore, mettendo a disposizione le sue competenze divulgando best practices, consigliando nuove tecniche produttive da attuare o nuove politiche commerciali che possano migliorare l’intero settore. 
  • Attività di consulenza: l’enologo può anche lavorare in proprio esercitando la professione come libero professionista. In questo caso non lavora per una sola azienda ma offre un servizio di consulenza rivolgendosi a più realtà, le quali in base alla necessità si rivolgono all’enologo. 

Progettazione verde e digitale per la meccanica – Base COMPRENSIONE DEL DISEGNO MECCANICO

CNA-ECIPAR

CORSO GRATUITO

OBBIETTIVI:

Il modulo ha lo scopo di fornire le basi necessarie per l'interpretazione e l'esecuzione del disegno tecnico.
Dopo una prima parte dedicata al disegno geometrico, vengono esaminate le principali norme da impiegare per la corretta rappresentazione di particolari e disegni d'assieme (complessivi).

CONTENUTI:

  • Norme del disegno tecnico
  • Proiezioni ortogonali
  • Sezioni
  • Quotatura
  • Tolleranze geometriche e dimensionali
  • Rappresentazioni di collegamenti
  • Rugosità

Persone residenti o domiciliate in Emilia Romagna in data antecedente l’iscrizione alle attività, in possesso di competenze informatiche di base ( verificate tramite test di accesso )

Termine Iscrizioni 05/07/2023. Posti disponibili limitati. In caso di superamento del numero massimo di partecipanti consentito, farà fede la data di ricezione della domanda di iscrizione.

IL MESTIERE DELLE ARTI: al via la quinta edizione del GA/ER

Giovani Artisti Emilia Romagna

Scadenza 18/11/2022 ore 14:00 

Il percorso inizia nel dicembre 2022 e terminerà nel primo semestre 2024.

Riparte il percorso gratuito di formazione e imprenditoria creativa del GA/ER, l’associazione Giovani Artisti Emilia Romagna

Torna quest’anno Il Mestiere delle Arti, alla sua quinta edizione, il percorso gratuito di orientamento e avviamento al mondo del lavoro in ambito artistico e culturale rivolto a giovani creativi e creative under 35 grazie al supporto della Regione Emilia Romagna - Settore Attività culturali, economia della cultura, giovani  - Area Economia della cultura e politiche giovanili.

Un progetto che come GA/ER portiamo avanti dal 2008 e con cui vogliamo promuovere:

- giovani creativi dell'Emilia-Romagna

- le produzioni innovative in ambito creativo

- la costituzione di nuove professionalità creative

- l’inserimento di giovani creativi nel mercato del lavoro in ambito artistico e culturale.

✹ Cosa offre questo percorso

- Un ciclo di incontri con professionisti in ambito artistico, culturale e imprenditoriale, per acquisire le competenze necessarie dal punto di vista normativo e operativo: lo scenario attuale del mondo della cultura e della creatività, gli sbocchi professionali, come organizzarsi nel mondo artistico e culturale, gli aspetti giuridici, i premi, i concorsi, gli scenari occupazionali, gli elementi di costituzione, gestione e promozione delle industrie culturali e creative.

- Un weekend motivazionale, con l’obiettivo di condurre i partecipanti a prendere consapevolezza delle competenze trasversali necessarie per farsi strada nel mercato del lavoro artistico e culturale e nel mondo dell’impresa culturale: comunicazione efficace, lavoro di gruppo, gestione della leadership, gestione dei conflitti ecc.

- Un tirocinio formativo / collaborazione / residenza della durata di circa tre mesi all’interno di un contesto lavorativo ad hoc, dove potere sviluppare le proprie abilità, mettersi in gioco e verificare l’effettiva fattibilità del proprio percorso di vita professionale.

- Il bilancio di competenze, ovvero un percorso costituito da incontri di gruppo, colloqui individuali e lavoro individuale, che ha come finalità l'aumento di consapevolezza di chi ne fruisce riguardo le proprie caratteristiche, risorse e potenzialità (personali, formative e professionali), in vista della costruzione di un progetto di vita lavorativa che sia congruente, si avvalga del percorso di consapevolezza sviluppato durante il bilancio, e sia scelto in modo autonomo e pienamente responsabile.

- Un workshop, nell’ambito delle arti visive e applicate, finalizzato ad un percorso di ricerca e produzione di progetti e/o opere, sul tema della rigenerazione urbana e della riqualificazione del territorio attraverso la creatività artistica. Il workshop, condotto da un creativo di chiara fama nazionale, intende riunire saperi e abilità diverse.

Consigliamo a tutti i partecipanti di seguire l’intero processo per condividere e confrontarsi su tecniche, approcci e pratiche multidisciplinari. La valutazione delle domande sarà effettuata tenendo presente, oltre ai requisiti richiesti, questa necessità.

✹ A chi è rivolto

Saranno ammesse candidature di giovani creativi e creative under 35 che vivono in Emilia Romagna e si esprimono nei seguenti ambiti disciplinari:

  • Arti Visive (Pittura, Scultura, Installazioni, Fotografia, Video Arte, Illustrazione/Fumetto, Grafica artistica)
  • Arti Applicate (Design, Architettura, Graphic Design, Moda)
  • Artigianato Artistico

Possono candidarsi coloro che intendono operare negli ambiti disciplinari indicati con finalità professionali o nell’ambito delle Industrie Culturali e Creative

✹ Modalità di partecipazione

Per partecipare occorre presentare domanda entro le ore 14:00 del 18 novembre 2022. Il testo integrale del bando e la domanda per la partecipazione alla V edizione del corso Il Mestiere delle Arti sono scaricabili dai siti: gaer.eu e giovazoom.emr.it. Le domande dovranno pervenire esclusivamente al seguente indirizzo: gaeremiliaromagna@gmail.com

Vuoi farti un’idea del percorso? Leggi il racconto della precedente edizione per capire quali progetti sono stati realizzati e i docenti coinvolti:
Il Mestiere delle Arti: il racconto del GA/ER
herba beta: la storia degli zuccherifici a Ferrara tra arte, memoria e rigenerazione urbana


✹ FAQ:
 ecco la lista aggiornata.

➡️ Segui il nostro nuovo canale Instagram @gaergiovaniartistier

DomandaRisposta
Dove si svolgerà?Il percorso si svolgerà in tutta la regione Emilia-Romagna, i luoghi sono ancora da definire.
Quanto dura?Il percorso inizia nel dicembre 2022 e terminerà nel primo semestre 2024.
Quali giorni della settimana?Il percorso solitamente viene organizzato in accordo con le disponibilità di partecipanti e docenti e si tiene o il venerdì o nel weekend, con una frequenza ipotizzata di due incontri al mese. Vista la modalità è adatto sia a chi studia e/o lavora.
Il percorso è rivolto anche ai principianti?Il percorso è rivolto a persone che abbiano già avuto un approccio con il sistema dell'arte e della cultura contemporanee.
Se avanza un posto può partecipare anche una persona over 35?Il percorso è rivolto a giovani under 35 e prevede la partecipazione di un minimo di 12 persone fino a un massimo di 14 per poter dedicare il giusto tempo ad ognuno. Non possono partecipare persone over 35.
Tirocini / collaborazioni / residenze sono pagati?Tutte le tipologie di esperienze sono coperte dal corso sulla base di un budget previsto.
Ci sono rimborsi per gli spostamenti?È previsto un budget a parziale copertura degli spostamenti.
I pranzi sono offerti o bisognerà portarseli da casa?È previsto un budget a parziale copertura dei costi. Ogni partecipante però è tenuto a comunicare allergie, intolleranze ecc.
Verrà rilasciato un certificato a fine corso?Si verrà rilasciato un attestato di partecipazione che indicherà gli step raggiunti con un minimo di frequenza del 70%.
Chi sono i docenti?La selezione dei docenti è in corso, i nomi definitivi verranno scelti in concomitanza ai partecipanti selezionati. Alcuni docenti saranno gli stessi delle edizioni precedenti, mentre altri saranno aggiunti anche sulla base del background e dell'interesse dei partecipanti. Per averne un'idea leggi questo articolo > https://www.giovazoom.emr.it/creativita/notizie/il-mestiere-delle-arti-1

📌 Ci vediamo venerdì 4 novembre per la presentazione del bando durante la tappa di YOUZ Carovana a Ferrara!
 

Il Mestiere delle Arti - 5° edizione: