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•             costruisci la tua presenza online

•             inizia ad usare l’analisi dei dati per il digital marketing

•             introduzione all’attività organica SEO e marketing SEM

•             le campagne sui social media

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Da grande farò…il FORNAIO-PANETTIERE

È uno dei lavori che sembra non voler fare più nessuno. Eppure il mestiere del panettiere sta conoscendo una seconda giovinezza. E bando a quanti sostengono che i ragazzi, ma anche i meno giovani, non vogliono darsi da fare. Suscitò non poche polemiche un articolo del Fatto Quotidiano, in reazione alla vicenda di un panificio che non riusciva a trovare un apprendista. Orario impossibile e paga troppo bassa: questi i motivi per i quali l’annuncio di lavoro di un forno di Padova fu snobbato da tutti.

Ma oggi più che mai il lavoro del panettiere sta tornando alla ribalta. I giovani tra i 18 e i 36 anni riscoprono il piacere dei mestieri tradizionali e non solo per necessità dettata da un mercato occupazionale saturo. Certo, è necessario svegliarsi presto, si lavora quando gli altri dormono e in condizioni ambientali difficili, specialmente in estate, ma il pane è un prodotto alla base dell’alimentazione, perciò non mancherà la richiesta di lavoro anche nei prossimi anni dal mercato italiano ed estero.

In questa guida vi spieghiamo come diventare fornaio, in cosa consiste il lavoro e tutti gli step da seguire per diventarlo.

Come si fa a diventare panettiere?

Per diventare panettiere non è sufficiente la buona volontà: serve preparazione e costanza, oltre che una buona dose di manualità. Imparare a fare il fornaio spesso si tramanda di generazione in generazione, di padre in figlio. Tanti, ad esempio, quelli che continuano il lavoro di fornaio dei genitori. Persone nate tra acqua e farina, cresciute impastando una pagnotta e una rosetta tra i compiti e i giochi con gli amici.

Ci sono, poi, i diplomati dell’Istituto Alberghiero, persone che grazie alle competenze acquisite nel corso degli anni scolastici possono intraprendere questa carriera. E per gli altri? È importantissima la formazione.

Per i neofiti, ovvero quanti si stanno avvicinando a questo mestiere per la prima volta è, infatti, fondamentale imparare le tecniche principali per diventare un bravo panettiere. Il primo passo da compiere per loro è seguire un corso per panettiere e ottenere così un diploma.

➤ Approfondimento consigliato: scopri tutti i lavori che si possono fare senza diploma

Fare un corso di panettiere

Esistono diversi corsi per diventare fornaio, attraverso cui specializzarsi e approfondire gli aspetti sia teorici che pratici della produzione di prodotti da forno, imparare a conoscere i meccanismi chimico-fisici relativi alla preparazione del pane e a gestire i processi dell’impasto, della lievitazione e della cottura.

Da quelli di breve durata ai corsi più lunghi, dal corso gratuito organizzato dalla regione alle scuole a pagamento, fino a quelli pensati per i disoccupati: l’offerta formativa in Italia è molto ampia: da Udine a Torino, da Varese a Como, passando per Bologna, Napoli, Roma, Verona e Padova. A livello regionale e provinciale ci sono corsi di formazione gratuita o convenzionata.

I migliori corsi

Tra i corsi nel Paese più accreditati è il corso di panettiere dell’AssoAPI, associazione con sede a Roma e ad Avellino che tutela e promuove la qualità del “Made in Italy”, favorendo l’internazionalizzazione delle piccole e medie imprese del settore alimentare. Il corso si struttura in lezioni, stage e accompagnamento al lavoro per un costo di 1.500 euro. Inoltre è possibile cercare lavoro a Roma come fornaio, una volta completato il corso.

C’è poi il corso dell’Accademia Italiana del Pane, la prima scuola in Italia per la formazione di panettieri. Tante le sedi: Calabria, Campania, Emilia Romagna, Lazio, Liguria, Lombardia, Piemonte, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana e Veneto. L’obiettivo è insegnare e trasmettere nuove tecniche e nuovi modi di intendere l’arte del pane, valorizzando i migliori ingredienti della tradizione e prestando la giusta attenzione all’equilibrio nutrizionale degli alimenti, per essere in linea con gli stili di vita contemporanei. Il costo del corso varia dai €150 ai €1.250, a seconda del corso e del modulo scelto.

Aziende che organizzano corsi di formazione per panettieri

Anche alcune aziende specializzate in farine o panificati organizzano corsi interni, per lo più gratuiti, finalizzati all’assunzione o a intraprendere attività autonoma.

Ad esempio l’azienda Molino sul Clitunno di Trevi propone periodicamente una serie di corsi (max 25 partecipanti) presso la propria accademia di formazione “Antico Fienile” rivolti alla panificazione, alla pasticceria e alla pizzeria. I corsi non sono a pagamento, ma prevedono solo un contributo di partecipazione per il materiale, il kit di laboratorio ed il pranzo (circa 50 euro) e sono rivolti a professionisti del settore.

Cast Alimenti organizza il Corso Serale per Panificatore, di 20 serate, con 80 ore di formazione (teoriche e pratiche per un massimo di 16 partecipanti. La sede è a Brescia e il modulo è rivolto a persone senza esperienza nel campo della panificatore o provenienti da altri ambiti professionali per trasformarli in bravi panettieri. Il corso è interamente pratico e si svolge sotto la supervisione di docenti scelti tra i migliori consulenti del panorama italiano. L’alloggio è escluso dal costo del corso, ma la scuola ha attivato convenzioni con strutture ricettive della zona per ogni esigenza. Il prezzo del corso è di €1.490.

Accademie e scuole per panettieri

È rivolto ai futuri Bakery Chef il corso di Panificatore Moderno della Scuola Alma (importante accademia di cucina del nord Italia). Scopo delle lezioni è trasmettere competenze trasversali di tipo tecnico, gestionale e culturale, elementi fondamentali per lavorare in ambienti di panificazione tradizionale o in una realtà più moderna. La quota di iscrizione è di 8.495€ e prevede due mesi di scuola e due mesi di stage con possibilità di alloggio a Colorno, in provincia di Parma.

Perugia troviamo il corso di panificatore professionale dell’Università dei Sapori, a numero chiuso, che prevede attività teoriche in aula e attività pratiche in laboratorio. Su richiesta dei partecipanti, al termine del corso formativo, previo superamento dell’esame finale e l’ottenimento della qualifica, è possibile attivare un tirocinio formativo presso qualificate aziende del settore Ho.Re.Ca della provincia di Perugia. Il corso rilascia l’attestato HACCP, l’attestato sulla “Sicurezza nei luoghi di lavoro” e il certificato di qualificazione professionale di “Addetto qualificato panificatore” valida a livello nazionale e comunitario. Il costo è di 4mila euro.

Infine, per quanti vogliono specializzarsi in prodotti da forno gluten free, la Scuola Arte Bianca di Milano organizza un corso di panettiere senza glutine. La durata del corso è di 40 ore per 5 giorni in full immersion dal lunedì al venerdì dalle h 9.30 alle 17.30. Anche qui è previsto il rilascio dell’attestato HACCP, considerato un plus nel curriculum vitae dei candidati.

Cosa fa un panettiere? Requisiti e mansioni

Il lavoro da fornaio consiste nella produzione quotidiana del pane e di altri prodotti da forno, dolci e salati, solitamente lievitati, e nella vendita e commercializzazione di ciò che realizza. I requisiti per fare il panettiere riguardano soprattutto l’abilità manuale e la creatività.

La mansione principale è sicuramente impastare e cuocere pane, focacce, grissini, salatini, pizze, biscotti e tanto altro. Non basta però solo impastare: quella del panettiere è anche una professione creativa dal momento che dovrà modellare il pane, dandogli una forma (o un gusto) particolare che potrebbe essere il suo marchio distintivo.

Inoltre con le moderne attrezzature, la presenza di nuove tecnologie e macchine impastatrici sempre più moderne, è ormai anche un esperto della manutenzione ordinaria e straordinaria degli attrezzi e dei macchinari.

Oltre alla realizzazione dei prodotti, il panettiere spesso svolge altri compiti: si occupa di reperire le materie prime, di tenere puliti gli ambienti, di confezionare i prodotti. In alcuni casi, il panettiere gestisce anche la vendita diretta, come commesso al banco panetteria in un panificio, in un negozio o nel reparto panetteria e pasticceria di un punto vendita della grande distribuzione. Allestisce il bancone e le vetrine di esposizione, e cura il servizio al cliente.

Insomma, fare il panettiere senza competenze oggi è praticamente impossibile: è una figura che vanta una tradizione millenaria e che richiede anche delle competenze molto avanzate, dalle quali dipende non solo il successo del forno ma anche la soddisfazione dei clienti.

Non solo giovani. È una professione molto democratica e si può iniziare fare il panettiere a 30 anni come a 40 o 50. Certo, per diventare un panettiere qualificato occorrerà del tempo: per quello è indispensabile frequentare un buon corso professionale di panettiere ed ottenere il diploma di qualifica professionale.

Gli orari di lavoro

Molti si chiedono perché nessuno (o quasi) vuole fare questo mestiere. Uno dei motivi è sicuramente che gli orari di lavoro di un panettiere sono molto duri. Si lavora di notte, ed è per questo da molti considerato un lavoro usurante, difficile da fare. I fornai, infatti, si svegliano generalmente verso le 2 del mattino, cominciando da subito a preparare impasti e prodotti che saranno poi venduti all’apertura del forno o della panetteria.

A mezzogiorno il loro lavoro finisce, dopo una giornata molto lunga e faticosa. L’orario è diverso nelle aziende alimentari e nella grande distribuzione organizzata, dove la produzione è continua: ai panettieri è spesso richiesta la disponibilità a lavorare su turni, anche la domenica e nei giorni festivi.

Ma i vantaggi di fare il fornaio sono tali da far passare in secondo piano gli orari, soprattutto se si ha una propria panetteria. In questo caso, oltre ai corsi, bisogna avere anche l’attestato REC (in realtà EX REC), che è lo stesso attestato che ora viene chiamato SAB (Somministrazione Alimenti e Bevande).

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Lo stipendio di un panettiere

Quanto guadagna un panettiere? Per quanto riguarda il capitolo stipendi, il guadagno da panettiere varia a seconda se si è dipendenti oppure si ha una propria attività.

Diciamo che la paga di un fornaio alle prime esperienze difficilmente scende sotto i 1200 euro al mese. In media possiamo dire che lo stipendio di un apprendista si aggira intorno ai 1400 euro, mentre un panettiere qualificato può tranquillamente arrivare a 2000 o 2500 euro al mese, fino a superare i 3000 euro nel caso dei forni più famosi in Italia. Per questa cifra vale la pena di fare qualche sacrificio “notturno”.

Visto che si tratta di un mestiere artigiano tra i più nobili e antichi, diventare un fornaio e specializzarsi in questa raffinata arte risulta ancora oggi uno dei più importanti sbocchi lavorativi per giovani e non. Per intraprendere questa strada occorre preparazione, soprattutto se si vuole diventare un ottimo panettiere e raggiungere alti livelli.

Da grande farò…la GUIDA TURISTICA

Chi è e cosa fa la guida turistica.

La guida turistica è una persona che per lavoro accompagna singole persone o gruppi di turisti a visitare musei, gallerie, scavi archeologici, opere d’arte e siti di interesse turistico. Illustra le caratteristiche e le attrattive paesaggistiche, artistiche, storiche e culturali.

Non si tratta di un lavoro stagionale, in Italia il turismo culturale non conosce una vera e propria bassa stagione ma è caratterizzato da flussi diversi soprattutto per quanto riguarda le città d'arte. Spesso nei periodi estivi dove l'attività è maggiore si tratta di operare anche con stranieri mentre nel resto dell'anno sono gli italiani a essere protagonisti. Fondamentale per un impegno di questo tipo sono le competenze linguistiche, se una volta era sufficiente la specializzazione in inglese e francese adesso aiuta anche la conoscenza del russo, del cinese o del giapponese.

Questa figura professionale non va confusa con quella dell’accompagnatore turistico, che invece si limita ad assistere e a fornire informazioni ai turisti, a volte accompagnandoli anche nei siti di interesse, senza però effettuare visite guidate. Sostanzialmente il suo compito è relativo alla buona riuscita del viaggio o della gita.

Competenze necessarie per diventare guida turistica.

Prima di parlare dei titoli minimi richiesti per accedere all’Esame di Stato, vediamo quali competenze di base bisogna possedere per diventare una guida turistica.

In un Paese come l’Italia, ricco di storia, cultura, musei e siti archeologici, è necessario che ogni Regione abbia delle guide turistiche competenti e desiderose di trasmettere la conoscenza del nostro patrimonio culturale anche a turisti italiani e stranieri. Per poterlo fare servono:

-una profonda passione per tutto ciò che riguarda il proprio territorio, dall’arte all’archeologia, dalla storia alle tradizioni;

-una cultura generale ampia sulla storia e la cultura del nostro Paese e una conoscenza specifica della storia dell’arte;

-la conoscenza di almeno due lingue straniere, che consentono di lavorare anche con i turisti provenienti da altre nazioni;

-spiccate capacità relazionali, indispensabili per potersi confrontare con persone provenienti da paesi e culture diverse ma anche per coinvolgerle durante le visite e non annoiarle.

Come formarsi per diventare una guida turistica. 

La formazione per diventare guida turistica, in realtà, dovrebbe iniziare già dalle scuole superiori, dove si consiglia il liceo classico, l’artistico o un istituto tecnico per il turismo. Per quanto riguarda l’Università, il corso di laurea più indicato è certamente quello in Storia dell’Arte; in alternativa, sono adatti anche tutti i corsi di laurea in materie umanistiche. Inoltre, nella formazione sono considerati anche i corsi di preparazione all’esame di abilitazione.

Requisiti minimi per accedere all’Esame di Stato per guida turistica.

Come in molti altri ambiti lavorativi, anche in quello delle guide turistiche la passione e la cultura generale non bastano. Per poter svolgere questa professione, infatti, è necessario conseguire un patentino di abilitazione attraverso il superamento di un Esame di Stato.

La disciplina che regola l’accesso a questa professione è contenuta nel Decreto Ministeriale dell’11 dicembre 2015. 

Tale provvedimento ha stabilito che i requisiti minimi per poter partecipare all’esame sono i seguenti:

-essere maggiorenni;

-essere in possesso del diploma di laurea triennale;

-essere in possesso della qualifica professionale di guida turistica conseguita negli Stati membri dell'Unione Europea o di abilitazione all'esercizio della professione qualora lo Stato membro dell'Unione Europea di provenienza della guida preveda un'abilitazione per lo svolgimento della professione.

Come funziona l’Esame di Stato.

A cadenza biennale le Regioni e le Province autonome stabiliscono lo svolgimento delle sessioni di esame, tramite la pubblicazione di appositi bandi. È bene, dunque, informarsi periodicamente sul sito della propria Regione per leggere il bando e inviare la domanda entro la scadenza prevista. L’Esame di Stato consiste in tre prove:

-una prova scritta, composta da quesiti a risposta multipla e domande generali sulla legislazione, l’organizzazione turistica e la Storia dell’Arte italiana, con particolare riguardo ai siti artistici oggetto di domanda per la specifica abilitazione, ossia quelli del territorio per il quale si intende ottenere il patentino;

-una prova orale sulle stesse materie della prova scritta, più una parte per verificare le competenze linguistiche;

-una prova pratica, in cui i candidati dovranno cimentarsi nella simulazione di una visita guidata, utilizzando anche supporti multimediali.

Per preparare al meglio questo concorso esistono diversi manuali con una parte teorica e i relativi quiz. I più completi hanno a disposizione anche un software per una prova di esame. 

Superando l’esame si consegue l’abilitazione alla professione e si potrà dunque essere inseriti nell’elenco nazionale delle guide turistiche del Ministero per idei Beni e le Attività Culturali e per il Turismo.

Quanto guadagna una guida turistica?

Difficile fare una stima precisa dello stipendio di una guida turistica. Il guadagno per questo tipo di lavoro dipende molto dalla tipologia di contratto con cui si è impiegati, dove si esercita la propria professione, la disponibilità a essere impegnati anche nei giorni di festa. In media, comunque, una guida turistica ha uno stipendio di 1300 € mensili, all’incirca 35 euro all’ora. Le tariffe per l’intera giornata possono andare da un minimo di 150 € ad un massimo di 350€.

Operatore Macchine CNC

MANPOWER

CALENDARIO CORSI:

EDIZIONE CORSOSEDEDATA INIZIODATA FINE
Operatore CNC Ed. 1Fornovo16 gennaio10 marzo
Operatore CNC Ed. 2Fornovo6 marzo28 aprile
Operatore CNC Ed. 3Fornovo26 aprile16 giugno
Operatore CNC Ed. 4Fornovo11-Sep3-Nov
Operatore CNC Ed. 5Fornovo30-Oct22-Dec

L’operatore CNC è un operaio specializzato nell’uso delle macchine utensili a controllo numerico computerizzato impiegate in gran parte dei cicli produttivi di componenti in metallo, legno, plastica e altri materiali.

Le macchine CNC sono macchine utensili che svolgono lavorazioni in autonomia, seguendo le istruzioni inserite dall’operatore sulla base di una scheda tecnica.

IL CORSO

Il corso a numero chiuso e ad accesso gratuito, progettato e realizzato da Manpower Academy all'interno del polo Innovation Farm, mira a sviluppare competenze di programmazione a bordo macchina, con cenni a CAD – CAM.

Il percorso formativo ha una durata di 8 settimane e prevede lezioni teoriche e pratiche presso il C-Lab di Fornovo di Taro (PR), durante le quali tecnici esperti mostreranno praticamente i processi legati alla programmazione a bordo macchina e alla realizzazione di un particolare meccanico.

LEZIONI TEORICHE IN AULA VIRTUALE

LEZIONI PRATICHE PRESSO C - LAB DI FORNOVO DI TARO (PR)

ASSUNZIONI IN AZIENDA

LE COMPETENZE

La figura professionale in uscita sarà un operatore CNC dotato di competenze tecniche, informatiche e matematiche, in grado di interfacciarsi con le macchine e le strumentazioni tipiche dei settori Automotive e Motorsport, e capace di inserire tutte le istruzioni e i parametri necessari per la lavorazione di un componente.

TEMATICHE DEL CORSO

Con un approccio operativo, il candidato avrà l’opportunità di esplorare le seguenti tematiche: 

- Lettura del disegno tecnico-meccanico 
- Attrezzatura, utensileria e strumenti di misura 
- Materiali 
- Attrezzaggio Macchina 
- Programmazione Cad-Cam 

A CHI E’ RIVOLTO IL CORSO

Il corso di specializzazione è rivolto esclusivamente a persone disoccupate o inoccupate, in possesso di diploma tecnico o con basi di lettura del disegno tecnico – meccanico. 

Per assegnare i posti a disposizione viene realizzata una selezione in ingresso. Per i candidati selezionati la partecipazione è gratuita.

INOCCUPATI / DISOCCUPATI

ATTITUDINE AL RUOLO

LETTURA DISEGNO MECCANICO

DIPLOMA TECNICO

PERCHE’ SCEGLIERE MANPOWER ACADEMY

- Docenze di alta qualità con professionisti del settore

Approccio pratico tramite esercitazioni ed approfondimenti

Networking con le nostre aziende partner e con i compagni di corso

- Corso finalizzato all’inserimento lavorativo

- Accesso gratuito

- Chi conseguirà il corso con profitto, avrà l’opportunità di sostenere colloqui a scopo assuntivo con aziende partner Manpower principalmente in ambito Motorsport e Automotive.  

DOCENZE CON PROFESSIONISTI

APPROCCIO PRATICO

NETWORKING

ATTESTATO DI PARTECIPAZIONE

ASSUNZIONI IN AZIENDA

ACCESSO GRATUITO

LAVORAZIONE MATERIALI COMPOSITI Finitura e laminazione

MANPOWER

CALENDARIO CORSI:

EDIZIONE CORSOSEDEDATA INIZIODATA FINE
Laminazione/Finitura Ed. 1Fornovo9-Jan10-Feb
Laminazione/Finitura Ed. 2Fornovo30-Jan3-Mar
Laminazione/Finitura Ed. 3Fornovo20-Feb24-Mar
Laminazione/Finitura Ed. 4Fornovo13-Mar14-Apr
Laminazione/Finitura Ed. 5Fornovo3-Apr5-May
Laminazione/Finitura Ed. 6Fornovo26-Apr26-May
Laminazione/Finitura Ed. 7Fornovo15-May16-Jun
Laminazione/Finitura Ed. 8Fornovo5-Jun7-Jul
Laminazione/Finitura Ed. 9Fornovo11-Sep13-Oct
Laminazione/Finitura Ed. 10Fornovo2-Oct3-Nov
Laminazione/Finitura Ed. 11Fornovo23-Oct24-Nov
Laminazione/Finitura Ed. 12Fornovo13-Nov15-Dec

Il corso a numero chiuso e ad accesso gratuito, progettato e realizzato da Manpower Academy, mira a preparare TECNICI JUNIOR DELLA LAVORAZIONE DEI MATERIALI COMPOSITI che conoscano l’intero processo di lavorazione della fibra di carbonio e che sappiano gestire in autonomia alcune specifiche fasi.

Il percorso prevede lezioni teoriche e pratiche: 1 settimana di teoria in aula virtuale e 4 settimane di lezioni pratiche in presenza presso il C-Lab di Fornovo di Taro (PR).

LEZIONI TEORICHE IN AULA VIRTUALE

LEZIONI PRATICHE PRESSO C-LAB

ASSUNZIONI IN AZIENDA

LE COMPETENZE

Il percorso formativo mira a consolidare le basi teoriche per il successivo sviluppo in laboratorio delle competenze tecniche e abilità pratiche legate al processo di laminazione e finitura di un componente in composito ad alte performance. 

Le competenze tecniche sviluppate riguardano i processi di Laminazione e Finitura High Quality, ovvero il modo in cui il processo di lavorazione viene pianificato e gestito nelle aziende di riconosciuta eccellenza in ambito Automotive, Marine, Aerospace, Manufacturing e soprattutto Motorsport.

TEMATICHE DEL CORSO

Con un approccio operativo, il candidato avrà l’opportunità di esplorare l’intero processo produttivo: 

- Preparazione dello stampo 
- Creazioni dime 
- Taglio dei preimpregnati 
- Laminazione 
- Tecniche di chiusura del sacco da vuoto 
- Estrazione 
- Analisi delle difettosità 
- Finitura del componente 

A CHI E’ RIVOLTO IL CORSO

Il corso di specializzazione è rivolto esclusivamente a persone disoccupate o inoccupate, con attitudine al ruolo professionale e dotate di buona manualità, preferibilmente in possesso di diploma tecnico. 

Per assegnare i posti a disposizione viene realizzata una selezione in ingresso. Per i candidati selezionati la partecipazione è gratuita.

INOCCUPATI / DISOCCUPATI

ATTITUDINE AL RUOLO

BUONA MANUALITA’

DIPLOMA TECNICO

PERCHE’ SCEGLIERE MANPOWER ACADEMY

- Docenze di alta qualità con professionisti del settore

Approccio pratico tramite esercitazioni ed approfondimenti

Networking con le nostre aziende partner e con i compagni di corso

- Corso finalizzato all’inserimento lavorativo

- Accesso gratuito

- Chi conseguirà il corso con profitto, avrà l’opportunità di sostenere colloqui a scopo assuntivo con aziende partner Manpower principalmente in ambito Motorsport e Automotive.  

DOCENZE CON PROFESSIONISTI

APPROCCIO PRATICO

NETWORKING

ATTESTATO DI PARTECIPAZIONE

ASSUNZIONI IN AZIENDA

ACCESSO GRATUITO

Video
Video

Contabilità base

ECIPAR

A CHI SI RIVOLGONO LE PROPOSTE FORMATIVE
DONNE OCCUPATE E NON OCCUPATE
che necessitano di azioni formative per acquisire e/o potenziare conoscenze e competenze digitali necessarie per rafforzare la propria occupabilità e adattabilità e rendere maggiormente spendibili le proprie competenze maturate anche in precedenti percorsi formativi ed esperienze lavorative.
RESIDENTI O DOMICILIATE in Regione Emilia-Romagna in data antecedente l’iscrizione alle attività.

ALFABETIZZAZIONE SU INFORMAZIONI E DATI
• Creare ed incrementare strategie personali per la ricerca di informazioni e dati (32 ore)
• Analizzare e valutare i dati (16 ore)
• Organizzazione, digitalizzazione e gestione dei dati (32 ore)
COMUNICAZIONE E COLLABORAZIONE
• Strumenti e tecnologie digitali per i processi collaborativi di comunicazione (32 ore)
• Comunicare e condividere contenuti digitali, le nuove occupazioni digitali (16 ore)
• Il digitale per il self-empowerment e per la cittadinanza partecipativa (32 ore)
• Condividere dati, informazioni e contenuti attraverso le tecnologie digitali (16 ore)
• Interagire correttamente e responsabilmente in ambienti digitali: netiquette (16 ore)
CREAZIONE DI CONTENUTI DIGITALI
• Creare ed implementare contenuti digitali (32 ore)
• Pianificare e sviluppare istruzioni per risolvere
problemi ed eseguire compiti (16 ore)
SICUREZZA
• Proteggere strumentazioni e dati in ambienti digitali (32 ore) e (16 ore)
• Utilizzare le tecnologie digitali per l’inclusione, la salute e l’ambiente (32 ore)
RISOLVERE PROBLEMI
• Identificare necessità e risolvere problemi e situazione con strumenti digitali (32 ore)
• Strumenti digitali per innovare processi e prodotti (16 ore)
Al termine di ogni percorso, verrà rilasciato un attestato di frequenza.
Numero partecipanti: da 6 a 12 per ogni edizione
I percorsi sono gratuiti e saranno svolti a distanza (mediante piattaforme on line) o in
presenza presso la sede dell’ente di formazione.

Al termine di ogni percorso, verrà rilasciato un attestato di frequenza.
Numero partecipanti: da 6 a 12 per ogni edizione
I percorsi sono gratuiti e saranno svolti a distanza (mediante piattaforme on line) o in presenza presso la sede dell’ente di formazione.

Operazione Rif. PA 2022-18659/RER Approvata con DGR n. 36/2023
del 16/01/2023 cofinanziata dal Fondo Sociale Europeo e dalla Regione Emilia Romagna
PERCORSI FORMATIVI A DISPOSIZIONE
Per informazioni ed iscrizione
CNA FORMAZIONE Emilia-Romagna
Sede di Parma: Via G. e G. Sicuri, 44/a - 43124 Parma
email: maura.basco@eciparpr.com | tel. 0521/267014


Un tè con l’ITS – A tea for two, a tea for you

ITS TECH & FOOD

giovedì 16 marzo alle ore 17

giovedì 20 aprile alle ore 17

giovedì 18 maggio alle ore 17

giovedì 15 giugno alle ore 17

Quattro appuntamenti alle 17:00, l’ora del tè, per scoprire insieme a ITS Tech&Food Academy le innovazioni del settore agroalimentare. Eventi aperti a tutti gli interessati a Lostello in Cittadella.

Sono quattro gli appuntamenti in programma nella rassegna di eventi “Un tè con l’ITS – A tea for two, a tea for you, realizzata a partire da marzo da ITS Tech&Food Academy alle ore 17:00 Lostello in Cittadella, uno dei polmoni verdi di Parma, per approfondire insieme a esperti, Coordinatori dei corsi ITS e studenti le innovazioni che stanno attraversando il settore agroalimentare e le relative opportunità formative e professionali.

La rassegna “Un tè con l’ITS – A tea for two, a tea for you”, nasce per offrire uno sguardo sulle tematiche di attualità del settore agroalimentare, che toccano da vicino i percorsi di studio dell’ITS Tech&Food Academy progettati con le imprese per formare i professionisti del comparto agroalimentare di oggi e di domani. L’offerta formativa si arricchisce di esperienze quali viaggi di istruzione in Italia e all’estero, laboratori, stage in azienda, simulatori e serious games al fine di trasferire competenze d’avanguardia, che tengono il passo con un settore in profonda trasformazione.

Tutti e quattro gli appuntamenti inizieranno alle 17:00 – per antonomasia l’ora del tè – un momento di pausa dedicato alla riflessione favorita da una piacevole e coinvolgente chiacchierata, pensato per i ragazzi, le famiglie, i docenti, le aziende e per tutte le persone interessate a scoprire “dall’interno” quali sono le caratteristiche specifiche dei corsi di questa accademia che, con un tasso di occupazione che si assesta al 90%, forma super-tecnici, particolarmente ricercati dalle aziende della filiera agroalimentare.

Il primo incontro, in programma giovedì 16 marzo alle ore 17, sarà dedicato a “Biodiversità e tutela del paesaggio” e vedrà come ospite l’azienda Venturini Baldini di Roncolo, Reggio Emilia, che dialogherà con Marcello Boschi, al 2° anno del corso di Food Tech, insieme a Maria Martha Avila, Coordinatrice dello stesso corso.

Si proseguirà poi giovedì 20 aprile con un focus sul “Cibo del futuro” in compagnia degli esperti di Food Hub, dello studente Filippo Pantaleoni, al 2° anno del corso di Food Design, e di Grazia Leone, Coordinatrice del corso di Food Development.

L’appuntamento di giovedì 18 maggio rientrerà nel calendario del Festival dello Sviluppo Sostenibile di Asvis e in questa occasione si approfondiranno i temi “Cibo equo e sostenibile, valorizzazione degli scarti”, sempre insieme agli esperti di Food Hub e alla Coordinatrice del corso di Food Development Grazia Leone. Insieme a loro anche Gaia Angelozzi, al 2° anno di Food Design.

Ultima data in programma sarà quella di giovedì 15 giugno, sempre alle ore 17, che coinciderà con l’Open Day dedicato alle nuove edizioni dei corsi Food Tech e Food Development, nel quale insieme a esperti e rappresentanti del mondo delle aziende del comparto food approfondiremo il tema “Salute e alimentazione”.

Gli appuntamenti sono aperti a tutti gli interessati, in special modo a genitoridocenti studenti e la partecipazione è gratuitaè richiesta solo la registrazione a questo link, reperibile anche sul sito e sui canali social della Fondazione ITS Tech&Food Academy.

Per informazioni: www.itstechandfood.it , info@itstechandfood.it, tel. 376 121 2358.

Da grande farò…l’ALLENATORE

Allenatore di calcio: chi è e cosa fa

L'allenatore di calcio è una figura sportiva che si occupa di preparare l'atleta sia fisicamente che mentalmente. Può lavorare in ambito professionale o amatoriale, con adulti o con bambini.

Alcuni dei suoi compiti principali sono:

-Preparare gli atleti

-Dirigere gli allenamenti

-Insegnare tecniche e strategie

-Monitorare la forma fisica dei calciatori

-Motivare gli atleti

-Prendere provvedimenti disciplinari quando necessario

È l'allenatore che sceglie i giocatori da mandare in campo e quelli da lasciare in panchina a seconda del modulo di gioco scelto. Decide anche le sostituzioni da effettuare in corso di gioco, per motivi tattici o dovute a infortuni.

Un altro compito fondamentale dell'allenatore è saper individuare i punti di forza e le debolezze della squadra. Prima di ogni partita, l'allenatore osserva e studia con la squadra l'avversario da affrontare per cogliere le sue fragilità e falle negli schemi di gioco e colpirlo con mosse a sorpresa. Ecco perché spesso l'allenatore richiede sessioni di allenamento a porte chiuse e senza telecamere.

Infine l'allenatore si deve occupare dell'aspetto emotivo e mentale dei membri della sua squadra. Deve trasmettere entusiasmo e sicurezza con incoraggiamenti nei momenti di difficoltà, gratificare per le buone prestazioni e gestire lo stress nello spogliatoio mantenendo un atteggiamento sereno ma autorevole.

Come diventare allenatore di calcio: i passaggi

Se vuoi diventare allenatore di calcio, devi prima capire a che livello vuoi ambire. Per allenare squadre amatoriali, ad esempio nelle scuole di calcio o nelle squadre giovanili che ruotano nei campionati provinciali, serve solo la passione. Non sono richieste né qualifiche, né formazione.

Per allenare squadre giovanili che giocano nei campionati regionali o nazionali, invece, dovrai essere in possesso di un'abilitazione FIGC specifica per le categorie da allenare.

Pre-requisiti: l'esperienza sul campo

Molti pensano che un allenatore debba avere alle spalle un glorioso passato da giocatore, eppure non sono pochi gli allenatori di primo livello che non hanno giocato un solo minuto in una squadra di calcio. Anche se può sembrare strano, avere un passato da calciatore non è uno dei requisiti fondamentali richiesti per conseguire il patentino da allenatore.

Anche se non richiesto, avere esperienza sul campo da gioco aiuta molto. Per accedere ai vari corsi formativi bisogna superare una prima fase di selezione dove i candidati sono valutati in base a delle tabelle a punti che agevolano di molto il curriculum sportivo. Se però non hai esperienza come giocatore, non disperare: puoi raggiungere la graduatoria sfruttando altri canali, come quello della preparazione universitaria in Scienze Motorie a cui abbinare il corso Coni-Figc per istruttori di scuola di calcio.

La formazione universitaria

La formazione universitaria può essere una buona carta da giocare per percorrere la carriera dell'allenamento calcistico. Non solo ti può aiutare a rientrare in graduatoria fornendoti i punti necessari a supplire l'assenza di un'eventuale esperienza di gioco, ma ti fornisce competenze che ti saranno utili sia nei corsi che in futuro, quando praticherai la professione.

I percorsi universitari consigliati per diventare allenatore di calcio sono:

-Scienze delle attività motorie e sportive (L-22)

-Scienze dell'educazione motoria e delle attività adattate (LM-67)

-Scienze e tecniche avanzate dello sport (LM-68)

-Il corso Allenatore Dilettante Regionale (Licenza D)

Dal luglio 2019 è stato abolito il corso UEFA B e al suo posto è stato introdotto il corso Allenatore Dilettante Regionale, che si compone di 120 ore di lezione più tirocinio. Superando questo corso entrerai in possesso della Licenza D, con cui potrai allenare le squadre più acerbe fino alla Serie C femminile o all'Eccellenza maschile.

Per poter allenare i Giovani calciatori dovrai ottenere anche la Licenza C. Le licenze C e D insieme ti permetteranno anche di proseguire nella formazione con il corso di UEFA A. Oltre al pagamento di una quota di partecipazione, i candidati al corso dovranno essere in possesso di alcuni requisiti:

-Un'età minima di 23 anni compiuti

-Residenza nelle province indicate

-Certificato di idoneità alla pratica sportiva agonistica

-Conoscenza della lingua italiana

-Per accedere al corso è necessario anche versare una somma di 660 Euro che include anche la quota d'iscrizione all'Albo dei Tecnici.

-Il corso UEFA Grassroots (Licenza C)

-Il corso UEFA Grassroots C è dedicato alla formazione degli allenatori per i settori giovanili di tutte le categorie (salvo i campionati Primavera). Il corso ha una durata di 124 ore di lezione più tirocinio. Anche per accedere a questo corso sono necessari alcuni requisiti:

-Un'età minima di 18 anni compiuti

-Residenza nella regione in cui ha luogo il corso

-Certificato di idoneità alla pratica sportiva agonistica

-Conoscenza della lingua italiana

-L'accesso al corso prevede il versamento della quota di 720 Euro, anche in questo caso comprensiva dei costi d'iscrizione all'Albo dei Tecnici.

La serie A: corsi UEFA A e UEFA PRO

Se hai grandi ambizioni, è qui che potrai coltivarle. Il corso UEFA A e il corso UEFA PRO si svolgono a Coverciano e si rivolgono esclusivamente alla formazione degli allenatori per le categorie professionali.

UEFA A

Il corso UEFA A dura 192 ore composte in parte da elementi di tattica e in parte da elementi di tecnica. Fra le lezioni troverai materie come psicologia sportiva, metodologia d'allenamento, medicina sportiva, ma affronterai anche tematiche come l'analisi di gioco e lo scouting.

Superando a pieno titolo gli esami finali riceverai il tesseramento di allenatore in seconda per Serie A e Serie B e potrai allenare tutte le formazioni giovanili (incluse le squadre Primavera) e le squadre fino alle Lega PRO (inclusa).

I requisiti per l'ammissione al corso UEFA A sono:

-Un'età minima di 30 anni compiuti

-Essere in possesso del diploma UEFA B

-La quota di iscrizione al corso è di 2500 euro.

UEFA PRO

Il corso UEFA PRO è la vetta del percorso formativo per diventare un allenatore di calcio. Si svolge una sola volta all'anno a Coverciano, fra ottobre e luglio, e ha una durata di 256 ore. Superare quest'ultimo step ti permetterà di allenare qualsiasi squadra calcistica, incluse quelle di Serie A e B. Oltre alle materie di studio, frequentando questo corso potrai fare tirocinio in vere squadre di Serie A e B.

I requisiti per l'ammissione al corso UEFA A sono:

-Un'età minima di 32 anni compiuti

-Essere in possesso del diploma UEFA A

La quota d'iscrizione per il corso UEFA PRO è di 8000 euro. A causa del numero di posti limitati, sarà avvantaggiato chi ha già avuto esperienza come allenatore o i calciatori che hanno giocato in Serie A o B.

Quanto guadagna un allenatore di calcio

Lo stipendio di un allenatore di calcio varia in base alla categoria che ha raggiunto. Un allenatore amatoriale in genere non percepisce una retribuzione, allena su base volontaria e riceve un piccolo rimborso spese tramite il premio di tesseramento annuale.

Come diventare allenatore di calcio: quali caratteristiche deve avere?

Essendo un vero e proprio esempio per i suoi allievi, l'allenatore di calcio deve possedere alcune soft e hard skills ben precise, a prescindere dalla fascia allenata.

Abilità tecniche

Fra le principali abilità tecniche che deve possedere un allenatore di calcio, maturate anche grazie al lungo percorso formativo, ci sono:

Tattica: deve saper disporre i giocatori sul campo e gestire al meglio le scelte del modulo.

Strategia: per raggiungere obiettivi importanti, c'è bisogno di una strategia studiata con competenza e abilità.

Sicurezza: per trasmettere la stessa fermezza anche ai giocatori.

Capacità di adattamento: per rispondere al meglio all'alternanza dei giocatori, ma anche ai cambiamenti del mestiere stesso.

Ambizione e passione: per trasmettere gli stessi sentimenti ai giocatori.

Focus sugli obiettivi: identificare la meta da raggiungere e stabilire con prontezza di spirito il modo ideale per arrivarci.

Abilità emotive

Un buon tecnico di gioco deve essere una persona empatica, un leader, capace di riconoscere le emozioni altrui, paziente nel perseguire i risultati sia a livello dei singoli elementi che di squadra.

Inoltre, fra le qualità più importanti dell'allenatore di calcio c'è la capacità di comunicazione verbale e non verbale. Oltre ai giocatori e alle altre figure del mondo del calcio, l'allenatore può trovarsi in contatto con tifosi, giornalisti e media (anche internazionali) e pertanto deve sapersi esprimere con chiarezza, fiducia e carisma.

Ora che sai come diventare allenatore di calcio, potrai decidere se questo percorso professionale potrebbe fare al caso tuo o no.

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Andrea Clerici, doganalista, Docente ICE Faculty, Dottore Economia Politica. Formazione per commercio estero, Relatore per vari seminari in ambito doganale tra cui Export Champion Program di SACE SIMEST e Università LUISS Roma, CCIAA Foggia, CCIAA Frosinone, CCIAA Benevento, Docente presso Enti di formazione. Autore di articoli in ambito doganale per International Trade, Il Giornale della Logistica, NewsMercati, Representative
2017 per la Camera di Commercio italiana negli UAE. Delegato “Italian Industry & Commerce Office in The UAE” (IICUAE) presso DUBAI.

DURATA
7 ore

GENOVA PER VOI! E START AND GO!

Il Comune di Genova ha pubblicato 2 bandi, Genova per voi e Start and Go: "Genova per Voi” è un Talent per autori di canzoni, che si conferma una realtà importante e consolidata del mondo dell’industria dello spettacolo. Prodotta da ATID, con la coorganizzazione del Comune di Genova, il sostegno di SIAE, di Nuovo IMAIE e il patrocinio dell’Università di Genova. In palio un contratto editoriale con Universal Music Publishing Ricordi. Tutti i finalisti, beneficeranno dell’iscrizione gratuita per un anno a SIAE, (Le iscrizioni a “Genova per Voi” si chiudono il 16 maggio 2023).Visita il sito www.genovapervoi.net per maggiori informazioni."Start and Go" è un progetto del Comune di
Genova, ideato da Sergio Maifredi e Teatro Pubblico Ligure e realizzato in collaborazione con Hangar Fondazione Piemonte dal Vivo per sostenere la creatività dei giovani e trasformare idee innovative in imprese impegnate nell’ambito dello spettacolo dal vivo (teatro, danza, performance multidisciplinari). Un percorso formativo che prevede un contributo di 5000,00 euro per i gruppi selezionati scadenza iscrizioni entro marzo 2023.SCOPRI DI PIÙ