Stage a Parigi presso l’Autorità Europea Esma da 6 a 12 mesi

ESMA, l’autorità indipendente dell’Unione Europea che si occupa della protezione degli investitori e supervisiona la stabilità finanziaria, è ciclicamente alla ricerca di tirocinanti da inserire in uno dei dipartimento dell’Autorità, in base a capacità e competenze.

Tra i dipartimenti disponibili:

Traineeship Notice – Economics, Data and IT

Traineeship Notice – Regulation, Supervision and Policy

Traineeship Notice – Support functions profile

Mansioni e responsabilità
Sotto la costante supervisione di un tutor, e in base al dipartimento scelto, la risorsa dovrà occuparsi di una serie variabile di tasks tra cui:

-assistere il Dipartimento nelle sue attività quotidiane;

-fornire assistenza su vari file e richieste di stampo legale;

-redigere e revisionare vari documenti, sotto supervisione dello staff responsabile;

-interagire con le parti interessate interne ed esterne su questioni giuridiche;

-effettuare ricerca e analisi di fonti, leggi, regolamenti, legislazioni, articoli giuridici dell’UE, trattati, ecc .;

-assistere nelle riunioni informative;

-contribuire a compiti di rendicontazione interna;

-fornire supporto amministrativo (archiviazione, inserimento e elaborazione dati, ecc.) relativo ai compiti sopra citati.

Requisiti generali
-Cittadino di uno stato membro dell’Unione Europea ( + Islanda, Liechtenstein e Norvegia)

-Buona conoscenza della lingua inglese

-In possesso di tessera sanitaria europea (tesserino sanitario italiano)

Per graduate traineeship: aver completato il primo ciclo di un corso di istruzione superiore e ottenuto un diploma di laurea o il suo equivalente (laurea triennale)

Per undergraduate traineeships: possedere una dichiarazione ufficiale dall’università competente

Condizioni economiche
1.252,53 €: undergraduate traineeships
1.878,80 € : graduate traineeship

Maggiori informazioni
Leggi il REGOLAMENTO dei tirocini

Guida alla candidatura
Per fare domanda, consultare l’offerta nel sito ufficiale dell’ESMA e seguire le indicazioni di candidatura del tirocinio prescelto

Scadenza 31 dicembre 2023

“Questo mondo non mi renderà cattivo”, la nuova serie di Zerocalcare sbarca su Netflix

"Questo mondo non mi renderà cattivo" è il nuovo progetto in sei episodi del fumettista romano Zerocalcare.

Dopo che, nella serata dell'8 giugno i primi due episodi sono stati proiettati in anteprima all'Ex Mattatoio di Testaccio, dal 9 giugno il nuovo progetto d'animazione sarà disponibile per tutti sulla piattaforma tv.

La serie è composta da 6 episodi di circa mezz'ora ciascuno, si tratta dunque di un progetto dal formato molto più lungo di "Strappare lungo i bordi" che aveva fatto conoscere più di un anno e mezzo fa Zerocalcare al pubblico di Netflix. E anche la storia, in questo caso, ha un respiro molto più simile al racconto cinematografico.

A tornare, in "Questo mondo non mi renderà cattivo", saranno il mondo narrativo, il linguaggio unico e i personaggi storici e inconfondibili dell’universo di Zerocalcare: Zero, Sarah, Secco, l’Armadillo, l’immancabile coscienza di Zero, doppiato anche questa volta dalla voce di Valerio Mastandrea, a cui si aggiunge un nuovo personaggio, Cesare.

"Questo mondo non mi renderà cattivo" racconta la difficoltà di rimanere se stessi in mezzo alle contraddizioni della vita. Il titolo stesso della serie, che trae ispirazione da un brano di un cantautore romano, rappresenta una sorta di mantra, una frase che sembra aleggiare su tutte le decisioni che i protagonisti si trovano a dover prendere nel corso della storia quasi per auto-convincersi, nei momenti più difficili, quelli in cui diventa più forte il rischio di fare scelte sbagliate e rinnegare i propri ideali pur di togliersi dai guai.

In termini di temi trattati e di potenza comunicativa, la nuova serie di Zerocalcare per Netflix è indirizzata sui giusti binari per rappresentare una diretta evoluzione dello show d'esordio del fumettista romano.

Da grande farò…l’ENOLOGO

Chi è l’enologo 

Chi è e a cosa serve l’enologo? L’enologo, o l’enologa, è colui in possesso di almeno un titolo di Laurea triennale in viticoltura ed enologia. È una figura essenziale per ogni azienda dedita alla produzione del vino, poiché si accerta che tutto il delicato processo venga svolto seguendo le regole.

L’ISTAT classifica l’enologo tra le professioni rientranti nell’insieme dei “Tecnici dei prodotti Alimentari”. Si tratta di professioni dentro il grande insieme dei lavori nell’ambito delle scienze della salute e della vita. Rientrano nel medesimo insieme degli enologi professionisti quali: 

  • Tecnici alimentari 
  • Tecnici oleari 
  • Biotecnologi agrari
  • Enotecnico 

L’enologo non va confuso con l’enotecnico. Anche quest’ultimo è esperto di coltivazione della vite, in tecniche di raccolta e imbottigliamento. Tuttavia è sufficiente acquisire un diploma e frequentare un corso di formazione in viticoltura ed enologia, come specificato nel Decreto del Presidente della Repubblica del 15 marzo 2010, n 88.

Similmente non bisogna confondere l’enologo con il sommelier. Quest’ultimo è più facile trovarlo presso ristoranti e vinerie e si occupa principalmente della parte sensoriale del vino.

È in grado di raccontare la storia del vino, di proporre abbinamenti e aiuta i titolari di attività nel settore della ristorazione nella selezione dei vini da proporre poi ai clienti. Anche per diventare sommelier bisogna frequentare appositi corsi di specializzazione, spesso frequentanti dagli enologi stessi come post laurea.

Competenze tecniche e trasversali dell’enologo 

Non ci si può improvvisare enologi. Come vedremo in dettaglio nei prossimi paragrafi bisogna seguire un percorso di studi e formazione finalizzato ad acquisire tutte quelle competenze necessarie per svolgere il lavoro con professionalità. 

Sicuramente un perfetto mix tra competenze tecniche e trasversali o soft skills sono essenziali per avere successo. In particolare, l’enologo non può prescindere da conoscenze economiche tecniche e delle norme attualmente vigenti. 

Di conseguenza l’enologo deve necessariamente sapere lo stato attuale dell’economia vinicola, le tecniche da utilizzare, le normative in ambiti vitivinicolo. 

Deve inoltre essere in grado di:  

  • Analizzare il vino
  • Saper gestire una cantina 
  • Monitorare lo stato di salute del vigneto
  • Conoscere strategie di vendita efficaci per aumentare le vendite

Alle suddette competenze tecniche si aggiungono alcune di tipo trasversale. È necessario essere dotati di spiccate capacità organizzative, capacità di lavorare in gruppo, anche con altri professionisti del settore. Inoltre, problem solving e capacità decisionali sono essenziali per far fronte agli imprevisti.

Evoluzione della professione dell’enologo

Oltre a quanto già riportato, anche la professione dell’enologo sta profondamente mutando grazie alla presenza di nuove tecnologie. In particolare, l’enologo 4.0 non può prescindere dal conoscere le nuove tecniche di viticoltura di precisione e dell’uso di strumenti detti: decisionali di supporto.

Questi ultimi permettono di valutare lo stato di salute dei vigneti anche da remoto così da intervenire tempestivamente in caso di necessità. 

L’obiettivo non è solo quello di controllare al meglio la vigna, ma è anche quello di ottimizzare l’intera gestione dell’azienda agricola in un’ottica di maggiore sostenibilità unità a una maggiore qualità del prodotto finito. 

Rimanendo in tema di evoluzione della professione bisogna anche evidenziare un crescente interesse verso la viticoltura biologica. Un’esigenza quest’ultima che sta portando sempre più all’utilizzo di composti naturali alternativi che ha l’obiettivo di ridurre al minimo l’utilizzo di pesticidi potenzialmente pericolosi per l’uomo. 

Cosa fa l’enologo 

L’enologo si occupa di gestire e di assicurarsi che i processi di coltivazione, raccolta e imbottigliamento del vino vengano svolti seguendo le norme previste. Possiamo fare riferimento alla legge 238/2016, conosciuta anche come “Testo Unico del vino”, come il testo guida a cui l’enologo da riferimento. 

L’attività in concreto si articola in cinque fasi, riportate anche da Assoenologi – l’Associazione Enologi Enotecnici Italiani a cui fanno riferimento i professionisti del settore. 

Progettazione e cura dell’impianto 

L’enologo si accerta che l’impianto di produzione del vino e il vigneto siano idonei, conformi alle regole e in grado di produrre un bene finale in linea con le richieste dei consumatori. 

Da qui si evince che il lavoro dell’enologo si svolge principalmente sul campo. Il professionista monitora la crescita dell’uva, ne valuta la qualità e si accerta che tutto si svolga nel miglior modo possibile. 

Trasformazione 

È sempre compito di enologi ed enotecnici individuare le migliori pratiche da seguire per la raccolta dell’uva e la successiva trasformazione di queste in vino. Selezionano quindi le uve, scelgono i trattamenti da fare e tutte le operazioni previste durante la fase di vinificazione. 

Si tratta di un processo molto delicato che necessita si seguire protocolli ben definiti riportati sia dalle norme nazionali sia nel Codice internazionale delle pratiche enologiche OIV (Organization Internationale de la Vigne et du Vin). 

Controllo qualità 

Successivamente l’enologo si accerta che il prodotto rispetta vari parametri dal punto di vista: 

  • Chimico
  • Fisico 
  • Microbiologico 
  • Sensoriale 

Dai dati raccolti valuta l’efficacia delle pratiche attuate e si accerta che tutto sia conforme alle norme previste, tanto dal punto di vista sanitario quanto alimentare. 

Commercializzazione 

I compiti e le mansioni dell’enologo, come accennato, seguono l’intero processo di produzione del vino. Per questo motivo la figura continua a mettere a disposizione le proprie competenze anche dopo l’imbottigliamento.

Grazie alle conoscenze in marketing e comunicazione, l’enologo si accerta che il prodotto abbia tutti i requisiti per attirare l’attenzione del consumatore e suggerisce azioni da intraprendere con l’obiettivo di riuscire a vendere il prodotto al potenziale target di consumatori individuato. 

Analisi e reportistica 

E infine sulla base dei risultati di vendita raggiunti e i feedback ricevuti, l’enologo svolge un lavoro di analisi e reportistica utile per migliorare il prodotto finale l’anno successivi. Qui la figura valuta diversi parametri. I risultati economici, ma anche l’impatto ambientale e sociale. 

Come diventare enologo 

La scelta di diventare enologo può essere compiuta già dopo aver conseguito la licenza media. Terminata quest’ultima, coloro che ambiscono a una carriera nel settore dell’agricoltura, agroalimentare o dell’agroindustria, potrebbero pensare d’iscriversi all’Istituto Tecnico Agrario. 

Così facendo si inizia sin da subito a prendere confidenza con il settore, imparando ad esempio le varie tecniche di produzione del vino (e di altri generi alimentari) e le tecniche di trasformazione e di valorizzazione dei prodotti. È un programma molto vasto dove non mancano materie quali: 

  • Estimo 
  • Marketing 
  • Gestione dell’ambiente 
  • Legislazione 

Università di viticoltura ed enologia 

Coloro che invece decidono di diventare enologi solo dopo le scuole superiori, una volta acquisito un qualsiasi diploma di maturità, sono tenuti a iscriversi alla facoltà di Agraria. In particolare, il corso specifico è quello in Viticoltura ed Enologia. 

Il corso di laurea triennale permette di conseguire il titolo di enologo. I laureati possono così vantare di un solido curriculum. Il corso di laurea infatti prevede sia esami di base ad esempio in: 
chimica, fisica e scienze biologiche, sia specifici e professionalizzanti pensati appunto per svolgere il futuro lavoro da enologo. Alcuni esami che l’aspirante enologo si trova a sostenere sono: 

  • Elementi di enologia 
  • Chimica del suolo 
  • Analisi eno-chimiche 
  • Ingegneria viticola 
  • Gestione dell’impresa vitivinicola 
  • Patologia vegetale 
  • Tecniche di viticoltura 

Da Nord a Sud sono presenti corsi L-25 in Scienze e Tecnologie Agrarie e Forestali. Gli interessati possono consultare il programma didattico e tutte le informazioni inerenti all’accesso al corso proposte ad esempio: dall’Università degli Studi di Milano o dell’Università degli Studi di Napoli Federico II.

Laurea Magistrale e Master in enologia

Una volta acquisita la Laurea triennale è possibile iniziare a svolgere la professione dell’enologo oppure continuare a formarsi. Le possibilità sono: o iscriversi a un corso di Laurea Magistrale in Scienze enologiche, oppure iscriversi direttamente a un master

Tendenzialmente una possibilità non esclude l’altra. È prassi, infatti, prima completare gli studi universitari e successivamente optare per un master. Così facendo il proprio curriculum è completo e si può ambire a trovare lavoro in prestigiose aziende vinicole e non solo. 

I corsi di specializzazione, siano lauree magistrali o master si concentrano a formare la figura dell’enologo manager, un profilo cioè anche in grado d’intraprendere un percorso imprenditoriale finalizzato cioè a gestire un’attività in proprio. Ad esempio, i corsi sono dedicati a tematiche quali: 

  • Strategie per la valorizzazione di vini di alta qualità 
  • Enologia di precisione 
  • Gestione aziendale e marketing 
  • Organizzazione di filiere vinicole internazionali

Enologo: sbocchi professionali e opportunità di carriera 

Ma dove può lavorare un enologo? Federvini ci informa che le aziende vitivinicole in Italia sono oltre 310.000 a cui bisogna aggiungere oltre 45.000 aziende vinificatrici.

Si tratta di numeri molto elevati che rendono la professione dell’enologo molto richiesta. Da non sottovalutare inoltre la possibilità di lavorare all’estero. Molti enologi italiani sono richiesti negli USA, in particolare in California.

Già dopo aver conseguito la laurea triennale le possibilità di trovare lavoro sono elevate, soprattutto considerando la buona versatilità della professione che può trovare occupazione in diverse tipologie di attività.

È possibile quindi rispondere ad annunci di lavoro specifici pubblicati da aziende private, sia dare uno sguardo ai concorsi pubblici, poiché la figura come vedremo è anche richiesta dalla PA.

  • Aziende vitivinicole: l’enologo si occupa dell’intero processo produttivo, mettendo a pieno frutto quanto appreso durante gli studi. La sua presenza è richiesta in ogni fase dell’allestimento della vigna fino alla fase di reportistica e analisi necessaria per valutare l’andamento delle vendite. 
  • Cooperative sociali: l’enologo spesso trova lavoro presso le numerose cooperative agricole o cantine sociali che si occupano di raccogliere l’uva prodotta da piccoli e medi agricoltori operanti in un medesimo territorio e quindi di produrre, imbottigliare e commercializzare il vino. 
  • Aziende imbottigliatrici: talvolta è possibile occuparsi solo di una fase del lungo ed elaborato processo di trasformazione dall’uva al vino. Non è raro imbattersi in annunci di lavoro pubblicati da aziende imbottigliatrici che necessitano di uno o più enologi. 
  • Enti pubblici: l’enologo può trovare lavoro anche presso Enti pubblici coordinati ad esempio dal Ministero dell’Agricoltura, da vari assessorati o dalle Camere di commercio. In questo caso svolge un ruolo di assistente e consulente per tutte le imprese operanti in un determinato settore, mettendo a disposizione le sue competenze divulgando best practices, consigliando nuove tecniche produttive da attuare o nuove politiche commerciali che possano migliorare l’intero settore. 
  • Attività di consulenza: l’enologo può anche lavorare in proprio esercitando la professione come libero professionista. In questo caso non lavora per una sola azienda ma offre un servizio di consulenza rivolgendosi a più realtà, le quali in base alla necessità si rivolgono all’enologo. 

Progettazione verde e digitale per la meccanica – Base COMPRENSIONE DEL DISEGNO MECCANICO

CNA-ECIPAR

CORSO GRATUITO

OBBIETTIVI:

Il modulo ha lo scopo di fornire le basi necessarie per l'interpretazione e l'esecuzione del disegno tecnico.
Dopo una prima parte dedicata al disegno geometrico, vengono esaminate le principali norme da impiegare per la corretta rappresentazione di particolari e disegni d'assieme (complessivi).

CONTENUTI:

  • Norme del disegno tecnico
  • Proiezioni ortogonali
  • Sezioni
  • Quotatura
  • Tolleranze geometriche e dimensionali
  • Rappresentazioni di collegamenti
  • Rugosità

Persone residenti o domiciliate in Emilia Romagna in data antecedente l’iscrizione alle attività, in possesso di competenze informatiche di base ( verificate tramite test di accesso )

Termine Iscrizioni 05/07/2023. Posti disponibili limitati. In caso di superamento del numero massimo di partecipanti consentito, farà fede la data di ricezione della domanda di iscrizione.

Young Professional Programme 2023: Lavoro al World Trade Organization a Ginevra

Il programma Young Professional (YPP), in questo caso promosso dal Segretariato dell’organizzazione mondiale del commercio (OMC), è l’attività di reclutamento di professionisti che intendano iniziare una carriera come funzionari pubblici internazionali.

Il Segretariato dell’OMC, con sede in Svizzera, ha aperto le candidature per selezionare giovani interessati a migliorare le loro conoscenze e competenze sull’OMC e sulle questioni commerciali internazionali.

Le risorse selezionata saranno inserite in una specifica divisione del segretariato del World Trade Organization, in base alle esigenze dell’ente e agli interessi dei tirocinanti

Settori di lavoro

Diritto commerciale

Economia

Statistica

Politica commerciale

Lingue

Amministrazione (appalti, finanze, risorse umane)

Informazione, comunicazione e relazioni esterne

Gestione delle informazioni

Requisiti

-Essere cittadini di uno Stato membro dell’OMC o di un paese o territorio doganale impegnato in negoziati di adesione

-Aver completato gli studi universitari in una disciplina pertinente e aver completato almeno un anno dei suoi studi post-laurea

-avere minimo 21 anni e massimo 30 anni durante lo stage.

Condizioni economiche

I tirocinanti ricevono un’indennità giornaliera di CHF 60 (compresi i fine settimana e le festività ufficiali che rientrano nel periodo selezionato). Nessun’altra retribuzione di qualsiasi natura sarà versata.

Gli stage si svolgono a Ginevra in Svizzera. Le spese di viaggio da e per Ginevra non possono essere pagate dall’OMC e non sono coperte dall’assicurazione dell’Organizzazione. Gli stagisti sono responsabili della propria copertura assicurativa per malattia e infortuni per la durata dello stage.

Maggiori informazioni

Per ulteriori informazioni consulta il sito web dell’OMC e il sito ufficiale del tirocinio

Guida alla candidatura

Per candidarsi, inoltrare la propria application tramite il form presente sul sito web del tirocinio

Scadenza 31 dicembre 2023

C’era una volta un libro – Naoki Matayoshi, Shinsuke Yoshitake

Questa favola è per tutti i cacciatori di storie.

È un omaggio alla lettura e narra con ironia l’amore per i libri e il loro straordinario potere.

Questa è la storia di un re molto anziano, avido lettore di libri, che decide di mandare due dei suoi sudditi in giro per il mondo a caccia di storie. I due uomini si mettono in viaggio e al loro ritorno, nell’arco di tredici notti, raccontano al re i libri che hanno scovato: c’è il libro che nessuno riesce a leggere perché va troppo veloce. Il libro ricercato in tutto il paese con la polizia alle calcagna. Il libro abbandonato sullo scaffale di una libreria dell’usato: felice, nonostante le pagine logore, perché ha accompagnato la vita di un uomo che lo ha letto mille volte. Ci sono libri che ridono, mangiano, salvano. Pagine che parlano e frusciano. Storie che devono ancora essere scritte e altre che non spariranno mai. E che, soprattutto, insegnano ad amare la complessità e la varietà del mondo.

Naoki Matayoshi (Osaka, 1980) è uno scrittore, sceneggiatore e comico giapponese, vincitore nel 2015 del premio letterario Akutagawa per il romanzo Hibana. Autore di diversi romanzi, ha un seguitissimo canale YouTube e fa parte del duo comico Peace.


Shinsuke Yoshitake (Kanagawa, 1973) è uno dei più famosi illustratori giapponesi e i suoi libri sono tradotti in tutto il mondo. Ha vinto il Premio MOE e il Premio delle Arti per l’Infanzia Sankei, il Premio del “New York Times” per illustratori e, nel 2017, il Bologna Ragazzi Award.

Corsi Online. Le migliori piattaforme per l’apprendimento digitale

Mai sentito parlare di MOOC (Massive Open Online Courses)?

Sono corsi online, spesso gratuiti (mediamente è previsto solo il pagamento per il rilascio del certificato verificato), di ogni genere, ordine e grado. Sono piattaforme digitali, che consentono per via telematica l’apprendimento di varie discipline.

Sono corsi gratuiti che raccolgono alcune tra le università e le istituzione più illustri.

La maggior parte dei corsi sono in lingua inglese, tuttavia alcune piattaforme offrono la possibilità dei sottotitoli o di selezionare differenti opzioni di linguistiche.

I corsi si dividono per livelli come: pre-universitario, universitario, master, formazione professionale, formazione a livello tecnico. Tutte le lezioni sono digitalizzate, così come i materiali didattici e i quiz.

Per iscriversi è sufficiente registrarsi al sito del corso a cui siete interessati.

I corsi hanno scadenze e test finali che si devono svolgere necessariamente in uno specifico lasso di tempo.

Facendo una breve ricerca sul web è facile imbattersi in molteplice corsi, più o meno validi, vale la pena perciò soffermarsi un attimo e valutare quali siano le migliori piattaforme per l’apprendimento digitale!

1- COURSERA
COURSERA , con oltre 150 università partner da tutto il mondo, è oggi una delle piattaforme con il catalogo di corsi più vasto.

E’ stata fondata da due professori della Stanford University. I corsi sono gratuiti, alcuni corsi sono offerti in più di una lingua e spesso i video sono sottotitolati in inglese. Per ogni corso viene rilasciato un certificato di frequenza non verificato. Tuttavia esiste la possibilità di ottenere a pagamento il certificato rilasciato dall’università che ha fatto il corso.

2- EdX
EdX, fondata dal MIT di Boston e dall’Università di Harvard, fornisce corsi di altissimo livello.

I corsi sono gratuiti e alla fine di ogni percorso formativo verrà rilasciato un certificato gratuito non verificato (verificato solo in caso di pagamento). In questa piattaforma inoltre è possibile trovare alcuni corsi in lingua italiana.

3 - UDACITY
Nata dalla Stanford University, UDACITY offre corsi principalmente di carattere scientifico-matematico, seguiti da lezioni online di design e business divisi per livello di apprendimento.

La maggior parte dei corsi sono a pagamento ma è possibile trovarne qualcuno gratuito. I corsi sono tutti in lingua inglese.

4 - UDEMY
La particolarità dei corsi online di UDEMY è che i corsi possono essere personalizzati.

La piattaforma si collega ad altri siti creando una rete didattica dinamica, dando la possibilità di mescolare i contenuti permettendo di crearti il tuo percorso formativo personalizzato.

5 - FUTURE LEARN
Attualmente la più grande piattaforma di MOOC britannica che coinvolge alcune delle più prestigiose università britanniche e non.

Fondata dalla Open University, oggi la FUTURE LEARN collabora con università prestigiose quali la British Library, il British Museum, e la National Film and Television School.

6 - ALISON
ALISON è una piattaforma irlandese che consente di approfondire argomenti quali sociologia, sviluppo e web, fotografia digitali e molti altri corsi.

Al termine del percorso è possibili richiedere un certificato che attesti il completamento del percorso.

7 - EDUOPEN
Il progetto è finanziato dal MIUR e vede aggregati oltre 17 attenei italiani. EDUOPEN fornisce corsi gratuiti con date e inizi precisi.

Al termine di ogni corso è previsto il rilascio di un certificato di partecipazione che attesta il livello del corso cui si è partecipato.

8- BOOK – UNIBO OPEN KNOWLEDGE
BOOK – UniBO Open Knowledge è nato dalla collaborazione tra l’Università di Bologna e il Politecnico di Milano con l’obbiettivo di promuovere lo sviluppo e la diffusione dei MOOC.

Gli studenti di Bologna possono accedere senza registrarsi, basta inserire le credenziali di ateneo. I corsi sono gratuiti e al termine di ogni corso è rilasciato un attestato di partecipazione.

9 - KHAN ACADEMY
La Khan Academy è una organizzazione no profit che si pone come obbiettivo quello di fornire una educazione gratuita, offrendo numerosi corsi di qualsiasi ordine e grado. È uno dei siti educativi più noti a livello globale.

10 - FEDERICA WEB LEARNING
Promossa dal Centro d’Ateneo dell’Università di Napoli Federico II, il quale si impegna di promuovere i vantaggi della didattica multimediale. Federica Web Learning offre corsi di alta formazione online ad accesso libero, fornendo una didattica innovativa e accessibile a tutti.