Dopo “Mille” con Orietta Berti e Achille Lauro, Fedez ritorna nel mood “tormentone estivo“. Nelle scorse ore è stata pubblicata “La dolce vita“, il nuovo brano anticipato negli scorsi giorni, e che vedrà protagonista, oltre al rapper milanese, due giovani artisti che hanno già collaborato con lui: da una parte il suo assistito Tananai, dall’altra una delle giovani voci più interessanti del panorama italiano, Mara Sattei.
“La dolce vita”, come raccontato nell’ultimo post su Instagram da Fedez, ha un sapore particolare, anche solo raccontando il contesto in cui è stata registrata la prima volta: “Tre giorni prima dell’operazione per la rimozione del pancreas ho deciso di andare in studio a registrare le voci di questa canzone a cui stavo lavorando prima che la mia vita cambiasse così repentinamente, credo di averlo fatto un po’ per distrarmi da tutto quello che mi stava accadendo ma anche perché non avrei saputo le condizioni successive all’intervento e se mai sarei stato in grado di cantare nel breve periodo“.
In un omaggio musicale agli anni 60 prodotto da D.Whale, nome d’arte del producer Davide Simonetta, “La dolce vita” è un racconto estivo, in cui la narrazione del viaggio viene accompagnata dalla sensazione di mancanza dei tre protagonisti per il proprio partner.
Proprio Fedez canta nella prima strofa: “Prenditi il mio letto lasciami un pezzetto, se non vuoi non me ne andrò. La vita senza amore non mi farà mai bene, non so dirti di no quando vivo solo per noi“.
Più spensierata la strofa di Tananai, che sembra ripercorrere le stesse strade di “Sesso Occasionale“, quando canta: “So che canzoni vuole lei, faccio a parole con il dj, so che non hai visto le Hawaii, dirotteremo Ryanair e se ci beccano stica“.
Ma tra l’interpretazione di Mara Sattei del ritornello e la leggerezza della strofa di Tananai, c’è anche un altro racconto da parte di Fedez, che riporta alle origini del brano, come raccontato su Instagram: “Nel testo dico – La vita senza amore non mi farà mai bene – e mai come in quei giorni così come oggi questa frase potrebbe benissimo essere il mio piccolo mantra. Appena dimesso, lo stesso giorno sono tornato in studio con Leo. Ho condiviso con lui tutto il processo di arrangiamento e chiusura del brano proprio perché la vita senza amore dimmi tu che vita è. Avere lui al mio fianco riusciva a farmi dimenticare dei lancinanti dolori post operatori. La nascita di questa canzone mi ha fatto capire quanto sia importante la musica nella mia vita, di quanto sia quasi un bisogno vitale, la parte più profonda di me e voglio dedicarla a mia moglie, ai miei splendidi figli e a tutte le persone che ci hanno lavorato. Perché senza di loro non avrei mai trovato la forza di accendere quel microfono. Perché anche se sono solo canzoni, le storie che ci sono dentro sono profonde come le cicatrici della vita“.
Bentornato Fedez!