Cimiteri del mondo da visitare

Da Stoccolma a Buenos Aires, da Praga a Genova, da Parigi a Londra i cimiteri si trasformano in destinazioni turistiche, proprio come musei all’aperto dove si ammirano opere d’arte funeraria e si scoprono testimonianze del passato, ricche di fascino e di suggestione.

Al di là della sacra funzione di ogni cimitero, luogo che siamo abituati a visitare per ricordare qualcuno, esiste un aspetto che spesso passa in secondo piano: l’estetica. In certi cimiteri del mondo la bellezza si unisce alla sacralità per intensificare la forza del rapporto con la vita dopo la morte e l‘ultraterreno – caratteristica propria dell’arte sacra in generale.

Staglieno - Dal 1851 è il cimitero monumentale di Genova, nella Val Bisagno, ed è un luogo ricco di opere d’arte e di sculture, un museo all’aperto da non mancare quando si visita il capoluogo ligure. Nei suoi giardini, progettati dall’architetto Carlo Barabino, c’è una copia del Pantheon e l’Angelo di Monteverde è una delle sculture più famose. Merita una visita anche la tomba storica di Giuseppe Mazzini, ma è impossibile non recarsi nei luoghi dove risposano illustri e amati personaggi come Fabrizio De André, Fernanda Pivano ed Edoardo Sanguineti. E’ aperto tutti i giorni, dalle 7.30 alle 17; info: http://www.staglieno.comune.genova.it/

Cimitero Monumentale di Milano - un vero e proprio museo a cielo aperto in cui arte, cultura, religione e modernità si intrecciano: molto noto il Famedio, che accoglie la memoria dei grandi personaggi milanesi e non, tra cui spiccano il grande Alessandro Manzoni, Luca Beltrami, Carlo Cattaneo, Salvatore Quasimodo, Bruno Munari, Alda Merini. La sua architettura è una perfetta sintesi di tratti gotici e bizantini. I 250.000 metri quadri di questo cimitero ospitano una gamma infinita di esempi d'arte funebre, un vero e proprio libro aperto sui grandi cambiamenti vissuti tra la metà dell'Ottocento e la metà del Novecento dalla società cittadina ed anche italiana, passando attraversando il Romanticismo, per arrivare al Simbolismo e poi al tipico Liberty di Milano, dal Decò all'arte fascista fino a giungere ad alcune realizzazioni di estrema modernità. https://monumentale.comune.milano.it/

Père-Lachaise - Nel cimitero di Parigi la tomba più visitata è quella del musicista Jim Morrison dove fan da tutto il mondo vi lasciano biglietti, fiori e oggetti personali; eppure Père-Lachaise è il luogo dove riposano le spoglie di molti altri illustri personaggi: Oscar Wilde, Eugène Delacroix, Honoré de Balzac, Frédéric Chopin, Édith Piaf e Marcel Proust. E’ per questo che il cimitero rientra tra i monumenti da visitare nella capitale francese, facilmente raggiungibile e piacevole anche solo per una passeggiata tra i viali alberati e le opere d’arte funeraria, le tombe gotiche e i mausolei in stile antico. Info: https://www.parisinfo.com/

Skogskyrkogården - Il cimitero di Stoccolma è il primo che l’Unesco ha dichiarato patrimonio dell’Umanità. Sorge nel bosco di Enskede, quartiere a sud della capitale svedese, ed è un luogo magnifico, ricco di architetture e monumenti modernisti e dove le tombe giacciono su prati erbosi e sotto le chiome di piante secolari.
E’ un piacere camminare lungo i viali e i sentieri che si inoltrano nel bosco e arrivare alla semplice tomba dove riposa la grande attrice Greta Garbo. Suggestiva è Almhöjden, la collina della meditazione, ricoperta di olmi. E’ possibile visitare il cimitero anche con tour privati; info: https://skogskyrkogarden.stockholm.se/

Highgate Cemetery - E’ uno dei cimiteri di Londra e il più suggestivo della capitale britannica. Inaugurato a metà dell’Ottocento, ospita le spoglie di grandi personaggi come Karl Marx, George Elliot, Michael Faraday e la famiglia di Charles Dickens. Le tombe, molte delle quali di epoca vittoriana, si nascondono nella ricca vegetazione del camposanto, restaurato nel 1980. Per la sua particolare bellezza naturale, il cimitero di Highgate è l’unico inserito nel registro nazionale dei parchi e giardini dell’English Heritage, patrimonio culturale. Amato dai londinesi per le passeggiate nel verde, è famoso anche per le storie di fantasmi e di apparizioni. Info: https://highgatecemetery.org/

Recoleta - La ex first lady argentina Evita Perón, personaggio leggendario, risposa in questo grande cimitero di Buenos Aires circondato da giardini. Prende il nome dal quartiere che lo ospita, tra i più eleganti della capitale argentina, e rientra tra i luoghi da non perdere quando si visita la città. Costruito nel 1822, il cimitero è un monumento storico nazionale, un’opera d’arte con tombe, mausolei, lapidi riccamente decorati e una bellissima scultura del Cristo che domina la rotonda centrale. Info: https://turismo.buenosaires.gob.ar/en

Assistens - E’ il cimitero di Copenhagen e sorge in un parco cittadino, dove gli abitanti passeggiano, fanno jogging e si rilassano sull’erba a due passi dalle tombe. Il cimitero risale al 1760 e vi sono sepolti personaggi illustri danesi: dal filosofo Kierkegaard al celebre scrittore di fiabe Hans Christian Andersen; vi riposa anche lo scultore napoletano Giovanni Domenico, autore di opere rococò. Negli anni attorno al parco è nato il distretto Nørrebro, situato nella zona settentrionale di Copenaghen. Info: https://www.kk.dk/artikel/assistens-kirkeg%C3%A5rd-p%C3%A5-n%C3%B8rrebro/kirkegarden

Cimitirul Vesel - Non ci sono tombe di personaggi famosi né opere d’arte funebre da immortalare ma il Vesel è un cimitero molto particolare e originale, conosciuto anche con il nome di “cimitero allegro”. Sorge dal 1934 a Săpânța, nel distretto di Maramureș, nella Romania settentrionale, e ospita tombe lignee decorate e colorate con scene di vita quotidiana e a volte anche con poesie scherzose dedicate ai defunti. Il primo a decorare una tomba è stato lo scultore Stan Joan Patras, seguito poi da altri artisti che dal 1960 hanno decorato tutte le sepolture in legno.

Siccità su Amazon prime

Il film di Paolo Virzì è del 2022, ma dal 30 gennaio 2023 è visibile in streaming su Amazon Prime.

E' il fascino dell'apocalisse, con la sua idea di devastazione, che da sempre attira l'uomo e in questo film ne fa da scenario. Forse perché ci ricorda la caducità della vita o perché ci spinge a tornare con i piedi per terra. La fine del mondo ci ricorda quanto, in realtà, l’unica fine è quella dell’essere umano e gli anni della pandemia ce lo hanno abbondantemente dimostrato.

Ci troviamo all’interno di una Roma apocalittica, nella quale la mancanza prolungata delle piogge ha portato a un razionamento dell’acqua potabile. In questo contesto conosciamo le storie di diversi personaggi che, con i loro problemi, ci mostrano la loro vita quotidiana. Il razionamento, una specie di nuova pandemia, tutti eventi che conducono gli individui ad agire principalmente per proprio personale tornaconto.

Su questo sfondo drammatico emerge una profonda critica alla società italiana.

Una popolazione che contrasta la società bene, quella che col denaro può acquistare l’acqua potabile. Cittadini che discutono direttamente di quelle che sono le scelte politiche, tra razionamenti e fasce orarie. Intellettuali che dibattono pubblicamente sul tema, ma che nel privato contraddicono i loro stessi principi. un triste spaccato della società attuale insomma.

Il successo di questa pellicola è sicuramente dato da i suoi interpreti, tra cui Silvio Orlando e Valerio Mastrandrea.

Quello di Virzì sembra dunque essere un modo per narrare ed espirare gli eventi che ci hanno coinvolto negli ultimi anni. Una storia che si pone come specchio della nostra fragile reazione davanti al disastro.

Call my agent

Call My Agent – Italia è il remake italiano della serie cult francese Dix pour cent (Call My Agent!), ora disponibile su Sky e NOW, che narra le vicissitudini di una potente agenzia di spettacolo e le storie dei suoi soci, alle prese con le carriere delle più grandi star del cinema italiano, per un viaggio che si prefigge di essere un ironico e dissacrante dietro le quinte del nostro showbiz.

Paola Cortellesi, Paolo Sorrentino, la coppia Pierfrancesco Favino e Anna Ferzetti, Matilda De Angelis e Corrado Guzzanti, sono i protagonisti rispettivamente di ciascuna puntata monografica, e recitano tutti nei panni di loro stessi.

Manager, amici, confidenti e psicologi: un buon agente dev’essere chiaramente tutto questo e anche di più. E loro, ognuno col proprio stile, sono i migliori. Tra giornate frenetiche e nottate mondane, a rimetterci è la loro vita privata, anche se in fondo sembrano divertirsi troppo per accorgersene.

Il pretesto ideale per tornare a spiare nel buco della serratura del cinema italiano e delle sue nevrosi più esilaranti e paradossali, dopo l'ovviamente irripetibile Boris, ma con in più la possibilità di sfruttare il potenziale divistico dei tanti, grandi e celebri nomi coinvolti.

Viaggiare a Carnevale!

Le scenografie più colorate e grandiose, le sfilate più divertenti, i paesi che si colorano, nel periodo di carnevale molte città italiane, e non solo, si trasformano e diventano un mondo dove regna la spensieratezza e il gioco. E allora perchè non pensare ad un viaggio a carnevale, potrebbe essere un’ottima idea per immergersi nell’atmosfera di festa di altre città o persino di altri paesi.

E alla fine il carnevale potrebbe essere solo una scusa per scoprire le bellezze di molte città.

La tradizione del Carnevale è molto sentita nel nostro paese, e sono tantissime le manifestazioni più o meno famose alle quali è possibile partecipare.

Scopriamo insieme dove si svolgono gli eventi più interessanti, sia in Italia che all'estero.

Il Carnevale di Venezia

Quando pensiamo al Carnevale nostrano il primo a venirci in mente è probabilmente il Carnevale di Venezia.

Questa manifestazione ha origini antiche, risale infatti alla fine del 1200 circa quando il Carnevale venne dichiarato festa pubblica in via ufficiale.

Tutt'oggi la città si traveste per l’occasione, in giro è possibile ammirare costumi di tutti i tipi indossati da veneziani e non. Musiche, canti, balli e sfilate attirano infatti tantissimi curiosi e appassionati da tutta Italia e da tutto il mondo.

Il Carnevale di Venezia dura circa un mese, ma le manifestazioni principali si svolgono tutte nel giro di qualche giorno. Se volete essere sicuri di non perdervi gli eventi più interessanti, potete consultare il programma del Carnevale di Venezia sul sito ufficiale.

Carnevale di Viareggio

Un altro tra gli appuntamenti più popolari e noti del nostro paese è senza dubbio il Carnevale di Viareggio.

Anche in questo caso parliamo di una manifestazione che ha origini abbastanza antiche, anche se non quanto quelle di Venezia. La prima sfilata risale infatti al 1873.

Per l’occasione i viali a mare della città vengono chiusi e l’accesso è possibile solo a seguito dell’acquisto del biglietto.

Carnevale in Sardegna

In Sardegna ci sono festeggiamenti praticamente ovunque, ogni paese, anche il più piccolo, coglie l’occasione per festeggiare con maschere, canti, balli, piatti tradizionali e tanto vino.

Nella cittadina di Oristano si svolge ogni anno Sa Sartiglia, che con origini risalenti alla metà del 1500 circa, ogni anno attira numerosi turisti curiosi di assistere a questa tradizionale corsa in maschera.

Si tratta di una giostra equestre che si svolge l’ultima domenica e martedì di Carnevale in cui i Cavalieri mascherati corrono a cavallo con l’obbiettivo di centrare una stella attaccata ad un nastro verde.

Un’altra tra le feste più popolari e antiche dell’isola è il Carnevale di Mamoiada.

Si tratta di una manifestazione priva di carri allegorici e congegni sofisticati, ma estremamente bella e suggestiva. Le strade di Mamoiada si riempiono di uomini e donne in abito tradizionale, dolci tipici e musiche tradizionali.

L’attrazione principale resta però la sfilata dei Mamuthones e Issohadores. Questi si muovono esibendosi insieme e coinvolgendo tutta la folla.

I Mamuthones sono figure che procedono stanche, appesantite e in silenzio. Sono uomini col volto coperto da una maschera nera, molto rude e che incute un po’ timore. Sono vestiti rigorosamente di nero, con grosse pelli di pecora e portano appesi sulla schiena un grande mazzo di campanacci.

Gli Issohadores sono figure che dominano i Mamuthones, vestono in modo colorato e danno ritmo alla sfilata. Sono uomini che indossano un corpetto rosso, pantaloni bianchi, una maschera bianca e un copricapo tradizionale (in Sardo chiamato Sa Berritta) e uno scialle.

Il Carnevale di Fano

Questo carnevale marchigiano è tra i più antichi della nostra penisola, risale infatti all'epoca medievale.

La caratteristica di questa manifestazione è il lancio di cioccolatini sulla folla. Ogni anno migliaia di persone si riuniscono per festeggiare con carri allegorici e tonnellate di dolci che vengono lanciati dai carri sulla folla, che a sua volta li raccoglie rilanciandoli in una lotta all’ultimo dolcetto.

Appuntamento imperdibile per i più golosi.

Il Carnevale di Putignano

A Putignano si svolge uno dei Carnevali più antichi d’Europa, nonché uno dei più lunghi.

Le manifestazioni carnevalesche infatti iniziano il 26 dicembre e terminano con una sfilata e con il funerale del Carnevale il giorno di martedì grasso.

Anche qui maschere, carri di cartapesta e cortei che si riversano per le vie del centro della cittadina.

Il Carnevale non si festeggia solo in Italia, ci sono infatti tradizioni carnevalesche sparse per tutta Europa e non solo.

Il Carnevale alle Isole Canarie

Quello delle Isole Canarie è un Carnevale coloratissimo ed estremamente suggestivo.

I festeggiamenti del Carnevale si svolgono nelle isole principali: Tenerife, Gran Canaria, Fuerteventura, Lanzarote e La Palma.

Canti, danze al ritmo di musica tradizionale e latino americana.

Le celebrazioni più importanti avvengono a Santa Cruz de Tenerife dove ogni anno si riversano turisti che arrivano da ogni parte del mondo appositamente per i festeggiamenti carnevaleschi.

Il Carnevale di Dusseldorf

Il Carnevale tedesco di Dusseldorf è famoso per essere uno tra i più provocatori e satirici di tutto il Paese.

Conosciuto anche come il Carnevale Renano, dura molto tempo, cominciando ufficialmente l’11 di novembre, anche se le celebrazioni vere e proprie iniziano a svolgersi a partire dal giovedì grasso con il Carnevale delle zitelle.

Durante questo evento il Sindaco viene rapito ed il municipio occupato dalle donne.

Il Sindaco riesce a liberarsi al suon di canzoni festose e barattando la propria libertà con del buon vino.

In questi giorni non è inusuale che le donne girino per la città con dietro delle forbici usate per tagliare le cravatte dei propri uomini ma non solo, potrebbero essere anche degli sconosciuti a dover dire addio alla propria cravatta.

Il sabato è la giornata dove gli uomini si travestono da donna dando vita alla corsa dei travestiti.

La sfilata di carri satirici e allegorici avviene durante il Lunedì delle Rose, questa giornata vede riunirsi un enorme numero di persone che partecipano ad un corteo lungo oltre sei km e dove sfilano circa 70 carri.

Il primo giorno della mia vita

Quattro persone che vogliono farla finita e un angelo che le rimette al mondo.

Il nuovo film di Paolo Genovese esce al cinema il 26 gennaio.

Una storia quasi fuori dal mondo, quello terreno, in cui 4 persone sono raggruppate e portate in giro da un uomo ogni giorno per sette giorni, una settimana di tempo per farle rinnamorare della vita.

Capiremo dopo poco che i quattro sono accomunati dal fatto di aver tentato il suicidio e sono stati interrotti proprio da questo proprietario di albergo che in realtà nasconde qualcosa di più.

Un film drammatico che ci vuole parlare del senso di una vita, dei mutamenti umani e dell’alternarsi di felicità e tristezza.

Interpretato da superbi attori come Toni Servillo, Margherita Buy, Valerio Mastandrea e Sara Serraiocco, i temi affrontati nel film sono alti e potenti...il libero arbitrio, la responsabilità, il destino.

10 città europee poco conosciute che vale la pena visitare…

Ci sono mete conosciute a tutti...dove tutti desiderano andare...e il risultato?

Queste città molto popolari solitamente sono piene zeppe di turisti, affollate, costrette per questo a sacrificare un po’ della loro autenticità.

Se per il tuo prossimo viaggio stai pensando a qualcosa di diverso, se vuoi trovare una città europea da visitare con tranquillità , in cui poter camminare per le stradine senza sentirti sommerso dalla folla di turisti, è il momento di scoprire alcune città europee meno conosciute, ma altrettanto ricche ed interessanti.

Cattaro, Montenegro

Situato nella parte più remota di una baia è il sito UNESCO della città vecchia di Cattaro. Uno dei luoghi meglio conservati della regione, che vanta una ricca tradizione culturale, Cattaro è una bellissima città incastonata in una baia di mare simile a un fiordo.

L’area è costellata di antiche fortezze abbandonate, arroccate sulle colline e sulle montagne che circondano la baia. Ad esempio, Fort Vrmac è facilmente raggiungibile tramite un sentiero che parte dal centro storico.

Prevesa, Grecia

Tra le città europee da visitare troviamo la capitale dell’Epiro, Prevesa, che spesso passa inosservata.

Situata nel Golfo di Amvrakikos, questa piccola ma moderna città ha un pittoresco centro storico, dove le strade di ciottoli e i passaggi pedonali sono fiancheggiati da taverne e caffetterie.

L’intera regione dell’Epiro è bellissima! Devi sapere che Prevesa è collegata all’isola di Leucade attraverso una strada rialzata, mentre puoi anche fare rafting sul fiume Acheron.

Osijek, Croazia

Situata sul fiume Drava, Osijek vanta un’elegante architettura fin-de-siècle, un centro fortificato ristrutturato (la Tvrda) risalente al XVIII secolo, la magnifica Chiesa di San Pietro e Paolo e una vasta rete di passerelle lungo il fiume. Esplora caffè e bar nascosti per assaggiare il brandy croato o la rakija.

La città ospita il più antico birrificio della Croazia, Osječko, fondato nel 1687. Assicurati di provare una delle versioni di birra disponibili praticamente in tutti i bar.

Clonakilty, Irlanda

L’Irlanda ha un buon numero di città sconosciute di cui potresti non aver mai sentito parlare, una di queste è Clonakilty, una piccola città costiera nella contea di Cork. Luminosa, colorata e allegra, è una graziosa cittadina dove è possibile trovare pub vivaci e pensioni pittoresche, oltre a deliziosi ristoranti dove si può gustare la prelibatezza locale, il black pudding. Fuori città, l’area è circondata da una serie di baie e piccole penisole veramente incantevoli.

Se sei un appassionato di surf a Inchydoney Beach troverai le migliori onde della regione e la scuola di surf locale.

Sintra, Portogallo

Quando si parla di città europee da visitare, chi pensa al Portogallo pensa immediatamente a Lisbona e Porto. Ma questo paese offre anche altri gioielli che aspettano solo di essere scoperti. Sintra, nascosta tra le montagne e il mare, vanta un ricco patrimonio storico, natura verdeggiante e una deliziosa gastronomia.

La città era una musa ispiratrice per gli scrittori del XVIII e XIX secolo e la sua aura è decisamente romantica. Il Palazzo di Queluz, il Palazzo di Monserrate, il Palazzo di Pena e il Castello dei Mori sono punti di particolare interesse.

Trondheim, Norvegia

Trondheim si trova sul fiume Nidelva e fu la capitale della Norvegia durante l’età vichinga. Con un ricco patrimonio culturale, è una città particolarmente dinamica e vivace; una delle più eccitanti del nord Europa. Per questo rientra in questa selezione di città europee da visitare.

Tra le attrazioni da non perdere Stiftsgarden, un palazzo reale del XVII, nonché la Cattedrale di Nidaros, la più grande cattedrale medievale del nord Europa, che domina in gran parte la città.

Salamanca, Spagna

Situata nel cuore della Spagna, Salamanca presenta edifici in pietra arenaria che al tramonto emanano un alone dorato, tanto che la città è soprannominata “La città d’oro“.

Sede della più antica università del paese, Salamanca è una città studentesca, piena di splendidi elementi architettonici, tra cui la Catedral Vieja del XII secolo e la Casa de las Conchas, una struttura del XV secolo ornata da centinaia di conchiglie di arenaria. Da non perdere la Plaza Major, una piazza barocca dove residenti e studenti si riuniscono a tutte le ore.

Il museo Art Nouveau e Art Déco, ospitato nella Casa Lis, è assolutamente da vedere.

Lucerna, Svizzera

Immersa nella Svizzera centrale, sulla punta settentrionale del lago da cui deriva il suo nome, il lago di Lucerna, Lucerna è una città accogliente che può essere facilmente esplorata a piedi. Sede del più antico ponte coperto in Europa, Lucerna (o Luzern, in tedesco) ha un affascinante centro storico dove passeggiare.

Per godere di una splendida vista sulla città, si può salire sulla la torre dell’orologio del Muro Musegg. Il Museo dell’Arte di Lucerna e la bellissima architettura sono sicuramente un motivo per visitare la città.

Gand, Belgio

Un’accogliente cittadina delle Fiandre, una città moderna con un forte patrimonio storico e un’architettura da cartolina, Gand ospita il castello di Gravensteen, un bel campanile del XIV secolo e l’abbazia di San Pietro.

Piena di studenti durante la settimana, la Gand assume un’atmosfera più casual durante il weekend, quando la maggior parte degli studenti torna nella loro città natale.

Da visitare lo SMAK, il museo municipale per l’arte contemporanea, noto per le sue mostre controverse e stimolanti.

Ferrara

Anche in Italia abbiamo diverse città sconosciute o poco famose che meriterebbero una visita. Ferrara è certamente una di queste. La città, famosa per le sue antiche mura è sede di palazzi del 14 ° e 15 ° secolo e meravigliose cattedrali, è l’ideale per romantiche passeggiate nel centro.

La specialità locale di Ferrara sono i cappellacci di zucca. Si tratta di un particolare tipo di ravioli di zucca ripieni, preparati solitamente con burro e salvia. L’osteria Savonarola, nell’omonima piazza, ne prepara di deliziosi.

Le otto montagne

Una storia di amicizia, famiglia, scelte, e in particolar modo di natura: natura nel senso non “astratto” del termine ma concreto, e quindi montagne, laghi, boschi, pascoli.

Tratto dall’omonimo libro di successo di Paolo CognettiLe otto montagne, al cinema dal 22 dicembre, è un film scritto e diretto da Felix van Groeningen e Charlotte Vandermeersch, che ha per protagonisti Alessandro Borghi e Luca Marinelli.

I protagonisti sono Bruno e Pietro. Bruno è cresciuto in montagna, quella è la sua casa, e una vita lontano da lì per lui è impensabile. Pietro arriva da Torino in vacanza in Valle d’Aosta, e trova in lui un compagno di giochi.  I due diventano presto amici inseparabili. Sono però molto diversi e questo li porta a stare lontani per molto tempo. Ciascuno prende la sua strada fino a quando si ritrovano adulti.

Due visioni del mondo...due modi di essere a confronto.

Secondo il popolo nepalese, il mondo è una sfera, in cui vi sono otto montagne e otto mari.

Poi c’è la montagna posta al centro del mondo.

Alcuni sono fatti per viaggiare per le otto montagne, altri per stare fermi sulla montagna centrale.

Occasioni di mobilità per artisti

Quanto sia importante per un’artista viaggiare all'estero e confrontarsi con altri artisti per poter migliorare la propria creatività e affinare il proprio talento è cosa nota. Ma forse non tutti sanno che numerosi strumenti per trovare ispirazione, magari proprio tra le vie di Parigi o scoprendo l’arte non convenzionale di Berlino, o ancora assistendo a qualche spettacolo a Barcellona, è possibile ottenerle grazie a numerose iniziative ed opportunità.

Europa creativa - il programma europeo che sostiene la mobilità degli artisti e degli operatori del settore. Il Programma prevede tre opportunità:

- Media a sostegno dell’industria audiovisiva;- Cultura a sostegno degli altri settori creativi e culturali;- Transettoriale che affronta le sfide e le opportunità comuni dei settori culturali e creativi, compreso l’audiovisivo.

Gli obiettivi di Europa Creativa sono:
             - sostenere la creazione di opere europee e aiutare i settori culturali e creativi a cogliere le opportunità dell'era digitale e della globalizzazione, al fine di raggiungere il loro potenziale economico, contribuendo alla crescita sostenibile, all'occupazione e alla coesione sociale;
             - promuovere la competitività e l'innovazione dell'industria audiovisiva europea e aiutare i settori della cultura e dei media europei ad accedere a nuove opportunità, mercati e pubblico internazionali;
            - promuovere azioni innovative intersettoriali e media diversificati, indipendenti e pluralistici.

Fondo Roberto Cimetta -  è un'organizzazione internazionale senza scopo di lucro creata nel 1999 per rispondere in modo rapido e diretto ad artisti e manager culturali che desiderano viaggiare per sviluppare progetti di cooperazione artistica contemporanea nella regione euromediterranea, e in particolare nel mondo arabo. Ha erogato borse di mobilità a quasi 1500 artisti e operatori culturali e si distingue come attore e mediatore chiave sulle questioni della mobilità artistica e dello sviluppo culturale nell'area euro-mediterranea.

On the Move - sostiene l'accesso a informazioni e risorse sulla mobilità culturale fornendo informazioni chiare, aggiornate e sempre gratuite. Attingendo all'esperienza della rete e dei suoi partner, pubblica bandi aperti, gestisce una raccolta di oltre 60 guide ai finanziamenti e fornisce indicazioni su argomenti specialistici come i visti e la normativa fiscale. Pubblica relazioni e pubblicazioni tematiche, ricerche e progetta programmi di tutoraggio per artisti e organizzazioni. 

Fondazione Bogliasco - supporta le Arti e le Discipline Umanistiche offrendo Borse di studio residenziali (Fellowships) presso il suo centro studi situato in Italia, in uno dei principali luoghi cardine della storia, dove artisti ed accademici di talento si incontrano per creare e diffondere la conoscenza di domani. Per i Borsisti Bogliasco, il tempo e lo spazio per lavorare in completa libertà, insieme alla compagnia stimolante di altri colleghi in un luogo di indimenticabile bellezza, portano ad una eccezionale produttività, a nuovi approcci al lavoro e, spesso, a inaspettate collaborazioni.

Mobility First! - Dal 1997, la Fondazione Asia-Europa (ASEF) fornisce informazioni sulla mobilità, mette in contatto i finanziatori della mobilità e sostiene i viaggi dei professionisti della cultura per partecipare ai suoi eventi. Nel 2017, l'ASEF ha lanciato la borsa di viaggio Mobility First! per gli artisti. Questa iniziativa è stata riconosciuta dall'UNESCO come una storia di successo per la cooperazione culturale multilaterale. Gli obiettivi di ASEF Mobility First sono:

  • promuovere gli scambi culturali: promuovere scambi più ampi ed equilibrati di artisti e professionisti della cultura tra Asia ed Europa;
  • sostenere il ruolo dell'ASEF come finanziatore, facilitatore e centro di informazione sulla mobilità culturale
  • promuovere alleanze a lungo termine: alimentare alleanze a lungo termine tra artisti asiatici ed europei basate sulla fiducia, la reciprocità e l'equità.
  • contribuire al dialogo globale: trasmettere all'UNESCO le voci della società civile sulla mobilità culturale ogni 2 anni

Fondazione culturale europea - facilita il sentimento europeo sviluppando e sostenendo iniziative culturali che permettono di condividere, vivere e immaginare l'Europa. Nello specifico sostiene le iniziative culturali fornendo sovvenzioni, concedendo premi, organizzando eventi e altro ancora.

MIttelfest -  Associazione riconosciuta Mittelfest organizza un festival multidisciplinare (teatro, musica e danza) e internazionale, operando in due direzioni: da un lato come vetrina dello spettacolo dal vivo centroeuropeo in Italia, dall’altro come istituzione culturale radicata nel territorio di Cividale del Friuli, nella regione Friuli Venezia Giulia. L’Associazione agisce come ponte tra la dimensione nazionale e quella mitteleuropea.

Non resta allora che scegliere, viaggiare e confrontarsi per migliorare il vostro talento!

Da grande farò…l’EDUCATORE DIGITALE

La figura professionale dell’Educatore Digitale rappresenta un docente che ha competenze in fatto di tecnologia ed innovazione ed è in grado di insegnare tali materie ai bambini e ragazzi.

Parlare di Digital Education dunque significa andare oltre le funzionalità dello strumento e prendere in considerazione tutte le componenti e le caratteristiche di un sistema comunicativo entro cui lo strumento possa essere utilizzato, analizzando le relazioni delle stesse sia rispetto alle opportunità di apprendimento individuale degli studenti, sia in termini di strategia didattica per innovare i metodi di insegnamento, alla luce delle forti stimolazioni metacognitive che i media continuamente sollecitano nelle nuove generazioni.

Il mondo della formazione è in continua evoluzione e le competenze digitali necessarie per accedere al mondo del lavoro sono aumentate, così come gli strumenti tecnologici e digitali che facilitano l’apprendimento e favoriscono l’accesso a più ambiti di specializzazione si sono moltiplicati nel tempo.

La diffusione del Covid-19 ha dato una spinta all’evoluzione verso la digitalizzazione e ha favorito la promozione della Digital Education, rendendo più reale e tangibile la prospettiva di un mondo in cui la formazione risulta più orientata all'acquisizione di competenze digitali, più flessibile e meno dipendente dalla fisicità.

La Digital Education si può definire come l’uso innovativo di strumenti e tecnologie digitali durante il processo di insegnamento e apprendimento. Essa offre l’opportunità di realizzare un percorso di apprendimento coinvolgente, orientato all’acquisizione di competenze ritenute ormai necessarie dal mondo del lavoro.

Cosa fa l'educatore digitale?

L'educatore digitale è un insegnante, un formatore, con competenze in fatto di tecnologia e innovazione, il quale è in grado di insegnare tali materie a un’ampia platea (ragazzi, studenti, lavoratori).

Esperto di educazione, ha il principale compito di trasmettere competenze in ambito digitale e consapevolezza nell’utilizzo dei più diffusi strumenti tecnologici (hardware e software). In particolare, tra i suoi principali compiti troviamo:

  • Gestire tutto il ciclo di vita di un progetto formativo, dalla progettazione alla sua conclusione.
  • Progettare e utilizzare strumenti di valutazione per gli studenti.
  • Conoscere e usare le tecnologie a supporto della formazione.
  • Realizzare programmi formativi in linea con i trend tecnologici, digitali e relativi alle competenze più richieste dalle aziende.

Quali sono le sue competenze?

L'educatore digitale possiedei un background umanistico e conoscenze in ambito tecnologico e digitale: conosce e utilizza approcci e strumenti per l’insegnamento delle materie digitali a un pubblico eterogeneo. E' un esperto in ambito di formazione ed educazione con un mix di abilità tecniche e soft skill, quali:

  • Digital Mindset.
  • Digital literacy3.
  • Capacità di individuare Digital learning solutions.
  • Digital storytelling.
  • Critical thinking.
  • Saper usare il coding come strumento per la formazione.
  • Saper utilizzare le principali piattaforme web per la comunicazione.
  • Saper utilizzare i principali software per l'apprendimento online.
  • Saper individuare le key soft skill del momento e saperle trasmettere agli ascoltatori.
  • Saper creare contenuti dei corsi didattici in diversi formati: pagine HTML, animazioni 2D o 3D, contributi audio, contributi video, simulazioni, esercitazioni interattive, test…

Come diventare educatore digitale?

Esistono corsi, anche universitari, volti a formare gli educatori o gli insegnanti, potenziando questo aspetto del loro lavoro, formando le conoscenze teoriche e sviluppando le competenze pratiche necessarie per operare nei contesti educativi e formativi digitali. Alla fine di questi percorsi formativi si diventa educatori digitali o animatori digitali per le scuole.

ARTE, il canale culturale europeo streaming gratuito con documentari, film, serie TV, viaggi e musica

Stanco delle solite piattaforme digitali che riproducono sempre gli stessi contenuti?

E’ possibile guardare ARTE, il canale culturale europeo gratuito e on demand, che offre programmi in lingua originale con sottotitoli in italiano o altre lingue.

ARTE, acronimo di Association Relative à la Télévisione Européenne, è il canale culturale europeo dedicato al mondo dell’arte e della cultura e fondato nel 1991 a Strasburgo con l’obiettivo promuovere la ricchezza culturale europea in tutta la sua diversità e le sue interpretazioni.

Ricco di programmi che spaziano dalle inchieste al cinema, passando per spettacolo, società, scienze, cultura, reportage e fino ad un’ampia offerta musicale, il canale offre una ricca e multilingue programmazione con sottotitoli in inglese, spagnolo e polacco, francese, tedesco, e, dal 2018, anche in versione italiana

Spulciando tra le proposte del sito è possibile incontrare numerosi documentari su artisti ed intellettuali del calibro di Pier Paolo Pasolini ed Egon Schiele, serie sulla storia dell’arte dei graffiti in Europa, storie dall’Italia della quarantena, reportage sull’inferno dei migranti di Moria, uno speciale sulla Polonia e i diritti delle donne e tanto altro

La versione italiana di ARTE è disponibile gratuitamente in streaming video su arte.tv/it e visibile tramite applicazione smartphone, tablet, smart TV e Tivùon! di Tivùsat.