Lavoro alla pari

Uno dei modi più diffusi tra i giovani europei per trascorrere un periodo all'estero consiste nell'inserimento all'interno di un nucleo familiare ospitante.

Lavorare alla pari significa concretamente vivere presso una famiglia straniera, aiutando ad accudire i bambini e a sbrigare piccole faccende domestiche in cambio di vitto, alloggio e una piccola retribuzione, pocket-money o argent-de-poche, variabile da nazione a nazione (esistono infatti diverse formule di lavoro alla pari proposto in Europa e la retribuzione settimanale varia in base all'impegno assunto).

I programmi alla pari sono considerati progetti di scambio culturale per l’apprendimento e/o il perfezionamento di una lingua straniera e sono regolamentati, in ambito europeo, dall’Accordo di Strasburgo (secondo quanto stabilito dall’Accordo, i diritti e i doveri della persona collocata alla pari, nonché i diritti e i doveri della famiglia ospitante, devono essere concordati per iscritto, preferibilmente prima che l’au pair abbia lasciato il Paese nel quale risiede o, al più tardi, durante la prima settimana del collocamento).

REQUISITI

I requisiti richiesti sono:

– età compresa tra i 17 e i 30 anni (anche se, nella maggior parte dei paesi, l’età minima è fissata a 18 anni e la massima a 27);
– essere nubili/celibi, senza figli;
– avere una conoscenza almeno basilare della lingua del Paese in cui si intende soggiornare.

Spesso è richiesta la patente di guida e i fumatori non sono graditi. Sono considerati requisiti preferenziali precedenti esperienze documentabili nell’assistenza ai bambini.
Per quanto riguarda la frequenza di un corso di lingua, in alcuni casi è già previsto dal programma offerto dalle agenzie private che si occupano del collocamento alla pari, in altri è la famiglia, o lo stesso candidato, a trovare la scuola. I costi relativi all’iscrizione e alla frequenza sono sempre a carico dell'au pair, tranne quando vi siano accordi diversi con la famiglia ospitante.
Sono a carico dell'au pair anche le spese di viaggio andata e ritorno (tranne in caso di permanenze lunghe e/o per accordi presi con la famiglia) e per gli spostamenti nel paese.

DURATA E DESTINAZIONI

Occorre offrire la propria disponibilità per un periodo che varia, a seconda delle nazioni, da un minimo di due a un massimo di dodici mesi (eventualmente prorogabile per altri dodici). Le famiglie richiedono, di consuetudine, un soggiorno minimo di sei mesi, ma anche nove o dodici, con partenza all’inizio dell’anno scolastico o a gennaio.

Per un cittadino comunitario è possibile soggiornare in un altro Stato dell’UE senza alcuna formalità particolare. L'unico documento, che un/a cittadino/a dell’Unione Europea (UE) deve presentare per il soggiorno alla pari in un altro paese membro, è un certificato medico di buona salute, datato al massimo tre mesi prima dell'inizio del soggiorno. Occorre, inoltre, una lettera di presentazione alla famiglia, redatta nella lingua del Paese in cui l’au pair vuole candidarsi, con indicazione degli interessi personali, degli studi compiuti e le ragioni per le quali si intende vivere questa esperienza.

Assicurazioni e assistenza medica
L'assistenza medica nei paesi dell’UE è garantita, e spesso gratuita, per un periodo di tre mesi. Con l’introduzione della TEAM - Tessera Europea di Assicurazione Malattia o European Health Card (più comunemente Carta Sanitaria Europea) è assicurata l’assistenza sanitaria alle stesse condizioni dei residenti, riducendo gli ostacoli burocratici e le barriere linguistiche.
Si possono anche acquistare polizze assicurative private, che spesso vengono stipulate direttamente dalla famiglia ospitante.

Brexit – Alla pari nel Regno Unito

Ad oggi non è contemplato il rilascio di un visto per la sola attività di au pair. Occorre pertanto essere in possesso di un visto che consenta attività lavorative generiche a qualsiasi livello, come ad esempio uno Student Visa, ma è opportuna la verifica delle condizioni generali dello stesso visto.

Nei Paesi non appartenenti all’Unione Europea

Per lavorare alla pari nei paesi che non appartengono all’UE, occorre ottenere un permesso di lavoro ed è necessario stipulare prima della partenza un’assicurazione privata per la copertura sanitaria. Per tutti i Paesi al di fuori dell’Unione europea, come ed esempio Stati Uniti, Canada, Australia e Nuova Zelanda occorre documentarsi sulle varie disposizioni vigenti nel paese prescelto e sui vari visti richiesti.

COME PARTECIPARE

Per essere collocati alla pari, è possibile rivolgersi alle organizzazioni private che operano nel settore. Si tratta di enti di varia natura, dalle associazioni culturali ai tour operator, che fungono da intermediari tra gli interessati e le famiglie che vorrebbero ospitare un au pair. Tutte le agenzie italiane richiedono una tassa d’iscrizione e, solitamente, anche una quota di partecipazione al programma.

E’ consigliabile rivolgersi ad agenzie affiliate a IAPA (International Au Pair Association), questo dovrebbe garantire la qualità e affidabilità dell’agenzia. Attraverso un motore di ricerca è possibile selezionare quali sono le agenzie presenti in Italia, al link: http://www.iapa.org/our-members/.

LINK UTILI

http://www.iapa.org – IAPA – International Au pair Association, associazione internazionale che protegge i diritti di tutte le au pair e delle famiglie ospitanti. Elenco delle organizzazioni specializzate in lavori per au pair e programmi di scambi culturali.

https://aniapdotorg.wordpress.com – L’Associazione Nazionale Italiana delle Agenzia Alla Pari (ANIAP)

http://www.bapaa.org.uk – BAPAA, British Au pair Agencies Association, associazione che riunisce le agenzie del Regno Unito specializzate in collocamento alla pari.

https://www.aupairworld.com/en – Au Pair World – banca mondiale per Au Pair

https://www.findaupair.com – Fid Au Pair, contatti tra au pair e famiglie in tutto il mondo, forum di discussione e link alle agenzie del settore

Caramello – Rocco Hunt feat. Elettra Lamborghini e Lola Indigo

Caramello è il brano che ha unito Rocco Hunt, Elettra Lamborghini e Lola Índigo, pronti a far scatenare il pubblico nella stagione più calda dell’anno. L'audio ufficiale del brano aveva già ottenuto più di 30.000 visualizzazioni pochissimo tempo dopo essere stato ufficialmente pubblicato.
Se la scorsa estate Elettra Lamborghini ha conquistato le classifiche con il singolo Pistolero e Rocco Hunt ha collaborato nuovamente con Ana Mena sulle note di Un bacio all’improvviso, quest’anno i due artisti si sono uniti alla cantante spagnola Lola Índigo.

"Caramello" è l'esperimento in laboratorio del tormentone estivo, la rappresentazione migliore del Bel Paese in termini autoriali: il testo è stato curato dallo stesso Rocco Hunt, in collaborazione con Federica Abbate e Davide Petrella. Alla produzione Zef, che disegna l'abito perfetto per i tre artisti, anche grazie alle percussioni del tamburo, che esaltano il ritmo del singolo. Un esperimento che, come hanno raccontato i protagonisti, ha avuto bisogno di molto lavoro, anche per le aspettative verso cui si pone il brano: da solo, Rocco Hunt ha conquistato negli ultimi due anni oltre 25 dischi di platino. Una particolarità del brano è il capovolgimento linguistico rispetto agli ultimi anni: se negli scorsi anni, l'utilizzo di uno slang latino da parte degli artisti italiani aveva lanciato i brani nel mercato musicale latin, quest'anno la presenza di Lola Indigo sembra rivolgersi a un pubblico italiano. La strofa interamente in italiano, anche se con accentuata dizione spagnola, potrebbe essere il tentativo, seguendo le orme di Ana Mena, di un'entrata dell'artista andalusa nel mercato italiano.

https://www.youtube.com/watch?v=uivZrg8xEVI

Concorso #TheEuropeIWant per viaggiare gratis in Europa

Partecipa al concorso Instagram #TheEuropeIWant e vinci 2 Interrail Ticket per viaggiare 3 mesi gratis in Europa! Ti basterà dare sfogo alla tua creatività e creare un post o un reel mostrando la tua visione dell’Europa che vorresti!

In occasione dell’Anno Europeo dei Giovani, la Commissione Europea organizza il concorso “The Europe I Want” con l’obiettivo di mostrare come i giovani europei immaginano il futuro dell’Europa, offrendo loro l’opportunità di esprimere la loro visione tramite un creativo reel su Instagram.
In palio ci sono 2 Interrail Tickets che ciascuno dei 3 vincitori potrà ottenere per viaggiare in Europa 3 mesi, da solo o in compagnia di un’amico/a.

Come partecipare
Per partecipare al concorso sarà necessario:

  • Caricare almeno un Reel di Instagram di massimo 90 secondi sul proprio account personale. Il Reel deve essere coerente con la campagna lanciata per l’Anno Europeo dei Giovani e con la competizione stessa e deve avere come tema “L’Europa che vorrei”;
  • Inserire #TheEuropeIWant nella descrizione del Reel;
  • Taggare l’account Instagram dello European Youth (@european_youth_eu);
  • Verificare che il proprio account Instagram sia pubblico, per permettere a chiunque di vedere il Reel.
    Ricorda: vinceranno i video più creativi!

Destinatari
Possono partecipare al concorso tutti i cittadini e residenti nell’Unione Europea che abbiano un’età compresa tra i 18 e i 35 anni e che abbiano un account Instagram personale.

Scadenza
Il termine ultimo per caricare il Reel è fissato per il 15 agosto 2022 alle ore 23:59.

I vincitori riceveranno un messaggio su Instagram dall’account dello European Youth entro 30 giorni dalla fine della competizione.

Tutte le informazioni sul concorso sono consultabili: https://hub.eurodesk.it/sites/default/files/imce/users/user121735/terms_and_confitions_theeuropeiwant.pdf

Sito di riferimento: https://europa.eu/youth/news/social-media-competition-create-kind-of-europe-you-want_en

Giffoni Film festival dal 21 al 30 luglio 2022

Il Giffoni Film Festival, è un festival cinematografico per bambini e ragazzi che si svolge ogni anno, nel mese di luglio, per la durata di circa dieci giorni, nella città di Giffoni Valle Piana, in provincia di Salerno.

“Rendere visibile ciò che oggi resta nell'ombra, far emergere e valorizzare migliaia di bambini e adolescenti che sono impercettibili agli occhi della società”: è questo il tema che il Giffoni Film Festival ha scelto per la sua 52esima edizione, in programma dal 21 al 30 luglio.

Oltre 5mila i giurati, da 33 Paesi, e 118 opere che tratteranno temi importanti tra cui la body positivity, la scoperta dell'altro, il percorso per recuperare fiducia in se stessi, il passaggio all'età adulta, l'amore senza etichette, l'ambiente e i cambiamenti climatici.

Il ricchissimo cartellone avrà una forma ibrida: per chi non potrà essere fisicamente al Festival sarà disponibile una selezione dei film in concorso su MYmovies, da vedere direttamente in streaming.

Tra le anteprime “Brian and Charles”, un film che arriverà nelle sale dal 24 agosto ed è incentrato sul delicato rapporto tra un uomo e un robot chiamato ad aiutarlo per combattere la solitudine. In programma ci saranno poi “Ragazzaccio”, il nuovo film di Paolo Ruffini, “Rosanero” di Andrea Porporati e il lungometraggio d'animazione per i più piccoli “DC League of Super-Pets”. Tra gli eventi speciali, invece, si segnala una proiezione-omaggio a “E.T. – L'Extraterrestre” per i suoi quarant'anni e l'incontro del 22 luglio dedicato all'attesissima, nuova serie Netflix intitolata “Tutto chiede salvezza”. Alte aspettative anche per “Minions 2 – Come Gru diventa Cattivissimo”, sequel del grandissimo successo che arriverà poi nelle sale dal 18 agosto.

Tantissimi i nomi delle celebrità che saranno ospiti a Giffoni, a partire da attrici come Lunetta Savino, Beatrice Grannò, Micaela Ramazzotti, Maya Sansa, Chiara Muti, Swamy Rotolo e Laura Morante. Il 28 luglio sarà il grande giorno di Gary Oldman, a cui andrà il François Truffaut 2022, il riconoscimento più prestigioso del Festival.

Grande interesse per la sezione “Impact!”, che gestiranno 200 ragazze e ragazzi under 30 in completa autonomia: qui i giovani sono chiamati a discutere degli argomenti più sensibili di questo periodo e di temi che riguardano il loro presente e futuro. Saranno accompagnati in questo percorso da numerose personalità del panorama sociale, culturale, politico, scientifico ed economico.

Riprende il suo spazio anche la Giffoni Music Concept: nell'Arena di Piazza Fratelli Lumiere 10 showcase e 30 artisti del panorama musicale torneranno dal vivo. Tra questi, Francesco Gabbani, Fasma, Mara Sattei, Dargen D'Amico e Shade.

Per informazioni: https://www.giffonifilmfestival.it/

Paolo Borsellino parla ai ragazzi – Pietro Grasso

Da pochi giorni è passato il trentesimo anniversario dalla Strage di Via d'Amelio, dove persero la vita il magistrato antimafia Paolo Borsellino e 5 componenti della sua scorta. Ho voluto scegliere un libro per omaggiare la sua figura, e che può aiutare i ragazzi a conoscerlo meglio:

Paolo Borsellino parla ai ragazzi, di Pietro Grasso.

Una vita in 57 giorni. Una lettera lasciata a metà. Una testimonianza civile per le nuove generazioni.

L’ultima mattina della sua vita Paolo Borsellino scrive agli studenti di una scuola che non aveva mai incontrato per rispondere a nove domande sul suo lavoro e sulla mafia. Dopo quasi trent’anni, Pietro Grasso raccoglie la penna che la bomba di via D’Amelio lo costrinse ad abbandonare, per raccontare a chi quell’estate del ’92 non era ancora nato, la storia di un gruppo di giudici e del loro straordinario coraggio.

Quella domenica di luglio, Paolo Borsellino si alzò alle cinque del mattino. Approfittò di quel momento di calma per scrivere una lettera di risposta a un liceo di Padova. Per capire chi era Paolo, quale fosse il dolore che provava in quei giorni, la determinazione che lo spingeva a lavorare senza sosta e perché avesse deciso di dedicare alcune ore del suo tempo, così prezioso quell’estate, ai ragazzi di una scuola lontana, dobbiamo fare alcuni passi indietro, e raccontare questa storia dall’inizio. È la storia di un uomo, di un gruppo di amici e colleghi, di una stagione fatta di grandi successi e brucianti sconfitte. È anche una parte della mia storia personale, perché io ho conosciuto e ho lavorato con tutte le persone di cui vado a raccontarvi, ma è soprattutto un pezzo importante della storia del nostro Paese.”

Pietro Grasso è entrato in magistratura nel 1969. È stato giudice a latere nel primo maxiprocesso a Cosa nostra e procuratore capo a Palermo. Dall’ottobre 2005 al gennaio 2013 è stato procuratore nazionale antimafia. Ricopre la carica di senatore, dopo essere stato presidente del Senato da marzo 2013 a marzo 2018. Ha pubblicato numerosi libri tra cui, con Feltrinelli: Pizzini, veleni e cicoria. La mafia prima e dopo Provenzano (con Francesco La Licata; 2007), Storie di sangue, amici e fantasmi. Ricordi di mafia (2017) e Paolo Borsellino parla ai ragazzi (2020).
Ogni anno incontra centinaia di studenti per raccontare la propria esperienza di lotta alla mafia e portare la straordinaria lezione di coraggio e volontà di giustizia di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.

Buon lettura!

Rubrica a cura di: Ramona

Da grande farò…IL WEB MARKETING MANAGER

Chi è un web marketing manager?

La diffusione della digitalizzazione anche nel settore aziendale, ha portato alla nascita di nuove figure professionali. Una di queste è il web marketing manager. Come si evince dall’accostamento dei termini, siamo di fronte ad una figura che si occupa di gestire il marketing in rete. Si tratta di figure professionali che si muovono nell’ambito digitale con una formazione fortemente incentrata sulla comunicazione ed il marketing.

Imprese ed aziende sono oggi sempre più alla ricerca di figure in grado di gestire strategie di comunicazione e promozione online. Veri e propri esperti di web marketing.

Cosa fa?

Con il termine web marketing vengono indicate quelle attività svolte online, volte alla vendita o promozione di un prodotto o servizio mediante messaggi di marketing.

Si riferisce quindi a qualsiasi forma di pubblicità o marketing che utilizza i canali del web. Fare web marketing significa pertanto promuovere attraverso la rete internet, ovvero usare gli strumenti che la rete mette a disposizione per far crescere un’attività online.

Scopo del web marketing è costruire una presenza online efficace, curando anche il rapporto con i consumatori e sviluppando nuovi rapporti sociali.

Email, social network, banner pubblicitari, sistemi di messaggistica istantanea: tutti questi sistemi (e molti altri) rientrano tra gli strumenti tipici del web marketing.

Il web marketing manager si occupa di creare ed implementare strategie di marketing online, con lo scopo, appunto, di aumentare il successo commerciale di un’azienda. Il suo primo compito è quello di studiare ed analizzare il mercato di riferimento dell’azienda committente conducendo analisi di mercato. Fondamentale è conoscere il target dell’azienda, il comportamento dei clienti, attuali e potenziali, e monitorare i competitors.

Come diventare web marketing manager?

Per diventare web marketing manager è necessario avere un ricco bagaglio di competenze tecnico – pratiche per ricoprire questo ruolo professionale.

Le sue skill riguardano, da un lato, le competenze specifiche legate al marketing su internet, dall’altro concernono le capacità interpersonali, legate al rapporto con il cliente e alla gestione delle risorse umane.

Un buon manager del web deve conoscere i canali, gli strumenti e i processi del marketing online, ma deve anche saper fare l’account con il cliente ed essere una buona guida per il suo team, motivando gli specialisti nel lavoro di tutti i giorni e risolvendo problemi e possibili contrasti tra gli attori in campo. Pertanto, soft skill come il carisma, il problem solving e la resilienza sono fondamentali in questo mestiere.

Sicuramente, avere delle buone basi teoriche di economia e marketing aiuta, quindi un percorso di studio in questi indirizzi può fornire un buon punto di partenza. I titoli di studio più frequenti di chi lavora come Web Marketing Manager sono di tipo universitario: ad esempio una laurea in Marketing, Comunicazione, Economia e Management - ma non esiste un "tipico" percorso di formazione del Web Marketing Manager. Ci sono professionisti che si sono formati principalmente sul campo, lavorando nel mondo del web, altri che hanno frequentato corsi in digital marketing e si sono specializzati in questo ambito.

Inoltre, è fondamentale avere ottime abilità informatiche: gli strumenti principali di lavoro del Web Marketing Manager sono il computer, vari strumenti web e programmi informatici (web tools, applicazioni e strumenti di web analytics). Per migliorare il CV può quindi essere utile ottenere certificazioni relative all'utilizzo dei vari software professionali per il web marketing.

Da grande farò…L’OPERATORE TURISTICO

CHI E’? La figura professionale dell’operatore turistico o tour operator è quella che si occupa di organizzare e vendere pacchetti turistici, fungendo come mediatore tra l’agenzia di viaggi e la clientela, e la conoscenza della lingua inglese che è di fatto la lingua delle relazioni internazionali, è necessaria per qualsiasi figura professionale del settore. Infatti, considerando che l’operatore turistico è colui il quale pianifica il viaggio nel rispetto delle esigenze turistiche e valuta nei minimi dettagli tutto ciò concerne il pernottamento, i trasferimenti, l’hotel e i servizi inclusi nel prezzo complessivo, avere competenze linguistiche e nello specifico conoscere la lingua inglese gli permetterà di interagire con i clienti di lingua inglese nell’accoglienza, assistenza, ricezione, gestione della comunicazione nei servizi di reception, sala e nella ristorazione.

COSA FA? L'operatore turistico si occupa dell'organizzazione e della vendita di pacchetti turistici, fungendo come mediatore tra l'agenzia di viaggi e la clientela, preoccupandosi di valutare i minimi dettagli tra cui il pernottamento, i trasferimenti, l'hotel e le eventuali bevande e servizi inclusi nel prezzo complessivo.

FORMAZIONE Per diventare un operatore turistico a livello professionale si consiglia di conseguire una laurea ad indirizzo turistico ad indirizzo Scienze del Turismo a quella in Economia e Gestione dei Servizi Turistici, seppur non risulti odiernamente obbligatorio, al fine di possedere una preparazione di base dettagliata a riguardo delle diverse mete.
In alternativa il candidato potrà frequentare un corso di specializzazione, mentre la successiva apertura di un’attività in proprio richiederà la presenza di un Direttore Tecnico. Al termine della frequentazione di un corso l’operatore turistico dovrà superare un esame attraverso un bando pubblico, al fine di poter ricevere l’abilitazione necessaria dalla Fiavet. 
Oltre ai requisiti accademici l’operatore turistico dovrà sostenere una spesa iniziale per il deposito cauzionale pari a 20 mila euro, avviando una sede fisica presente sul territorio, optando in alternativa per l’avvio di un franchising.

COME SI SVOLGE IL LAVORO DELL’OPERATORE L’operatore turistico si occupa dell’organizzazione e della vendita di pacchetti turistici, fungendo come mediatore tra l’agenzia di viaggi e la clientela, preoccupandosi di valutare i minimi dettagli tra cui il pernottamento, i trasferimenti, l’hotel e le eventuali bevande e servizi inclusi nel prezzo complessivo. L’operatore turistico si rende una figura professionale indispensabile per la pianificazione di qualsiasi viaggio nel rispetto delle esigenze turistiche, assumendo il ruolo di promotori diretti a differenza delle agenzie.
A livello giuridico italiano la figura dell’operatore turistico non risulta odiernamente soggetta alle normative all’interno delle quali rientrano soltanto le agenzie di viaggio e turismo. Tale figura professionale veniva denominata grossista fino agli Settanta, mentre ad oggi la capacità di individuare le migliori proposte presenti sul mercato, rendendole adattabili alla clientela, ha reso l’operatore turistico un vero e proprio rivenditore diretto. 
A seconda delle aree territoriali e dei pacchetti vacanza proposti gli operatori turistici possono essere classificati e divisi in specializzati nei viaggi “in uscita outgoing” all’estero; specializzati in viaggi “in entrata ingoing” all’interno del territorio italiano; operatori turistici nazionali; ricettivisti specializzati nei servizi per l’arrivo della clientela all’interno delle diverse località scelte; agenti generali dediti all’organizzazione di viaggi per contro di compagnie pubbliche o aeree senza il possesso dell’autorizzazione.
L’operatore turistico si occupa della vendita e della promozione dei pacchetti vacanza, dei contatti con le varie strutture, dei servizi aggiuntivi e dei servizi compresi, delle attrazioni disponibili su un dato territorio, delle informazioni burocratiche e assicurative, delle precauzioni igienico-sanitarie, possedendo approfondite conoscenze a livello del patrimonio artistico e culturale.

Vacanza estiva?…studiare inglese all’estero

Quali programmi hai per quest’estate?
Hai già scelto cosa fare o dove andare per le vacanze?

Perchè non optare per una vacanza che ti permetta di combinare lo studio della lingua inglese con il divertimento.

Un suggerimento viene da Kaplan International Languages, che da oltre 80 anni è leader nell’insegnamento dell’inglese, e ha selezionato 5 città in cui studiare inglese questa estate, valide alternative alle più popolari Londra, New York e Los Angeles!

Tra i fattori che, secondo Kaplan, dovresti considerare quando scegli la destinazione del tuo soggiorno studio all’estero ci sono sicuramente la qualità delle scuole di inglese, le possibilità di svago e intrattenimento (soprattutto in relazione alla tue passioni e i tuoi interessi), la vicinanza ad altri luoghi di interesse che vorresti visitare durante il tuo soggiorno, l’accento che vorresti provare ad acquisire, il costo della vita e l’ambiente accademico, qualora volessi proseguire i tuoi studi all’estero.

Ecco, dunque, di seguito le 5 città in cui studiare inglese questa estate secondo Kaplan!

Oxford e Cambridge

Sebbene queste due città siano diverse tra loro, hanno molti aspetti che le accomunano.

Entrambe, ad esempio, sono rinomate per l’ambiente universitario, che le rende tra le destinazioni più prestigiose in cui studiare l’inglese.

Inoltre, si trovano entrambe a poca distanza da Londra e, dunque, prendersi una giornata per visitare la capitale è semplicissimo! Infine, rispetto a Londra sono altrettanto piacevoli in termini di atmosfera, accento britannico, bar e cultura…

Perfette per trascorrere un’estate tutta british!

Dublino

Tra le più popolari città in cui studiare inglese questa estate.

Per quale ragione? È considerata la Silicon Valley d’Europa essendo una delle città più tech, rinomata inoltre per la sua eccellenza accademica !

È sicuramente un’ottima alternativa a Londra post brexit, in quanto offre numerose opportunità di lavoro per gli studenti, e dunque permette di poter combinare gli studi con il lavoro e praticare la lingua costantemente. Infine, se sei un’amante dei festival, Dublino è la città perfetta per te!

Boston

Se stai valutando di trascorrere la tua estate oltreoceano, potresti valutare un soggiorno studio a Boston, una delle città più antiche degli Stati Uniti, considerata una delle migliori in cui vivere.

Boston è un centro globale per gli studi universitari, con oltre 50 college e università nell’area metropolitana (tra cui la rinomata Harvard), e più di 250.000 studenti provenienti da tutto il mondo.

Questa alta concentrazione di università contribuisce all’atmosfera stimolante, che la rende perfetta come città in cui studiare inglese questa estate e conoscere studenti provenienti da tutto il mondo!

San Francisco

E' innegabilmente una delle città americane più stimolanti in cui vivere e studiare.

Dal clima ideale ai numerosi bar, fino alla possibilità di esplorare la natura circostante, ha tutto quello che serve per essere la città perfetta in cui studiare inglese questa estate.

Come saprai San Francisco e l’intera Bay Area sono note per essere la sede di alcune delle migliori università come la Stanford University e la UC Berkeley, nonché il cuore della Silicon Valley, e questo la rende la destinazione ideale per chi vorrebbe intraprendere un percorso accademico negli States dopo l’estate, ma vuole prima farsi un’idea della vita da “local” negli USA. In quanto città universitaria, poi, è ricca di studenti provenienti da tutto il mondo e dunque di culture diverse con cui potersi confrontare quotidianamente!

Ti è già venuta voglia di partire per una di queste città? Kaplan International Languages può aiutarti a organizzare il tuo soggiorno studio all’estero, supportandoti nella scelta del corso di inglese e dell’alloggio perfetti per te!

Vuoi saperne di più? Scarica la brochure gratuita Kaplan

Resident Evil: la serie Netflix in uscita il 14 luglio

Da giovedì 14 luglio sarà disponibile su Netflix la prima stagione di Resident Evil, serie tv basata sul famoso videogame “survival horror”. Previsti 8 episodi da circa 50 minuti.

La serie tv è basata sul videogame del 1996, il primo a essere definito “survival horror”, inteso come un’avventura di sopravvivenza in un’ambientazione da brividi.

Le vicende sono ambientate nel 2036, precisamente 14 anni dopo che il virus ha provocato l’apocalisse globale. La protagonista Jade Wesker continuerà la sua lotta con la sopravvivenza, oltre alla quale dovrà fare i conti con il suo passato che, inevitabilmente, riaffiora.

Resident Evil – La Serie sembra non tradire le aspettative considerando la complessità e il rischio di portare sullo schermo una serie videoludica. I riferimenti infatti sembrano azzeccati e calzanti a giudicare da quello che si vedrà sullo schermo.

Viaggi avventure

Due passioni che si uniscono: il viaggio e l'avventura.

L'avventura può diventare l'elemento perfetto per dar forma ed effetto ad un viaggio, soprattutto se si intende la vacanza come un'occasione unica per vivere esperienze fuori dal comune e avere qualcosa di originale da raccontare una volta rientrati a casa. Niente riposino pomeridiano in spiaggia o massaggio alla spa quindi, ma piuttosto attività all'aperto, sport estremi e adrenalina.

Molti tour operator definiscono i viaggi avventura dei lunghi tour zaino in spalla, con escursioni, tanti spostamenti e attività. Tanti viaggiatori avventurosi invece definiscono questo tipo di viaggio un modo per fare nuove esperienze, scoprire posti, godersi l’attimo, lasciarsi trasportare dal momento… sicuramente un viaggio più improvvisato e non organizzato nei dettagli. Le diverse definizioni però sono d’accordo su un punto: la scoperta, le nuove esperienze e l’esplorazione sono l’elemento centrale.

Cosa si fa durante i viaggi avventura?

Si dorme in tenda, in alloggi tipici del posto, ma anche in hotel. Si cerca di mangiare cibo locale, ma soprattutto di introdurre elementi di novità e attività che rendano eccitanti e piene le giornate. Chi ama i viaggi avventura fa escursioni, arrampicate, trekking, kajak, parapendio… insomma lo sport e l’adrenalina sono inclusi nel pacchetto.

Quando si pensa al viaggio avventura ci si immagina scenari che vanno dal safari in Africa, al giro in moto in Siberia fino all’incontro con i pinguini al Polo Sud o con i gorilla in Uganda. Ma non crediate che in Italia non si possono fare esperienze di questo tipo… certo non si può organizzare un safari come se foste in Kenya, ma nulla vieta di ingegnarsi e disegnare una vacanza su misura.

Al di là quindi delle esperienze più emozionanti da fare in giro per il mondo, è possibile progettare viaggi accessibili e più facilmente realizzabili, scegliendo attività per rendere le vostre vacanze e i vostri weekend più avventurosi.

Ad esempio, potete organizzare un weekend sul Lago di Como e fare la passeggiata del Viandante e esplorare l’Orrido di Bellano: una gita avventurosa, a cui è facile accedere e che vi darà grandi soddisfazioni. Munitevi di scarpe comode macchina fotografica!

In alternativa potreste fare una gita in Valtellina, esplorare la natura e attraversare il Ponte del Cielo: si tratta di un ponte tibetano che collega Campo e il Maneggio Frasnino, a oltre 140 metri di altezza. Sicuramente non adatto a chi soffre di vertigini, ma offre un panorama impagabile.

Gli amanti delle attività all’aperto sicuramente conoscono i parchi avventura. Si tratta di strutture attrezzate, con percorsi e esperienze adrenaliniche, da svolgere in tutta sicurezza. Si trovano sparsi in tutta Italia e offrono alternative per tutti: bambini, principianti e esperti. Se amate gli sport estremi, nel vostro viaggio avventura dovete includere almeno una giornata in uno di questi parchi, sicuramente ne troverete uno vicino alla meta scelta per la vacanza.

Tra le mete da prendere in considerazione c’è la Puglia dove è possibile organizzare un tour on the road anche con i mezzi. L’ideale è fare campeggio o affittare un Trullo, per immergervi ancora di più nel mood avventura. Ad esempio vi suggeriamo Pugliavventura, che organizza attività molto interessanti come speleo trekking, escursioni in canoa o sui fuori strada, trekking tra le costiere… insomma tantissime attività davvero adrenaliniche.

Anche la Liguria offre paesaggi e mare stupendi. Ma oltre ai noti scenari marittimi, c’è molto di più: surf, cavallo, go-kart, paracadutismo, parapendio… Con Liguriadventure potete ad esempio prenotare una grande scelta di sport estremi e godervi il mare ligure in un modo tutto nuovo.

I viaggi avventura non sono necessariamente lunghi tour dall’altra parte del mondo.

Potenzialmente ogni vacanza può diventare un’avventura se vissuta con lo spirito giusto!