GENOVA PER VOI! E START AND GO!

Il Comune di Genova ha pubblicato 2 bandi, Genova per voi e Start and Go: "Genova per Voi” è un Talent per autori di canzoni, che si conferma una realtà importante e consolidata del mondo dell’industria dello spettacolo. Prodotta da ATID, con la coorganizzazione del Comune di Genova, il sostegno di SIAE, di Nuovo IMAIE e il patrocinio dell’Università di Genova. In palio un contratto editoriale con Universal Music Publishing Ricordi. Tutti i finalisti, beneficeranno dell’iscrizione gratuita per un anno a SIAE, (Le iscrizioni a “Genova per Voi” si chiudono il 16 maggio 2023).Visita il sito www.genovapervoi.net per maggiori informazioni."Start and Go" è un progetto del Comune di
Genova, ideato da Sergio Maifredi e Teatro Pubblico Ligure e realizzato in collaborazione con Hangar Fondazione Piemonte dal Vivo per sostenere la creatività dei giovani e trasformare idee innovative in imprese impegnate nell’ambito dello spettacolo dal vivo (teatro, danza, performance multidisciplinari). Un percorso formativo che prevede un contributo di 5000,00 euro per i gruppi selezionati scadenza iscrizioni entro marzo 2023.SCOPRI DI PIÙ

Opportunità lavorative presso Consorzio Agrario Parma

Il Consorzio Agrario di Parma sta cercando diverse figure lavorative da inserire nel proprio organico, e la ricerca ha carattere di urgenza:

tra le figure richieste spiccano quelle da inserire nel settore commerciale, ma tante le opportunità per meccanici, elettricisti e agrari.

Per saperne di più e conoscere nel dettaglio le offerte, vi invitiamo a consultare il sito ufficiale https://www.consorzioagrarioparma.it/ e contattarli tramite il form https://www.consorzioagrarioparma.it/contatti/

DA GRANDE FARO’…IL NEUROPSICHIATRA INFANTILE

Il neuropsichiatra infantile è un medico specializzato che si occupa di problematiche psichiatriche e neurologiche nell’infanzia e nell’adolescenza. Presso il poliambulatorio dell’Ospedale Maria Luigia è attivo un ambulatorio di neuropsichiatria infantile coordinato dalla dott.ssa Antonella Ciriaco. In questa breve intervista conosciamo meglio la neuropsichiatria infantile come branca della medicina e il professionista che se ne occupa: il neuropsichiatra infantile.

La neuropsichiatria infantile

“La neuropsichiatria infantile è una branca della medicina ed è considerata una disciplina mista, nel senso che si considera una specialità a ponte tra tre diverse aree della medicina: la pediatria, la neurologia e la psichiatria.”

“La pediatria, in quanto è una disciplina che si occupa di bambini e adolescenti, la neurologia in quanto si occupa di patologie che coinvolgono il sistema nervoso centrale e periferico e psichiatria in quanto si occupa di problematiche psichiche e psichiatriche specifiche di questo periodo della vita.”

“Ancora oggi, in Italia, la competenza neurologica infantile e quella psichiatrica infantile sono unite insieme in un’unica figura professionale: il neuropsichiatra infantile.”

“In altri paesi non è più così; ad esempio in Inghilterra esistono due figure differenti. Una specialità si dedica allo studio e alla cura delle malattie neurologiche dell’infanzia, l’altra si concentra invece su problematiche psicologiche e psichiatriche in età evolutiva.”

Il neuropsichiatra infantile

“Per diventare neuropsichiatra infantile c’è una strada lunga e perigliosa da percorrere. Bisogna innanzi tutto laurearsi in Medicina e Chirurgia e poi effettuare una specializzazione specifica in neuropsichiatria infantile (ora la specialità dura 4 anni).”

“Inoltre, una volta specializzati, la formazione deve costantemente continuare… Infatti in Italia i neuropsichiatri infantili si specializzano ulteriormente nel corso della loro carriera e scelgono se approfondire, attraverso la pratica clinica, lo studio e la ricerca, la parte di neurologia infantile oppure quella di psichiatria infantile.”

Neuropsichiatri infantili territoriali e ospedalieri

“C’è poi una ulteriore differenza da sottolineare. I neuropsichiatri infantili si dividono in territoriali e ospedalieri. In genere i neuropsichiatri infantili del territorio tendono ad avere una formazione un po’ più a 360 gradi.”

“Quindi, nonostante si specializzino in una delle due sottocategorie (neurologia o psichiatria), possono incontrare entrambe le tipologie di malattia nei bambini che seguono.”

“I neuropsichiatri infantili ospedalieri devono sempre continuare a mantenere la visione d’insieme dello sviluppo neuropsichico del bambino, ma si occupano in maniera maggiormente specializzata di patologie neurologiche o psichiatriche.”

“Ad esempio un bambino con una diagnosi di malattia rara verrà indirizzato presso un centro specialistico ospedaliero che tratta malattie neurologiche dell’infanzia. Al contrario, un bambino che presenta una diagnosi di autismo più facilmente arriverà all’attenzione di un neuropsichiatra infantile che lavora in un centro specializzato per l’autismo.”

Di cosa si occupa il neuropsichiatra infantile?

“L’ambito della neuropsichiatria infantile è davvero vasto. In passato si era ragionato sul far sparire questa branca facendone assorbire una parte dalla neuropediatria e un’altra parte dalla psichiatria. Ma poi è stato deciso di non farlo.”

“E da neuropsichiatra infantile sono molto d’accordo: la nostra specialità è l’unica che si occupa specificamente dello sviluppo neuropsichico fisiologico e patologico del bambino e dell’adolescente durante tutto il periodo di formazione.”

“Con il progresso della scienza e delle conoscenze mediche sono state individuate numerose patologie in più, sia neurologiche che psichiatriche tipiche dell’infanzia. Queste diagnosi sono diventate davvero tante e c’è bisogno di uno specialista che le riconosca e se ne occupi in modo specifico.”

“Il neuropsichiatra infantile lavora molto spesso a stretto contatto con i pediatri di libera scelta ma con competenze differenti. Il pediatra si occupa della crescita generale del bambino, del suo corretto sviluppo e delle malattie internistiche, come neuropsichiatri infantili ci specializziamo sulle problematiche neurologiche e psichiatriche.”

Quando portare un bambino dal Neuropsichiatra Infantile

“Molti genitori mi chiedono quando è necessario portare il proprio figlio ad una visita specialistica dal neuropsichiatra infantile. A volte infatti alcuni comportamenti dei nostri figli ci possono allarmare o far preoccupare anche se spesso ci troviamo di fronte a reazioni normali o comunque a normali passaggi evolutivi.”

“Sicuramente un aspetto da monitorare è l’intensità e la durata dei sintomi, nonché la compromissione del funzionamento nei diversi contesti di vita che ne può derivare.”

“Reazioni emotive negative ad eventi dolorosi della vita sono normali anche in età infantile. Per fare un esempio, se muore una persona cara e un bambino è triste, questa reazione è normale e fisiologica.”

“Non richiede in genere nessun intervento specialistico. Se invece l’emotività espressa dal bambino è intensa (ad esempio piange spesso), duratura ed inficia la possibilità di andare a scuola o stare con i pari diventa un‘ indicatore della necessità di richiedere un consulto ad un neuropsichiatra infantile.”

Neuropsichiatra infantile a Parma

L’approccio alla cura nell’ambulatorio di neuropsichiatria infantile che coordino presso il poliambulatorio dell’Ospedale Maria Luigia a Monticelli Terme, Parma…richiede un importante lavoro di equipe. Spesso infatti il neuropsichiatra infantile si trova a collaborare con altri professionisti della salute mentale come lo psicologo, l’educatore, il logopedista, il tecnico della riabilitazione psichiatrica e l’infermiere. L’approccio alle cure in neuropsichiatria infantile è infatti un approccio sistemico, complesso e multiprofessionale.

La salute psicologica di un bambino dipende soprattutto dai contesti relazionali che vive (la famiglia, la scuola, lo sport etc) e per questo la presa in carico spesso è dell’intero nucleo familiare. I genitori sono coinvolti nella presa incarico per la comprensione del disagio e la guida di eventuali evoluzioni positive.

PROGETTISTA MECCANICO

ECIPAR

Da Aprile a Ottobre 2023

L’operazione, finanziata dalla Regione Emilia Romagna, è finalizzata al rilascio di una qualifica di PROGETTISTA
MECCANICO (Eqf 6), una figura in grado di concepire e sviluppare prodotti o componenti meccanici definendone
caratteristiche funzionali e tecniche. Nella particolare accezione si tratta di una figura formata partendo dai paradigmi di
Impresa 4.0 e con una preparazione sull’ utilizzo di strumentazioni CAD/CAE in ambito progettuale applicabili alla
sostenibilità dell’impianto e parti di esso.

Il percorso è completamente GRATUITO, in quanto finanziato con fondi FSE e permetterà di acquisire la Qualifica
Professionale di cui al SRQ.

La durata del percorso sarà di 500 ore ( di cui 184 ore di stage in azienda).

CONTENUTI
Ricerca ideativa prodotti area meccanica.
Identificazione dei requisiti funzionali del prodotto.
Implementazione funzionale dei prodotti.
Gestione qualità e commessa di progetto.
Progettazione e disegno tecnico.
Simulazione virtuale di prodotto.
Materiali e tecnologie per l’industria.
Il riesame e l’approvazione del progetto.
La progettazione per il risparmio energetico e la digitalizzazione dei processi. Sicurezza sul lavoro.
Orientamento e ricerca attiva del lavoro.
REQUISITI FORMALI
Dal punto di vista formale il percorso è rivolto a persone in possesso di titoli di studio o qualificazioni di livello EQF non
inferiore al 4 e coerenti con i contenuti del percorso, con esperienza lavorativa non coerente o irrilevante rispetto ai
contenuti del percorso, residenti o domiciliate in Emilia Romagna.
POSTI DISPONIBILI
Iscrizioni aperte.
I posti disponibili sono 12, ed è rivolto a soggetti disoccupati e occupati.
Nel caso di più domande si procederà alla SELEZIONE dei partecipanti.
La selezione prevederà prova scritta e colloquio individuale/motivazionale.
SVOLGIMENTO: Aprile-Ottobre 2023 (comprensiva della fase di stage).
Le lezioni si svolgeranno presso la sede dell’ente in Via Sicuri 44/a Parma
Riferente: Andaloro Roberto
Tel: 0521/267015
Mail: roberto.andaloro@eciparpr.com
Sito web: www.eciparpr.com
Riferimenti Operazione Rif. PA 2021-16586/RER
Per maggiori informazioni clicca qui

Due Vite – Marco Mengoni

Marco Mengoni ha vinto il Festival di Sanremo 2023 con la sua "Due vite", canzone pubblicata lo scorso 8 febbraio: il cantante si è aggiudicato la vittoria dopo aver dominato in tutte le serate e aver vinto la serata cover. Si tratta della seconda vittoria di Marco Mengoni dopo quella con "L'essenziale" dieci anni fa. Con la vittoria di Sanremo Marco Mengoni rappresenterà l'Italia anche al prossimo Eurovision, dieci anni dopo il quinto posto ottenuto con "L'essenziale".

Il brano, scritto con Davide ‘Tropico' Petrella, parla dell'intreccio di due vite, raccontato attraverso un susseguirsi di scene di vita quotidiana di coppia. "Parla di rapporti – ha spiegato Mengoni in un comunicato – mettendo al centro la relazione più intima, quella con se stessi”. Il brano racconta di una relazione che si costruisce attraverso le diverse esperienze vissute.

Due vite è quindi un invito a godersi intensamente ogni momento, anche quelli di apparente noia, come fosse l'ultimo.

Un invito ad affrontare la vita con onestà, senza rimpianti e senza pensare a cosa dovremmo o vorremmo essere, ad accettare anche gli errori come momenti di crescita.

OLTRE2023 – Campi di volontariato internazionale

L'Associazione Volontari del Sebino in Albania promuove OLTRE 2023, un progetto di volontariato internazionale dedicato a chiunque abbia voglia di mettersi in gioco!

L'obiettivo del progetto è quello di stare accanto a bambini, giovani, famiglie, missionari, ecc. con un atteggiamento di apertura e accoglienza e di contribuire allo sviluppo sociale del territorio in cui l’organizzazione interviene, utilizzando come strumento principale l’educazione non formale (giochi e attività ludico/ricreative) e allo stesso tempo offrire ai volontari italiani una conoscenza del territorio, delle tradizioni e della realtà storico/sociale.

Attività

-Animazione con bambini;
-Visite a famiglie e villaggi;
-Attività con adolescenti e giovani;
-Attività a favore delle comunità locali.

DOVE? in Albania, nei distretti di Gramsh ed Elbasan.

QUANDO? dal 12 al 26 agosto 2023 (con possibilità di partecipare 1 o 2 settimane).

QUOTA di PARTECIPAZIONE: 200 euro (2 settimane); 150 euro (1 settimana). La quota NON include il viaggio a/r Italia-Albania.

CHIUSURA ISCRIZIONI: 10 giugno 2023.

Sono previsti due incontri di formazione obbligatori, è indispensabile essere maggiorenni.
Per maggiori informazioni sul progetto e sulle modalità di candidatura visita il sito.

Lavoro in Spagna per 100 fotografi professionisti e amatoriali

EURES è alla ricerca di 100 fotografi professionisti o amatoriali per lavorare in Spagna (comprese Isole Canarie e Baleari).

Il lavoro consiste nell’offrire servizi fotografici agli ospiti delle strutture ricettive in cui si presta servizio, promuovere i servizi degli hotel, vendere prodotti e servizi.

Requisiti

Tra i requisiti preferenziali ci sono:

-una personalità estroversa, attitudine commerciale e capacità di creare relazioni con i clienti.

-Conoscenza della fotografia professionale o amatoriale

-Capacità di vivere e lavorare in gruppo

-Disponibilità minima 4 mesi

-Possedere diploma

-Conoscenza inglese B2

Condizioni economiche

-Si offre un contratto a tempo determinato di 6 mesi, rinnovabile;

-40 ore settimanali;

-Stipendio: 1050 euro netti;

-Sono garantiti vitto e alloggio;

-Non sono previsti rimborsi di viaggio.

Maggiori informazioni

Per maggiori informazioni consultare il seguente link.

Guida alla candidatura

Inviare CV in inglese al seguente indirizzo mail: seleccion@fotoeventigroup.com inserendo nella CC eures@afolmet.it

Scadenza 31 dicembre 2023

Turismo olfattivo: la nuova tendenza di viaggio!

Seguire i profumi e gli odori lasciandosi guidare in un tour immersivo alla scoperta di nuove sensazioni.

È questo quello che viene definito “turismo olfattivo” che per il 2023 si piazza in cima ai nuovi trend viaggio.

Perché puntare così tanto sull’olfatto? Perché è l’unico dei cinque sensi che è collegato direttamente all’apprendimento, sia dal punto di vista della memoria che delle emozioni. I profumi come gli odori permettono di conoscere ed imparare cose nuove, ma nello stesso tempo anche di riportare alla memoria ricordi ed emozioni che attraverso l’olfatto si risvegliano e tornano a vivere. Secondo gli studiosi gli odori sono in grado di raccontare delle vere e proprie storie, ma offrono anche una via nuova e poco sperimentata di conoscere il mondo che ci circonda.

Mostre d’arte profumate, tour che conducono alla scoperta degli odori di una città, esperienze di viaggio immersive che invitano a seguire il proprio naso. Ma che cos'è davvero il "turismo olfattivo"?

Il Museo di Ulm, Germania, lo scorso anno ha realizzato la mostra “Follow Your Nose” (Segui il tuo naso) per permettere ai visitatori di immergersi in profondità nell’ampia e ricca collezione associando le opere che ritraggono elementi quali, ad esempio, tavole imbandite, boccette di profumo, giardini fioriti, a profumi appositamente ricreati.

É anche il caso del dipinto del XVI secoloCristo nel Limbo” di Martin Schaffner: grazie ai diffusori di profumo, i turisti hanno la possibilità di percepire gli odori di zolfo e fumo suggeriti dai cancelli tra le fiamme dell’inferno.

I profumi e gli odori della mostra sono stati realizzati dai profumieri di International Flavors and Fragrances (IFF) mescolando ricostruzioni autentiche degli odori dal punto di vista chimico con oli e materiali che non recano alcun danno alle opere d’arte.

Seguendo il trend, per il 2023 il Museo del Louvre ha previsto una serie di “tour olfattivi” collegati alle collezioni di nature morte, mentre il Museo del Prado di Madrid ha già inaugurato una “mostra olfattiva” che si ispira alla serie “I cinque sensi” dipinta, nel Seicento, dalla coppia di pittori fiamminghi Jan Brueghel il Vecchio e Peter Paul Rubens.

L’artista e docente Kate McLean, ad esempio, ha dato vita a una pratica che ha battezzato “smellwalking” (dall’unione delle due parole inglesi “smell”, olfatto, e “walking”, camminare) basandosi su quanto i profumi e gli odori giochino un ruolo chiave sui primi ricordi e impressioni di un posto: organizza tour a piedi in varie città del mondo e “traduce” gli odori scoperti dai partecipanti in “mappe dei paesaggi olfattivi” che disegna a mano.

Nel 2022, invece, il Museo di Amsterdam aveva lanciato un tour autoguidato, “City Sniffers: A Smell Tour of Amsterdam’s Ecohistory”, che comprendeva una mappa da grattare per annusare alcuni odori storici tra cui quello della tradizionale pomander (o pomo d’ambra), sfera profumata che si pensava potesse proteggere dalla peste.

A questi esempi si possono aggiungere l'esistenza di veri e propri percorsi olfattivi, da sempre noti. Come non citare infatti la Provenza, luogo simbolo dei profumi. L'idea allora potrebbe essere quella di un bel viaggio on the road tra cittadine e infinite distese di lavanda, in direzione del Parco naturale regionale del Luberon, patrimonio Unesco e riserva naturale di 120mila ettari dove si alternano montagne calcaree, colline, boschi e valli coltivate. Imperdibili i villaggi di Lourmarin (in cui fare tappa alla fattoria Gerbaud, produttrice di erbe aromatiche), Menerbes, Coustellet e Gordes. Da inserire nel tour anche l'Orto botanico del Castello Lauris dedicato alle piante da tinture, Coustellet, dove si visita il Museo della lavanda e infine la celebre Abbazia di Senanques circondata dalle fioriture.

Se avete invece la possibilità di partire tra aprile e maggio, perché non scegliere il Marocco? Qui, nel deserto della valle del Dadès va in scena la raccolta dei profumatissimi boccioli. La destinazione potrebbe essere Kelaat M'gouna, cittadina capitale dell'essenza nota come Rosa di maggio, dove il rito della raccolta dei petali color rosa pallido è una cosa serissima, tanto che si organizzano grandi feste in stile berbero. Intorno al villaggio troverete una distesa di oltre 50 km di campi con i cespugli di rose, languidamente sparpagliati lungo le rive del Dadès e del M’Goun.

Esperienze di viaggio e di scoperta che ci suggeriscono di seguire il nostro naso!

Dinner club 2

Venerdì 17 febbraio sono usciti in streaming su Prime Video i primi 4 episodi su 6 (gli ultimi due usciranno il 24 febbraio) di Dinner Club 2, lo show Amazon Original con Carlo Cracco e un cast di ospiti vip che cucinano piatti imparati in giro per l'Italia.

Un format tanto geniale quanto semplice: uno chef di fama internazionale in viaggio con diversi personaggi notissimi del mondo dello spettacolo, quelli che nessuna rete generalista potrebbe mai permettersi di ingaggiare tutti insieme, alla scoperta delle pietanze e delle preparazioni tipiche delle diverse regioni d'Italia.

Dalla prima edizione arrivano due dei sei ospiti, ovvero Luciana Littizzetto e Sabrina Ferilli. I nuovi ospiti sono invece Paola Cortellesi, Antonio Albanese,  Luca Zingaretti e Marco Giallini.

Per quanto riguarda i territori del nostro bellissimo Paese visitati nei viaggi a due guidati (con mezzi sempre "particolari") da chef Cracco, sono la Sila e la Calabria (Cortellesi), l'Alto Adige-Sud Tirolo (Albanese), la Romagna (Zingaretti) e di nuovo la Sicilia (Giallini), questa volta più sul versante orientale.

Il viaggio di Dinner Club, come è facilmente intuibile, funziona sia per le gag e le reazioni spontanee regalate dai protagonisti e sia per una certa dose di imprevedibilità che porta i partecipanti a mettersi alla prova davanti alle telecamere in sfide decisamente poco convenzionali.

L'altra cosa bellissima è la scoperta non dei luoghi arcinoti che vediamo praticamente ovunque, ma di quei territori meno conosciuti capaci di suscitare l'interesse di tutti quei visitatori ancora all'oscuro dell'esistenza di certe chicche e, soprattutto, di certe pietanze.

Perciò buona visione e buon appetito!

Tecnico Superiore Responsabile delle Produzioni e delle Trasformazioni agrarie, agro-alimentari e agroindustriali

ITS TECH&FOOD

https://www.itstechandfood.it/corsi/corso-food-tech/

SEDE

Sede Didattica di Parma

DURATA

2 anni (2000 ore)

POSTI DISPONIBILI

25

STAGE IN AZIENDA

800 ore

Operazione Rif. PA 2022-17235/RER approvata con DGR n. 1638 del 05/10/2022 e cdiinanziata con risorse del FSE+ 2021-2027, del Ministero dell’Istruzione e della Regione Emilia-Romagna

Food Tech crea tecnici esperti nelle più moderne tecnologie di processo della trasformazione alimentare
Il percorso formativo mira a fornire solide competenze che consentono di:

-intervenire sugli impianti, regolandone l’assetto a fini di flessibilitàottimizzazioneriduzione degli sprechi

-effettuare valutazioni merceologiche e qualitative sulle materie prime da trasformare, sui semilavorati e sui prodotti finiti;

-analizzare i parametri qualitativi durante tutte le fasi di lavorazione e trasformazione del prodotto.

Queste competenze rispondono a un’effettiva e costante richiesta da parte delle aziende del settore alimentare, consentendo di operare in tutte le filiere in cui l’Emilia-Romagna vanta i migliori indici di specializzazione e un ruolo di leadership nazionale e internazionale: lattiero-casearia, carni fresche e stagionate, conserve ittiche e vegetali, pasta e prodotti da forno, vini e aceti.

E proprio la possibilità di formarsi in aziende del territorio rappresenta la miglior garanzia di una preparazione efficace, in grado di portare avanti quella capacità di conciliare tradizione e innovazione nelle produzioni vegetali e animali che rappresenta il cuore pulsante dell’eccellenza agroalimentare della Food Valley.

Contattaci: sedediparma@itstechandfood.it – 376 121 2358

Titolo del Diploma conseguito: “Tecnico Superiore Responsabile delle Produzioni e delle Trasformazioni agrarie, agro-alimentari e agroindustriali”