Il Manager della transizione digitale è una figura cruciale per aziende e pubbliche amministrazioni, soprattutto nel contesto attuale caratterizzato da continui cambiamenti tecnologici. E’ un professionista che integra le nuove tecnologie nella realtà in cui opera, assicurando che l’innovazione sia accompagnata da un adeguato cambiamento organizzativo.

Il Manager della transizione digitale (Digital Transformation Manager o Digital Transition Manager) è una figura professionale sempre più centrale nel panorama aziendale e nella Pubblica Amministrazione. Il suo ruolo nasce dalla necessità crescente di adattarsi ai continui cambiamenti tecnologici e digitali, integrando nuove tecnologie nei processi aziendali per migliorarne l’efficienza e l’efficacia operativa.

Il responsabile per la transizione digitale non si limita a implementare nuove tecnologie nel contesto in cui opera, ma guida l’intera organizzazione attraverso un cambiamento culturale, che coinvolge processi, strategie e modelli di business. In pratica, questo professionista svolge un ruolo chiave nell’orientare le aziende nel loro percorso di trasformazione digitale, garantendo che ogni parte dell’organizzazione sia allineata agli obiettivi di innovazione e digitalizzazione.

Quali sono i compiti del responsabile per la transizione al digitale?
Questo professionista è chiamato a sfruttare le potenzialità offerte dalle tecnologie per innovare un’impresa e renderla maggiormente competitiva sul mercato. I suoi compiti sono, dunque, coerenti con questo suo ruolo strategico e richiedono un approccio trasversale che investe diverse funzioni aziendali.

Nel dettaglio si occupa di:

  • analisi dei processi aziendali: valuta lo stato attuale dei processi aziendali e identifica le aree che potrebbero beneficiare di una digitalizzazione;
  • pianificazione e gestione della strategia di digitalizzazione: elabora un piano strategico per l’implementazione delle tecnologie digitali, in linea con il budget a disposizione e le tempistiche stimate, allineandolo agli obiettivi aziendali a lungo termine;
  • gestione del cambiamento: si occupa della gestione del cambiamento organizzativo e culturale, favorendo l’adozione delle nuove tecnologie da parte di tutti i dipendenti e dirigenti;
  • ricerca di nuove soluzioni digitali: cerca e valuta nuove tecnologie e strumenti digitali che possono migliorare i processi aziendali, aumentare l’efficienza, ridurre i costi o creare nuove opportunità di business, anticipando le esigenze future dell’azienda;
  • collaborazione con team interdisciplinari: lavora a stretto contatto con diversi dipartimenti quali IT, marketing, risorse umane e finanza, per assicurare una trasformazione digitale integrata e più consapevole;
  • monitoraggio e ottimizzazione: una volta implementate le nuove tecnologie, il responsabile monitora continuamente le prestazioni e l’efficacia delle soluzioni digitali adottate, apportando miglioramenti dove necessario.

Dove lavora il Manager della transizione digitale?
Trova opportunità di lavoro in diverse tipologie di organizzazioni, sia nel settore privato che nella Pubblica Amministrazione. Le grandi aziende e quelle con una forte propensione all’innovazione sono quelle che più frequentemente necessitano di un Manager della trasformazione digitale per gestire l’integrazione di tecnologie avanzate. Tuttavia, anche le piccole e medie imprese stanno riconoscendo l’importanza di questa figura per rimanere competitive nel mercato globale.

Nel settore pubblico,il Responsabile Transizione Digitale è diventato una figura dirigenziale obbligatoria per garantire che le amministrazioni pubbliche possano offrire servizi pubblici digitali efficienti, coerenti con l’adozione di modelli di relazione trasparenti con i cittadini.

Come diventare Manager della transizione digitale?
Diventare un Manager della transizione digitale, una delle figure più ricercate tra i lavori del futuro, richiede un mix di competenze tecniche orizzontali e soft skills, che possono essere acquisite attraverso una formazione universitaria specifica e l’esperienza sul campo. Proprio per questo motivo, fra i requisiti di base più diffusi vi è un titolo di Laurea e/o un Master universitario.

Sebbene non esista un percorso di studi unico e prestabilito per ricoprire questo ruolo, ci sono percorsi di Laurea che offrono una preparazione adeguata a svolgere questo ruolo:

Laurea Triennale in Ingegneria Gestionale, fornisce competenze ingegneristiche e gestionali legate ai processi di Digital Management nei sistemi pubblici e privati;
Laurea Magistrale in Ingegneria Gestionale, forma i futuri ingegneri gestionali per l’Innovazione Digitale, capaci di analizzare, progettare e gestire progetti di Digital Transformation che integrano tecnologia, economia e organizzazione;
Laurea in Ingegneria Informatica per la Transizione Digitale, fornisce le competenze necessarie per la digitalizzazione dei sistemi produttivi, logistici e della pubblica amministrazione;
Laurea Magistrale in Economia e Management, ideato per chi vuole ricoprire posizioni di responsabilità e prestigio nell’economia e management digitale aziendale.

Quali sono le competenze del Manager della transizione digitale?
Hard skills
-Conoscenza delle tecnologie emergenti come l’Intelligenza Artificiale, Big Data e IoT;
-Cybersecurity e tecniche di protezione dei dati e delle infrastrutture digitali;
-Comprensione dell’Industria 4.0 e delle Key Enabling Technologies (KET);
-Data Management, dashboarding e analysis;
-Project Management;
-Risk Management;
-Change & Innovation Management;
-Web Design;
-Sistemi ERP;
-Business Intelligence;
-Fintech;
-Open innovation;
-Knowledge Management e apprendimento organizzativo.

Soft skills
-Gestione dei progetti digitali;
-Comunicazione efficace;
-Problem-solving;
-Gestione del cambiamento;
-Adattabilità e flessibilità;
-Leadership;
-Pensiero strategico;
-Gestione del tempo e delle priorità;
-Orientamento ai risultati.

In conclusione, essere un Manager della transizione digitale richiede una solida preparazione tecnica e manageriale, accompagnata da una costante capacità di adattamento e innovazione. Questo ruolo rappresenta una delle professioni più strategiche del futuro, che è e sarà di cruciale importanza in un mondo sempre più digitale e interconnesso.